Questa notte dalle 2 in diretta su Sky Sport 2 Spurs-Cavaliers, una delle sfide più intriganti dell’intera regular season NBA: Leonard vs. James, ma soprattutto lo scontro tra due delle principali pretendenti al titolo 2017
Non dovrebbe mancare nessuno nella sfida tra San Antonio Spurs e Cleveland Cavaliers, in onda questa notte dalle 2 su Sky Sport 2. Si è discusso a lungo dell’assenza di LeBron James contro i Clippers, in un dibattito che ha inevitabilmente coinvolto anche Gregg Popovich, maestro nella gestione del riposo dei suoi giocatori. “Capisco il punto di vista di Silver, è legittimo”, commenta il coach degli Spurs a proposito dei provvedimenti presi dal commissioner NBA. “Siamo tutti d’accordo e siamo in imbarazzo ogni volta che succede. Silver ha utilizzato l’esempio del padre che porta il figlio al palazzetto dopo aver risparmiato dei soldi per permettergli di vedere le star dal vivo, senza però trovarle sul parquet. Se fosse successo a me, sarei stato molto seccato, ma ognuno di noi ricopre un ruolo diverso, con un lavoro e soprattutto obiettivi diversi. Non possiamo soddisfare tutte le parti in causa. È un pendio scosceso su cui è facile scivolare, anche perché non esiste una soluzione per accontentare tutti”. Soddisfatti o no, questa volta dovrebbero esserci tutti, compreso lo stesso James alle prese con il fastidioso problema agli occhi che lo ha costretto a scendere in campo con gli occhiali (durati poco) nella gara contro Washington.
Il precedente – La speranza è quella di assistere ad una sfida paragonabile a quella di due mesi fa, la gara più elettrizzante e combattuta dell’intera regular season. Kawhi Leonard fece gli straordinari, fissando il suo massimo in carriera a quota 41 punti dopo che LeBron James aveva costretto gli Spurs all’overtime mettendo a segno una tripla senza ritmo da nove metri. Sì, una gara da playoff incastonata nel mare magnum da oltre 1200 partite giocate da ottobre ad aprile. “Abbiamo commesso un errore sull’ultimo possesso, potevamo tranquillamente essere ancora in campo a giocarci il secondo tempo supplementare per colpa nostra”, fu il commento di Leonard a fine gara, mai pienamente soddisfatto neanche dopo un 15/30 dal campo, condito con 6 rimbalzi e 5 assist. Una sconfitta pesante per Cleveland, costretta poi a chiudere il mese di gennaio con un record negativo in termini di vittorie/sconfitte (7-8), la prima volta dopo oltre dieci anni per una squadra di James.
“La difesa vince i titoli” - I Cavs che arrivano in Texas non sono in un periodo migliore di quello, chiamati a dover rinsaldare il proprio primato a Est, messo in discussione dai Celtics che grazie al successo contro Miami si sono definitivamente rifatti sotto, acciuffando i campioni NBA in vetta alla Eastern Conference. Ai Cavaliers mancano dieci partite, sette delle quali contro squadre in zona playoff o a ridosso dell’ottavo posto e in piena lotta. “Dobbiamo continuare a lavorare, cercando di tirare fuori il meglio possibile dal nostro roster e provando diversi quintetti alla ricerca di quello che ci permetta di vincere tutte le partite che mancano alla fine della regular season”. Parole e musica di LeBron James, più che infastidito dall’ultimo ko casalingo contro gli Wizards, l’ottavo dopo la pausa per all’All-Star Game a fronte di sole sette vittorie. I problemi sono sotto gli occhi di tutti: Cleveland è 23^ per rating difensivo in stagione (108.1), riuscendo nella complessa impresa di peggiorare e precipitare al 29° posto nell’ultimo mese (113.5).
Gli Spurs non abbassano mai la guardia - A livello di motivazioni quindi, non dovrebbe esserci storia, soprattutto considerando che gli Spurs viaggiano con ampio margine rispetto ai Rockets terzi e non sembrano (almeno all’apparenza) interessati a ingaggiare una folle rincorsa ai Golden State Warriors non troppo distanti in vetta. Pau Gasol, che nella gara di Cleveland non c’era causa infortunio, ha le idee chiare: “Queste dieci partite per noi sono l’opportunità di dimostrare di essere pronti per i playoff, in cui non bisogna fare calcoli. Tireremo le somme soltanto tra due settimane. Dobbiamo pensare soltanto a costruire la giusta chimica per le gare che arriveranno nella seconda metà di aprile, quelle che contano davvero. Abbiamo le idee chiare su quello che dobbiamo fare”. Una squadra nuova, senza la pressione che invece grava sulle spalle di chi deve difendere il titolo da campione in carica. “Non si può analizzare questa stagione partendo da quella precedente”, chiosa James. “È cambiato tanto e per questo dobbiamo concentrarci soltanto sul fare bene in questa nuova situazione”.