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NBA, risultati della notte: Houston ko contro Toronto dopo sei successi in fila, San Antonio passa a Dallas

NBA

Dopo sei successi in fila – e nonostante 38 punti e 11 assist di James Harden – i Rockets vengono sconfitti da Toronto, guidati dai 27 di DeMar DeRozan. Popovich diventa l’allenatore più rapido a collezionare 500 successi esterni con la vittoria dei suoi Spurs a Dallas

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Houston Rockets-Toronto Raptors 113-129

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C’è una motivazione dietro il massimo punteggio stagionale fatto registrare dai Toronto Raptors ed è la miglior prestazione dell’anno dall’arco, con i canadesi che – sul campo della squadra che fa del tiro da tre la propria forza e tratto distintivo – chiudono con il 46.7% da tre punti (14/30). Con 27 punti del solito DeMar DeRozan e 19 a testa di Kyle Lowry (con 10 assist) e C.J. Miles (con 6/9 da tre dalla panchina), la squadra di caoch Casey mette a segno un secondo quarto da 45 punti e 13/18 dal campo (sfruttando le 6 palle perse degli avversari) per andare all’intervallo sopra di 12, 76-64. Il vantaggio sale fino anche a +21 nel terzo quarto, ma Houston non è mai doma e guidata dai 38 con 11 assist di James Harden (solo 8/25 al tiro per lui ma un perfetto 19/19 dalla lunetta) i texani tentano la rimonta, che li riporta fino a -5 a sette minuti e mezzo dalla fine. Segue però un mini contro-parziale degli ospiti, che segnano i successivi 8 punti e tengono a distanza gli avversari, ottenendo così un’importante vittoria esterna sulla seconda miglior squadra della Western Conference. Toronto ha 16 punti con 6/8 al tiro anche dall’interessantissima matricola da Indiana OG Anunoby, schierato da Casey in quintetto, e 14 senza errori al tiro (5/5) da Delon Wright dalla panchina. I Raptors corrono più dei padroni di casa (15-4 il computo dei punti in contropiede) ma subiscono a rimbalzo: è 48-37 il conto a favore della squadra allenata da Mike D’Antoni, che dai 14 rimbalzi offensivi ottiene anche 24 punti su secondi possessi, contro i soli 4 segnati dai Raptors. Non basta – come non bastano i 20 di Trevor Ariza e i 13 di Tarik Black – per evitare la prima sconfitta dopo sei vittorie in fila. Per Toronto, invece, terzo successo nelle ultime quattro gare e aggancio agli Wizards per il terzo posto a Est.

Dallas Mavericks-San Antonio Spurs 91-97

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La partita a Dallas – dove è nato e ha giocato al liceo – sarà sempre speciale per LaMarcus Aldridige e il lungo di San Antonio ha voluto onorarla siglando il suo massimo stagionale contro i Mavs, con 32 punti. Non l’unico tra le fila degli Spurs: lo stesso vale infatti per Patty Mills, che segna 13 dei suoi 19 punti finali nei primi sei minuti del secondo quarto, spingendo i suoi all’intervallo sul vantaggio di 44-39. Nel terzo periodo il margine degli Spurs cresce fino al +11 ma un parziale di 9-0 dei Mavs riporta la gara sul 62-61 all’inizio degli ultimi dodici minuti. Come contro Cleveland, però, Dallas riesce a tornare vicina ma senza effettuare il sorpasso, perché Aldridge manda a segno 8 dei 13 punti di un mini-break Spurs che rimette in controllo la squadra di coach Popovich. Con il successo sul parquet dell’American Airlines Center l’allenatore nero-argento diventa il più rapido a raggiungere le 500 vittorie esterne nella storia NBA: gli ci sono volute infatti solo 835 gare, 41 in meno di quelle necessarie a Pat Riley. Per il secondo anno in fila Dallas apre la stagione con 13 sconfitte nelle prime 15 partite e può consolarsi solo con il massimo in carriera del proprio rookie Dennis Smith Jr.: ci sono 27 punti per lui e 16 a testa per Harrison Barnes e J.J. Barea, mentre per San Antonio dalla panchina contribuiscono sia Manu Ginobili con 13 punti che Dejounte Murray con 10 e 7 rimbalzi.