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NBA, a Los Angeles è già guerra di parole: LaVar Ball attacca Patrick Beverley

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All’esterno degli spogliatoi un commento di Patrick Beverley su Lonzo Ball arriva alle orecchie del vulcanico padre del rookie gialloviola: “Ma questo chi è? È meglio se tace", la sua reazione. "Beverley non è nessuno, la gente oggi parla di lui solo perché ha giocato contro mio figlio”

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Prima partita di Lonzo Ball nella NBA e, puntuale, arriva già la prima polemica che lo riguarda, ovviamente alimentata dal padre LaVar, a cui hanno dato parecchio fastidio le parole apparentemente pronunciate all’esterno dello spogliatoio dei Clippers da Patrick Beverley: “Portate questo fenomeno in campo, datemelo da marcare e lo distruggo”, la versione (molto) edulcorata uscita dalla bocca dell'ex giocatore di Houston, dopo una gara in cui nei 29 possessi che lo hanno visto accoppiato con Lonzo Ball il rookie di L.A. è riuscito solo a prendersi due tiri, sbagliandoli entrambi. Giunte alle orecchie di papà LaVar, le parole della guardia dei Clippers hanno scatenato la sua immediata reazione. “Chi è Patrick Beverley?”, ha chiesto in maniera sarcastica. “Che chiuda quella bocca, che tanto non prenderà mai un soldo più di quelli che già prende. È stato in campo tutto l’anno scorso e nessuno ha mai parlato di lui. Oggi ha tutti i riflettori puntati su di lui e l’unica ragione è che ha marcato mio figlio. Ora vediamo le sue prossime cinque partite, vediamo se avrà la stessa intensità che ha messo in campo oggi o se invece tornerà a fare il suo classico 0/5 al tiro con due-tre rimbalzi al massimo. A nessuno frega nulla di uno così, l’unico modo perché possa ottenere che si parli di lui è associando il suo nome a quello di Lonzo. Ho visto il modo in cui mi guardava mentre era in panchina, cercando di stabilire un contatto visivo con me, ma vi dico la verità: l’ho ignorato, perché per me Beverley non è nessuno, mentre noi siamo Big Baller [il nome del brand ideato e commercializzato da LaVar Ball stesso, ndr]”. 

Beverley: “Per colpa di suo padre, saranno in tanti a voler attaccare Lonzo”

Molto più civili, a dire il vero, le interazioni dirette tra i due giocatori, lontane dagli isterismi a favore di microfoni di LaVar Ball: “Ha tanto talento, non si mette in discussione, e fra un paio di anni sarà davvero un gran giocatore. Però oggi è un'altra storia: fa parte del mio ruolo stabilire il livello di intensità di ogni partita – le parole di Beverley nel post-gara – e a Lonzo suonata la sirena finale gliel’ho detto: ‘Per via di tutte le dichiarazioni di tuo padre, ti ritroverai a essere il bersaglio di tanti avversari’. Dev’essere pronto, ho voluto che lo sapesse, e non c’era miglior modo di dargli il benvenuto nella lega che marcarlo faccia a faccia a tutto campo”. “Sarò pronto – le reazione della seconda scelta assoluta all’ultimo Draft – ma devo fare in modo che sia il mio gioco a parlare. Se vinciamo nessuno dirà niente, se perdiamo la gente mi attaccherà. A decidere il mio destino saranno le vittorie e le sconfitte”. Riportategli le parole di Beverley, molto più misurata la sua reazione rispetto a quella del padre: “Non voglio entrare in una battaglia di parole uno-contro-uno. Il basket è uno scontro cinque-contro-cinque, non è lui contro di me. Sapevo che avrebbe giocato duro, è quello che fa sempre: conosce il suo ruolo e lo svolge bene, sa come andare sotto pelle agli avversari, è forte in difesa, sa di cosa ha bisogno da lui la squadra per vincere".