Il numero 32 dei Clippers, uscito per un problema al ginocchio nel quarto periodo del derby losangelino vinto contro i Lakers, resterà fuori per un paio di mesi. La sua assenza va ad aggiungersi a quelle di Patrick Beverley, Milos Teodosic e del nostro Danilo Gallinari
Piove sempre sul bagnato e i Clippers non sembrano aver ancora definitivamente scontato il proprio debito con la sfortuna. Nella stagione della rifondazione, nel primo anno del post Chris Paul, tutto, ma davvero tutto, sembra andare per il verso sbagliato per i losangelini. A partire dall’interminabile lista degli infortuni, a cui si aggiunge anche Blake Griffin. Le immagini di quanto accaduto nel derby vinto contro i Lakers parlano chiaro: Lonzo Ball va forte in penetrazione, travolgendo quasi Austin Rivers che cadendo frana sulla gamba del proprio compagno. Griffin si piega in parte sul ginocchio sinistro, finendo poi a terra in quello che da subito è sembrato un infortunio grave. Un allarme scattato nella testa di tutti, ma non in quella del numero 32 che ha voluto provare a restare in campo, costretto però dopo pochi istanti (e un tiro sbagliato) a lasciare il parquet a causa del dolore. La diagnosi, non ancora ufficiale ma giunta attraverso fonti interne al solito Adrian Wojnarowski di ESPN, parla di problema che ha coinvolto i legamenti, ma che tuttavia non richiederà un’operazione. L’assenza stimata però è di due mesi; un’eternità per una squadra che ha già dovuto rinunciare a Milos Teodosic, Patrick Beverley e al nostro Danilo Gallinari (fortunatamente in fase di rientro) e che a questo punto si ritrova a poter schierare il solo DeAndre Jordan contro gli Utah Jazz come unico componente del quintetto ideale immaginato a inizio stagione. In molti avevano sottolineato già alla vigilia come un roster intrigante sotto l’aspetto tecnico (soprattutto in attacco), presentasse però delle carenze evidente a livello di tenuta fisica, pieno zeppo di giocatori che dall’altra parte dell’oceano vengono definiti injury prone: nell’ultimo triennio sia Beverley che Gallinari erano stati spesso fuori a causa di problemi fisici, oltre allo stesso Griffin che dopo aver saltato soltanto quattro gare nelle sue prime quattro stagioni NBA, si è ritrovato fuori causa infortunio in 83 partite nelle ultime tre stagioni. Negli ultimi playoff (sempre contro i Jazz) è stato inoltre costretto a saltare quasi tutta la serie dopo il problema all’alluce del piede destro in Gara-3. Un lungo elenco a cui Doc Rivers sperava si potesse porre la parola fine e invece è soltanto arrivata l’ennesima conferma al fatto che la fortuna è cieca, ma la sfortuna, quando legge Clippers, ci vede benissimo.