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NBA: Celtics-Wizards, la rivalità più accesa a Est

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Boston Celtics e Washington Wizards stanno dando vita a uno degli scontri più sentiti di questa regular season, in sfide belle e appassionanti non solo sul parquet. Stanotte gara-4 in diretta dalle 00.30 su Sky Sport 2

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Tra Boston Celtics e Washington Wizards non scorre buon sangue, anzi. Quella tra la seconda e la terza squadra della Eastern Conference sta diventando la rivalità più sentita all’interno di un gruppo di 5-6 franchigie che stanno cercando in tutti i modi di proporsi come anti-Cleveland, incapaci però di portare a casa per ora grandi risultati. Non ci sono riusciti i sorprendenti Atlanta Hawks di due stagioni fa e la stessa sorte è toccata ai Toronto Raptors nel maggio 2016, respinti con perdite da un LeBron James a caccia della sesta Finale NBA consecutiva. In questa regular season invece, le outsider che più delle altre stanno convincendo (per motivi diversi) sono proprio Boston e Washington, che nel frattempo nei tre precedenti incroci ci hanno tenuto a sottolineare quanto la sfida sia sentita ben oltre la vittoria in palio nella caccia al secondo posto. “Queste due squadre non si amano”, è una frase che spesso viene ripetuta in fase di commento NBA, ma mai come in questo caso sembra calzare a pennello alla sfida che andrà in onda questa notte dalle 00.30 su Sky Sport 2.

Gara 1 – 10 novembre 2016. Gli Washington Wizards nel pieno del loro momento peggiore della stagione (una partenza da 2-8 che sembrava già dopo tre settimane aver compromesso le loro ambizioni), ospitano Boston priva di Al Horford alle prese con una procedura medica dovuta a un colpo alla testa. I capitolini dominano l’incontro sin dalla palla a due, senza concedere un singolo vantaggio agli ospiti, travolti dai 34 punti di Otto Porter, alla sua prima partita di assoluto livello in una stagione in cui si è rivelato decisivo. “Sto provando a fare il massimo per la mia squadra”, dichiarò in quelle che a molti apparirono come delle parole di facciata, alle quali però il miglior tiratore da tre punti della lega per percentuale ha dato poi seguito. Tutto bene per gli Wizards, ma non per John Wall, espulso a cinque minuti dalla fine a seguito di un flagrant-2 comminato dagli arbitri dopo un intervento su Marcus Smart. La scintilla definitiva che ha acceso l’odio tra le franchigie.

Gara 2 – 12 gennaio 2017. A rimettere la serie in parità al TD Garden ci ha poi pensato Isaiah Thomas, scatenato in un quarto periodo da 20 punti, una delle prestazioni che lo hanno incoronato come “The King of the Fourth”, decisivo nello strappo finale del 117-108 in favore di Boston; una delle poche squadre in grado di rallentare la corsa dei lanciatissimi Wizards. Poteva mancare la rissa? Certo che no. Ancora John Wall, stavolta contro Jae Crowder. Di mezzo uno scontro con Bradley Beal (non bastano i suoi 35 punti) e tante parole dettate più dal macismo ostentato dai protagonisti, che dalla rabbia. Altra multa da pagare e altri colpi proibiti già pronti per essere sferrati.

Gara 3 – 25 gennaio 2017. Dopo averlo annunciato, tutto il roster di Washington si presenta in abito total-black al Verizon Center. “Un funerale, stiamo preparando il loro funerale sportivo”, la provocazione (non di grande gusto) lanciata prima del match stravinto 123-108 dai padroni di casa, nel pieno di una striscia di risultati utili interni che li ha riportati in vetta alla Eastern Conference. Trentuno punti di Beal e 27 di Wall vs. 25 di Thomas e 22 di Horford. Washington però resta sempre avanti, fino alla sirena finale, ma mai in classifica, terza a una partita e mezzo di distanza. Stanotte gara-4, in attesa magari di un eventuale incrocio playoff in semifinale. Non diciamolo troppo forte però, potrebbero arrabbiarsi.