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NBA, Gallinari: 28 e vittoria, playoff ora vicini

NBA

L'azzurro dei Nuggets trascina i suoi a una fondamentale vittoria: con il ko di Portland ora Denver è a sola mezza gara di distanza dall'ottavo posto a Ovest. Non bastano invece di 16 punti di un ottimo Marco Belinelli (e i 37 di Kemba Walker) per evitare la sconfitta di Charlotte a Washington: chance di playoff sempre più ridotte per gli Hornets

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Una classica sparatoria da wild wild west di fine stagione ma nel duello tra Pelicans e Nuggets a restare in piedi per ultima è la squadra di Danilo Gallinari, che con 28 punti trascina Denver alla vittoria 134-131 e anche – complice la contemporanea sconfitta di Portland nello Utah – un po’ più vicina ai playoff, a sola mezza partita di distanza dall’ottavo posto. E dire che i 75 punti segnati da New Orleans nel primo tempo, record di franchigia, sembravano condannare gli ospiti: “All’intervallo ho detto ai ragazzi che il nostro primo tempo non aveva scuse – racconta coach Michael Malone – e che se davvero volevamo ancora credere nei playoff avremmo dovuto cambiare marcia”. Così è stato. Denver ne segna 65 con il 56.8% dal campo nel secondo tempo, tenendo i Pelicans al 44.4% al tiro, trova 13 dei suoi 16 punti da Jamal Murray ma vede tutta la squadra girare a pieni cilindri: alla fine ci sono 23 punti, con un ottimo 10/12 al tiro, per Gary Harris, 21 con 12 rimbalzi di Nikola Jokic e  un ottimo contributo dai tre giocatori in uscita dalla panchina, che combinano per 46 punti – Wilson Chander a 18, un redivivo Emanuel Mudiay a 15 e Mason Plumlee in doppia doppia (13 con 11 rimbalzi). New Orleans al solito è guidata dalla coppia “Fire&Ice”, Anthony Davis (41 punti con 18/31 al tiro) e DeMarcus Cousins, vicinissimo alla tripla doppia (30 punti, 14 rimbalzi e 9 assist). Positiva anche la prova di Jrue Holiday, da 18 punti e 13 assist, se non fosse che nel finale il playmaker dei Pelicans sbaglia tutto: perde due volte il pallone negli ultimi 30 secondi di gare e poi ha ancora la chance di portare i suoi al supplementare col tiro da tre sulla sirena finale, che però manda fuori bersaglio. 

Super Gallinari – Eccellente come detto la prestazione di Danilo Gallinari, miglior marcatore dei suoi a fine serata con 28 punti con soli 15 tiri, 9 dei quali mandati a bersaglio. Per il n°8 di Denver la differenza l’ha fatta la mano calda dall’arco, con cinque triple a segno su dieci tentativi, una mandata a bersaglio anche durante il decisivo break di 17-5 con cui gli ospiti hanno aperto il quarto quarto, costruendo un vantaggio di 9 punti. Per Gallinari anche 5 rimbalzi, 3 assist e la solita precisione chirurgica dalla lunetta (5/6). “Un sacco di gente ci continua a dare per spacciati – le parole di Michael Malone nel dopo-gara – ma noi in spogliatoio continuiamo a rimanere positivi e ottimisti”. Soprattutto se Denver può contare su questo Gallinari, autore di 29 e 28 punti nelle ultime due gare (20 di media nelle ultime 5). 

Washington Wizards-Charlotte Hornets 118-111 – Si spiega tutta analizzando il terzo quarto l’importante vittoria degli Wizards sugli Hornets, dal notevole significato tanto per i primi (la prima dopo 3 sconfitte in fila, utile a raggiungere i Raptors al terzo posto a Est) che per i secondi (ora a due partite di distanza tanto dal settimo quanto dall’ottavo posto). Una terza frazione che ha visto Washington doppiare Charlotte 38-16, grazie a ottime percentuali al tiro (14/22) combinate alla mano fredda degli ospiti (0/8 nel parziale da tre punti), con un John Wall a suonare la carica segnando 14 dei suoi 23 punti (con 13 assist e 6 rimbalzi). “La loro difesa ha fatto la differenza: hanno avuto canestri facili e noi abbiamo perso un paio di palloni in maniera ridicola”, le parole di uno sconfortato Steve Clifford. Gli Wizards hanno chiuso la gara con 17 triple a segno (e il 50% dall’arco) e la bellezza di 31 assist su 43 canestri: bene Bradley Beal autore di 18 punti ma ancora meglio Jason Smith dalla panchina con 17, compresi 5 canestri da tre, record di carriera per lui. 

Belinelli il migliore dalla panchina – Se Smith è il migliore tra le riserve di Washington, Marco Belinelli si conferma il giocatore più importante della panchina di coach Clifford. Fatta eccezione per i 37 punti con 6/14 da tre punti di Kemba Walker, top scorer dell’incontro, è infatti del n°21 degli Hornets la miglior prestazione in casa Hornets: per Belinelli ci sono 16 punti con 6/10 dal campo, due triple a segno su quattro tentativi e anche 3 rimbalzi e 2 assist, uno dei quali con effetti speciali – un no-look pass che fa impazzire i suoi compagni in panchina. Non bastano purtroppo a evitare la dolorosa sconfitta, azzoppando così le ambizioni di playoff della squadra del North Carolina: “Dobbiamo vincere tutte le 4 gare che ci mancano”, l’efficace riassunto di Kemba Walker. A partire dalla prossima, uno scontro davvero fondamentale contro i Miami Heat, attualmente in nona posizione e una gara e mezzo davanti a Charlotte.