Con 33 punti (ma anche 10 rimbalzi, 4 assist e 4 recuperi) di LeBron James e 28 di Kyrie Irving Cleveland vince ancora a Indianapolis 106-102 e si qualifica con un secco 4-0 al secondo turno di playoff, decimo "cappotto" in una serie di playoff per una squadra di "King" James
Sotto 0-3 nella serie e spalle al muro gli Indiana Pacers non sembrano sentire la pressione nei primi possessi di gara-4, che iniziano segnando i primi 5 punti e poi portandosi sul 18-12 con la prima delle 4 triple (nel solo primo tempo) di Lance Stephenson, spesso e volentieri battezzato al tiro dagli avversari. I Cavs rispondono affidandosi a LeBron James e Kyrie Irving: son loro, sei a testa, i primi 12 punti della serata, tutti frutto di invenzioni personali. Cleveland infatti – dopo aver chiuso sotto di due (24-22) il primo quarto – ci mette altri 3 minuti del secondo per mettere a tabellino il primo assist di squadra (solo i Bulls in questi playoff sono riusciti nell’impresa di avere zero assist in un quarto), quando LeBron arma la mano dall’arco di Deron Williams, il cui impatto uscendo dalla panchina è ottimo con 3/3 al tiro e due triple per 12 punti nel solo primo tempo. L’equivalente di D-Will in casa Pacers risponde al nome di Lance Stephenson: il n°6 di Indiana regala ai suoi 14 punti dalla panchina, ma il miglior marcatore della prima metà di gara rimane LeBron James. Arrivano infatti dal “Prescelto” 8 punti consecutivi dei Cavs sul finire del secondo quarto: sono 20 con 8/14 al tiro all’intervallo, la gran parte segnati al ferro, in un primo tempo in cui resta in campo per 23 a riprova della sua volontà di chiudere il conto il prima possibile, senza prolungare la serie alla quinta gara. All’intervallo i campioni NBA in carica sono in vantaggio di 6 punti (58-52) e hanno Kevin Love già in doppia cifra a rimbalzo con 11, mentre tra i padroni di casa fatica Paul George (solo 2/10 al tiro per 6 punti) ma oltre a Stephenson c’è in doppia cifra anche Jeff Teague, con 4/7 al tiro e 6 assist.
Di James e Irving le giocate decisive
Nel terzo quarto il vantaggio dei Cavs rimane stabile finché a non prendersi il palcoscenico ci pensano le due superstar di coach Lue: LeBron James allenta la classica chase down in rimonta su Thaddeus Young e la fa seguire a un assist al bacio per la tripla di J.R. Smith che sigla il +9 (75-66). Paul George cerca di reagire, ma arriva subito la zampata di Kyrie Irving: è suo uno spettacolare canestro&fallo (più tecnico fischiato a Teague) che porta Cleveland sull’81-69 (+12): per il n°2 dei Cavs ci sono 16 punti nel solo terzo quarto (e 28 alla fine), che gli ospiti chiudono sull’88-77. Lo svantaggio di 11 punti sembra una condanna per Indiana: le squadre di LeBron James, infatti, hanno vinto 51 quarti periodi su 51 quando davanti in doppia cifra entrando negli ultimi 12 minuti. A Lance Stephenson statistiche del genere sembrano non interessare: è lui l’uomo che guida la carica dei suoi (sarannno 22 alla fine per lui) giocando con una fisicità superiore a quella di tutti i suoi compagni. Ispirati, i Pacers piazzano un parziale da 15-4 che vede tutti protagonisti, George e Teague con una tripla a testa e poi l’ottimo Myles Turner (8/10 dal campo per lui, per 20 punti e 9 rimbalzi) per il 100-98 che porta i padroni di casa a -2 e costringe Tyronn Lue al time-out, tutt’altro che soddisfatto dell’1/11 al tiro dei suoi. Con due fondamentali canestri di Thaddeus Young Indiana prima impatta la gara e poi mette la testa avanti (102-100, 19-4 il parziale). A 70 secondi dalla fine LeBron James mette la tripla in faccia a Turner per il +1 (33 punti per il "Re") e poi ruba palla a Young sul possesso difensivo. Dopo due liberi di Kyle Korver, Indiana ha l’ultimo possesso sotto di tre con cui può ancora impattare la partita e mandarla ai supplementari, nel tentativo di prolungare la propria stagione. Teague e George però pasticciano e la tripla della disperazione di PG13 non trova neppure il ferro. Finisce 106-102 e per Cleveland è un 4-0 che conferma la piacevole abitudine di LeBron James al “cappotto”: sono 10 le serie vinte a zero dalle sue squadre (record NBA di Tim Duncan - e degli Spurs - superato) mentre se Paul George dovesse aver giocato la sua ultima gara in maglia Pacers di certo non sarà ricordata volentieri, né da lui, né dai tifosi di Indiana: per il n°13 infatti solo 5/21 al tiro per 15 punti.