Decide un parziale di 20-5 per i Celtics nel quarto quarto, che lancia i padroni di casa verso la terza vittoria consecutiva, 108-97, grazie ai 24 punti a testa di Isaiah Thomas e Avery Bradley e ai 21 di Al Horford. A Chicago non bastano i 26 di Dwyane Wade
Tutta Boston si stringe attorno ai Celtics: al TD Garden per gara-5 ci sono una decina di giocatori dei New England Patriots e altri dei Bruins, a spingere i biancoverdi alla rimonta sui Bulls ma la squadra di coach Stevens parte malissimo, con 1/9 al tiro e subito sotto 12-4. Ancora peggio fa il suo leader, Isaiah Thomas, che sbaglia i primi quattro tiri e trova il canestro solo a 42 secondi dalla fine del primo tempo. Un primo tempo che però i padroni di casa riescono comunque a terminare in vantaggio, 52-50, perché Avery Bradley mette a segno il suo massimo in carriera per una metà di gara e il totale più alto nella serie, andando al riposo già con 17 punti sul tabellino, frutto di un ottimo 8/12 al tiro. La sfida resta sostanzialmente in parità fino a cinque minuti dalla fine (84-84 il punteggio) quando Dwyane Wade e Robin Lopez si fanno fischiare due falli tecnici a distanza di 32 secondi uno dall’altro e scatenano il parziale decisivo di Boston, che con un break di 20-5 spezza la partita in due: Chicago riesce a rientrare al massimo fino al -9 ma non si avvicina di più, arrendendosi per la terza volta consecutiva (la prima sul parquet del TD Garden) ai biancoverdi. I Celtics hanno 24 punti a testa da Bradley e Isaiah Thomas (di cui 17 nel secondo tempo e 11 nel suo amato quarto quarto) ma altri 21 con 9 assist e 7 rimbalzi li aggiunge Al Horford. Solo 6 le palle perse di squadra in tutta la partita per gli uomini di coach Stevens (i Bulls ne ricavano solo 4 punti), mentre Boston capitalizza sulle 16 perse degli ospiti per 23 punti.
Non basta Wade, troppe palle perse
Il migliore per coach Hoiberg – ancora senza Rajon Rondo, visto palleggiare con la mano sinistra nel prepartita ma impossibilitato a scendere in campo – è un Dwyane Wade d’altri tempi, magari non precisissimo al tiro (solo 7/18) ma perfetto dalla lunetta (10/10) e capace di chiudere con 26 punti, 11 rimbalzi e 8 assist. Nessun altro Bulls va oltre i 14 punti di Jimmy Butler (con 8 rimbalzi e 6 assist) e di Robin Lopez, autore di 6/7 al tiro. Chicago paga come detto le troppe palle perse ma perde anche la battaglia interna, con Boston che guida 56-42 il parziale dei punti ottenuti sotto canestro e ha 15 punti da seconde opportunità contro i soli 4 dei Bulls. Nella notte tra venerdì e sabato è in programma ora gara-6 a Chicago, con il primo match point nelle mani dei Celtics, che vincendo diventerebbero solo la quarta squadra su 24 a vincere una serie al meglio delle sette gare dopo aver perso entrambe le partite di apertura in casa. Dovessero invece spuntarla i Bulls in gara-6, la settima e decisiva sfida è in programma domenica a Boston.