In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Wayne Ellington eroe nel finale, Miami passa a Toronto e vince la quinta in fila

NBA

Toronto vede interrompersi la sua striscia di cinque vittorie (perdendo soltanto per la seconda volta in casa), Miami invece non si ferma, toccando a sua volta quota cinque successi in fila grazie al canestro della vittoria di Wayne Ellington nel finale e a un Goran Dragic da 25 punti e 12 rimbalzi

Non hai Sky? Guarda lo Sport che ami subito e senza contratto su NOW TV! Clicca qui

Condividi:

Toronto Raptors-Miami Heat 89-90

TABELLINO

Due squadre caldissime quelle che in Canada danno vita a una partita equilibratissima che si decide soltanto nel possesso finale. Toronto cavalca una striscia di cinque vittorie – ben 12 quelli ottenuti consecutivamente davanti al pubblico di casa - ma anche Miami arriva in Canada con quattro successi in fila. Alla fine la sfida va all'ultimo possesso, premiando Miami in maniera quasi rocambolesca perché con gli Heat sotto di un punto, la rimessa decisiva finisce nella mani di Wayne Ellington, uno dei migliori tiratori da tre dell’intera lega, proprio dietro l’arco. Lo scouting report dice di negargli il tiro, e lo sa bene Pascal Siakam, che nel tentativo di eseguire il close out esce con troppa irruenza verso il n°2 di Miami, che vede allora la chance di penetrare al ferro, dove acrobaticamente mette a referto gli unici suoi due punti della ripresa (15 nella gara) per dare la vittoria ai suoi. La preghiera da tre quarti campo di DeMar DeRozan infatti va vicinissima a regalare ai tifosi di Toronto un’incredibile finale di gara, ma si spegne sul ferro. I Raptors interrompono così la propria striscia di vittorie interne (solo eguagliato il record di franchigia, a quota 12, stabilito dal 18 gennaio al 4 marzo 2016) e quella contro avversari della Eastern Conference (anche qui a quota 12), perdendo in casa contro Miami per la prima volta in sei incontri. Si tratto soltanto del secondo ko stagionale tra le mura di casa, e curiosamente anche il primo era arrivato in una gara marchiata da un’espulsione, allora quella di Kyle Lowry (nella sera assente per via dell’infortunio rimediato contro i Nets). Stavolta a lasciare prima il campo è Serge Ibaka, coinvolto in una mini rissa con James Johnson nel terzo quarto. Per gli uomini di coach Casey, il migliore è ancora una volta DeMar DeRozan a quota 25 punti, con solo due altri giocatori (Delon Wright e Ibaka stesso) in doppia cifra, a quota 13 e 11 rispettivamente. 

Secondo vittoria al fotofinish per Miami

Per una squadra che vede interrompersi una striscia positiva di successi, ce n’è un’altra – Miami – che festeggia un momento magico, avendo vinto le ultime cinque gare e otto delle ultime dieci. Se l’eroe di serata è Wayne Ellington, la trasferta in Canada fa segnalare anche i massimi in carriera a rimbalzo sia di Goran Dragic (12, a cui unisce 24 punti) che del rookie Bad Adebayo, ottimo con 15 combinati a 16 punti. Doppia doppia anche per Hassan Whiteside, a quota 13 punti e 15 rimbalzi e il dominio sotto i tabelloni degli ospiti è evidente nel dato finale, un impressionante 64-37 per gli Heat. Una squadra che per vincere deve svolgere il lavoro sporco, rimbalzi e difesa: è di 14-3 il record degli uomini di coach Spoelstra quando riescono a contenere gli avversari sotto i 100 punti. Anche quella contro Toronto non è certo stata una partita super spettacolare, come dimostrano le percentuali al tiro (40.2% quella di Miami, che però fa registrare un orrendo 4/22 dall’arco; sotto il 39% quella dei canadesi) e lo scarsissimo numero di assist (33 combinati, tra Heat e Raptors). Magari non indimenticabile esteticamente, ma per la franchigia della Florida si tratta di un successo importante, il secondo consecutivo di un solo punto, dopo quello di domenica contro Utah (103-102) sancito dal canestro a cinque secondi dalla fine di Josh Richardson. Con la vittoria Miami raggiunge Washington al quarto posto a Est. E su Twitter - facendo riferimento alle storie tese tra James Johnson e Serge Ibaka - Dragic dà la sua spiegazione: "Ci vedono in gran forma e allora iniziano a odiarci...".