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NBA, la coppia Irving-Horford detta legge a Boston: battuta Philadelphia, senza Embiid

NBA

Al Horford una sicurezza (9/12 al tiro per 21 punti), Kryie Irving il killer, per la quinta volta in maglia Celtics a quota trenta o più punti (36). Boston si conferma leader nella lega con la nona vittoria nelle ultime undici. Solo Oscar Robertson come Ben Simmons dopo le prime venti gare di carriera

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Le parole di J.J. Redick nel post-partita danno una chiave di lettura interessante alla vittoria di Boston su Philadelphia: “Kyrie è ovviamente eccezionale ma Al Horford non riceve mai abbastanza credito per quello che fa. Per quanto Irving sia fantastico, è Horford il fulcro di tutto quello che fanno in campo”. In una serata allora in cui la point guard dei Celtics segna 36 punti con 5 triple a segno e l’All-Star ex Atlanta tira 9/12 dal campo per 21 punti, conditi anche da 8 rimbalzi e 5 assist, Philadelphia (giunta alla terza gara in quattro sere) non ha molto scampo e deve inchinarsi alla miglior squadra NBA (19-4), che recupera dalla sconfitta subita contro Detroit per infilare la nona vittoria delle ultime undici gare disputate. Boston mette a segno due parziali quasi simili, uno a chiusura del primo tempo (11-3 per andare all’intervallo sopra di dieci, 54-44) e poi – dopo essersi visti rimontare nel terzo quarto fino al +2 Philadelphia – un altro di 11-4 a chiudere la frazione, conclusa con cinque punti di vantaggio sui Sixers. Boston parte a razzo negli ultimi dodici minuti segnando 7 dei primi 11 tiri e a piegare le ultime resistenze degli ospiti ci pensa ancora una volta Kyrie Irving, con 9 dei suoi 36 punti nell’ultima frazione, quinta gara con almeno 30 punti della sua giovane carriera in maglia biancoverde. 

No Embiid, no party

Boston colleziona 12 delle 17 palle perse di squadra nel primo tempo, faticando a carburare, ma alla fine tira con oltre il 50% dal campo, il 40% da tre e con l’80% esatto dalla lunetta, segnando otto punti in più degli avversari sotto canestro (44-36) e dominandoli anche in contropiede (15 punti per i Celtics, solo 6 in tutta la gara per i Sixers). Detto di Irving e Horford, molto positiva dalla panchina la prestazione di Marcus Morris, autore di 6 dei suoi 17 punti finali nel parziale che chiude il terzo quarto, mentre altri 15 li aggiunge il rookie Jayson Tatum. Per Philadelphia, sul parquet di Boston senza Joel Embiid, tenuto ancora precauzionalmente a riposo nelle seconde gare di un back-to-back, il migliore è Dario Saric, autore di 18 punti e 10 rimbalzi, ma per coach Brett Brown ci sono altri cinque giocatori in doppia cifra, a partire dai 17 di Redick e dai 15 di Ben Simmons con anche 7 assist, 6 rimbalzi e 5 recuperi (in lunetta solo 4 volte dopo l’hack-a-Simmons subìto contro Washington). Per il rookie di Philly vanno così in archivio le prime 20 partite della sua carriera, facendone l’unica matricola nella storia NBA insieme a Oscar Robertson a chiuderle con almeno 18 punti, 9 rimbalzi e 7 assist di media. Per i Sixers si tratta invece della seconda sconfitta nelle ultime tre gare per Philadelphia, che ora – dopo la sconfitta contro i primi della classe – è attesa sabato da un’altra gara molto interessante contro Detroit, seconda forza a Est.