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NBA, 34 punti di LeBron James mettono fine alla striscia dei Bulls, mentre i Cavs riabbracciano Isaiah Thomas

NBA

L'ennesima grande prestazione del n°23 dà ai Cavs il 12° successo interno consecutivo, fermando invece a 7 la striscia di successi di Chicago. Cleveland festeggia il ritorno in campo - anche solo per il riscaldamento prepartita - di Isaiah Thomas: il suo debutto stagionale è sempre più vicino

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Chicago si presenta sul parquet  di Cleveland con una striscia di vittorie giunta a quota 7 (senza sconfitte dal 6 dicembre), ma dall’altra parte i Cavs hanno vinto 18 delle 20 gare disputate dall’11 novembre. Il successo n°19 arriva al termine di una gara comunque molto combattuta (Denzel Valentine sbaglia la tripla del pareggio sulla sirena per i Bulls) e come spesso accade porta in calce la firma di LeBron James, che festeggia la gara n°800 con la maglia di Cleveland chiudendo con 34 punti, frutto di un buon 12/23 al tiro, con anche 9 assist, 6 rimbalzi e 3 recuperi. Altri 27 per la squadra allenata da Larry Drew (Tyronn Lue dà forfait a pochi minuti dalla palla a due, malato) li  porta in dote Kevin Love, mentre gli altri tre giocatori dei Cavs che vanno in doppia cifra escono tutti dalla panchina: ci sono 15 punti per Kyle Korver con 4/6 da tre punti, e 10 a testa per Jeff Green e Dwyane Wade, che nell’ultimo quarto colleziona anche tre recuperi e due stoppate. Cleveland tira oltre il 41% da tre punti e sopra il 51% dal campo, ma ancora meglio a dire il vero fa Chicago, che chiude con il 55.3% al tiro, mandando cinque giocatori in doppia cifra, 4/5 del quintetto (guidati dai 25 punti di Lauri Markkanen, con 11/17 dal campo, e dai 18 con 7/10 di Denzel Valentine) più Nikola Mirotic in uscita dalla panchina (15 per lui). Una prestazione che, seppur perdente, lascia soddisfatto coach Hoiberg: “L’ultima volta che avevamo giocato contro di loro ci avevano massacrato – dice [113-91 la sconfitta allo United Center, ndr] – per cui la gara di stasera mostra evidenti i nostri progressi. Abbiamo anche avuto una chance di poterla vincere, ed è un risultato non da poco”. 

Il ritorno di Isaiah Thomas

Non è solo la vittoria a mettere il sorriso sui visi dei giocatori di Cleveland, che hanno finalmente potuto riabbracciare in squadra Isaiah Thomas, il loro principale acquisto estivo, che aspetta ancora il debutto stagionale. Il piccolo-grande uomo di Tacoma – dopo aver sostenuto in mattinata un allenamento con la squadra affiliata in G League dei Cavs, i Canton Charge – si è cambiato e ha preso parte a tutte le routine prepartita insieme ai suoi compagni, compreso il riscaldamento prima della palla a due. “Per me ha significato tantissimo – le sue parole – mi sono sentito di nuovo un giocatore di basket”. Assente dai parquet da sette mesi, a Thomas è bastato riassaporare il clima partita – anche se non ha mai messo piede in campo – per sentirsi nuovamente al settimo cielo. “Mi sembrava di essere tornato una matricola, di essere di nuovo al mio debutto nella lega”, le sue parole nel post-partita. “Essere nuovamente in un’arena NBA, scaldarmi coi miei compagni, sono tutte sensazioni nuove per me qui a Cleveland. Mi è bastato questo per mettermi un enorme sorriso in faccia”. Pronto per il ritorno? Quasi, ma non subito. “I miei figli volevano vedermi in campo a Natale contro Golden State ma questa era il loro obiettivo, non il mio. Lo so, magari ci rimarranno male, ma oggi come oggi non ho minimamente il ritmo partita, non c’è modo che possa riuscire a stare in campo in una gara NBA e poter portare il mio solito contributo. Devo ritornare in forma piano piano, anche dal punto di vista fisico, non può essere qualcosa che accade così, dall’oggi al domani”. Ma se non sarà Natale, l’impressione è che il ritorno di “IT” sia ormai dietro l’angolo, sicuramente con l’anno nuovo. E il 3 gennaio i Cavs affrontano la sua ex squadra, i Boston Celtics…