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NBA: Gallinari fa 22, ma il derby va a Belinelli

NBA

Danilo Gallinari segna 22 punti nel match perso dai suoi Denver Nuggets 102-112 contro gli Charlotte Hornets. Un solo canestro realizzato e tre punti per Marco Belinelli

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Contava per entrambi e non solo perché fosse un “derby”, ma soprattutto perché vincere oggi avrebbe significato fare un bel balzo in avanti nella rincorsa ai playoff. Alla fine ad avere la meglio è Charlotte, brava a vincere una partita complessa a Denver nonostante l’altitudine (i 1.600 metri d’altezza in Colorado si fanno sempre sentire) e nonostante l’ottimo periodo che i Nuggets stavano vivendo, reduci da due successi consecutivi in trasferta e sempre più ottava forza a Ovest. Denver però resta avanti nel punteggio neanche dieci minuti; il tempo che Kemba Walker e Nicolas Batum prendano le misure: da quando il numero 5 francese infatti manda a bersaglio la tripla del 21-20, Gallinari e compagni iniziano un lungo inseguimento fino alla sirena finale, incapaci di ritornare definitivamente nel match. Charlotte gioca un'ottima gara nella metà campo avversaria, soprattutto con i piedi dietro l'arco, chiudendo con un clamoroso 16/27 dalla lunga distanza di squadra. Ai Nuggets non basta quindi la super prestazione di Nikola Jokic, autore di 31 punti realizzati grazie a un quasi-perfetto 13/15 dal campo, 14 rimbalzi e 4 assist. Un gigante in campo, di gran lunga il migliore sul parquet, ma non abbastanza per tornare con le braccia alzate in segno di vittoria negli spogliatoi.

Zeller, il giocatore chiave - Merito dei 27 punti di Walker, dei 21 di Batum (finalmente efficace con il suo 7/11 dal campo e 4/6 da tre) e soprattutto degli 11 con 8 rimbalzi di Cody Zeller, sempre più ago della bilancia nelle dinamiche offensive e difensive degli Hornets. Il suo impatto sul rendimento di tutta la squadra è impressionante: con lui in campo, il Net Rating di squadra schizza a +7.8 (mediamente quello degli Hornets è +0.5). Senza di lui, il crollo: -3.5. Un giocatore dalle cifre modeste, ma dall’invalutabile impatto, ritornato a disposizione nel momento di maggiore bisogno, vista anche la concomitante assenza per un problema alla spalla di Frank Kaminsky, infortunatosi nella sfida persa a Phoenix e ancora alle prese con il dolore. “Al momento è un problema che verrà valutato giorno dopo giorno – commenta coach Clifford -. Dipenderà molto da come procederà il recupero nelle prossime ore. Di solito un infortunio del genere si risolve in dieci giorni, al massimo due settimane”.

Il “derby” personale lo vince il Gallo – Nella sfida personale tra i due azzurri poi, ad avere la meglio è di certo Danilo Gallinari, ormai abbonato ai 22 punti, messi a referto per la terza gara consecutiva, frutto della solita innata capacità di procurarsi (e segnare) tanti tiri liberi. In una serata 5/15 dal campo e 2/8 da tre infatti, il numero 8 chiude con 10/10 dalla lunetta in un match in cui Denver è stata sotto anche di 20. Per Belinelli invece tre punti, tre rimbalzi e tre assist in 28 minuti. Per una volta sono altri i giocatori in uscita dalla panchina a segnare più di lui (15 punti per Johnny O’Bryant III e 12 per Jeremy Lamb), ma il più impiegato da coach Clifford è sempre il nativo di San Giovanni in Persiceto, la minaccia dall’arco (e non solo) di cui Charlotte non può fare a meno.