Il tre volte campione NBA è diventato il settimo giocatore di sempre, nonché il più giovane, a superare quota 30.000 punti segnati in carriera. Ripercorriamo i suoi momenti più importanti
Con un tiro in sospensione a 1.1 secondi dalla fine del primo quarto della sfida contro i San Antonio Spurs, LeBron James è diventato il settimo giocatore di sempre a superare quota 30.000 punti e anche il più giovane, superando di oltre un anno il record precedente di Kobe Bryant (33 anni e 24 giorni per James, 34 anni e 104 giorni per il 24 gialloviola, terzo nella classifica marcatori ogni epoca con 33.643 punti). Gli altri sei membri del “Club dei 30K” sono Kareem Abdul Jabbar (38.387), Karl Malone (36.928), Michael Jordan (32.292), Wilt Chamberlain (31.419) e Dirk Nowitzki (30.837 and counting), che si è congratulato con lui sui social dandogli il “benvenuto nel club”.
2 PUNTI | 29 OTTOBRE 2003 | 25 PUNTI vs Sacramento Kings | 18 anni e 303 giorni | Forse il debutto più atteso di sempre: a Sacramento c’erano più giornalisti accreditati rispetto all’ultima gara della stagione precedente (una partita di playoff, peraltro…) e un ritardo della gara trasmessa precedentemente aveva fatto slittare di qualche minuto la palla a due, aggiungendo tensione sul volto di un giovanissimo James. Poi, una volta cominciata la partita, tutto è passato in secondo piano rispetto al suo incredibile talento: già a fine primo quarto aveva convinto tutti che l’attesa spasmodica nei suoi confronti era più che meritata. Trentamila punti dopo, non si può fare altro che confermare.
5.000 PUNTI | 21 GENNAIO 2006 | 51 PUNTI vs Utah Jazz | 21 anni e 22 giorni | Il campo di Salt Lake City è sempre stato ostico per LeBron James, ma almeno è riuscito a legare il ricordo della prima “milestone” della sua carriera a una vittoria e a una grande prestazione. Nonostante un ginocchio in disordine (e la madre arrestata per guida in stato d’ebbrezza a Akron), James in quell’occasione scese in campo per evitare di chiudere senza vittorie una trasferta a Ovest di sei partite, spingendo i suoi Cavs alla vittoria per 108-90.
10.000 PUNTI | 27 FEBBRAIO 2008 | 21 PUNTI vs Boston Celtics | 23 anni e 59 giorni | Il ricordo del punto numero 10.000 è legato ancora a un infortunio (una distorsione alla caviglia nel primo tempo) ma anche a una sconfitta, perdendo sul campo che più lo ha fatto soffrire nella prima parte della sua carriera. I Celtics dei Big Three vinsero 92-87 grazie a Ray Allen, che qualche anno dopo sarebbe andato a Miami per regalare il secondo titolo agli Heat di James. Il Prescelto in quell’occasione chiuse con un brutto 7/24 al tiro nonostante l’acquisizione di quattro nuovi giocatori, tra cui Ben Wallace.
15.000 PUNTI | 19 MARZO 2010 | 29 PUNTI vs Chicago Bulls | 25 anni e 79 giorni | Bastavano solamente tre punti al Re per superare quota 15k, un risultato raggiunto facilmente nel primo quarto cominciando con una schiacciata in contropiede e poi riuscendoci con due tiri liberi 40 secondi dopo. Come in tutte le altre “milestones”, il giocatore battuto in termini di precocità è sempre stato Kobe Bryant, qui staccato di oltre due anni sulla carta d’età (25 anni e 79 giorni contro i 27 e 136 di Bryant).
20.000 PUNTI | 17 GENNAIO 2013 | 25 PUNTI vs Golden State Warriors | 28 anni e 17 giorni | Quel giorno a Oakland James ancora non sapeva che avrebbe giocato ben tre Finali NBA contro gli Warriors, che a quel tempo erano solo all’inizio dell’era Mark Jackson e non erano ancora la schiacciasassi di oggi. Questa è l’unica “milestone” raggiunta da James con la maglia dei Miami Heat, raggiungendo i 18 punti necessari a superare quota 20.000 a 2:45 dalla fine del secondo quarto. Nel primo, invece, con un passaggio vincente per Dwyane Wade aveva realizzato l’assist numero 5.000 della carriera, uno dei 13 giocatori nella storia NBA a riuscirci. “Probabilmente avrebbe raggiunto i 20.000 prima se non avesse deciso di venire qui” il commento di D-Wade.
25.000 PUNTI | 2 NOVEMBRE 2015 | 22 PUNTI vs Philadelphia 76ers | 30 anni e 307 giorni | Due alley-oop uno dietro l’altro per arrivare a quota 25K e ricevere l’applauso del pubblico dei Sixers: in questo modo James poco più di due anni fa ha festeggiato l’entrata nel “club dei 25.000”, solo il 20esimo a riuscirci e solo il sesto (al tempo) in attività insieme a Bryant, Nowitzki, Duncan, Garnett e Pierce. “Solo 19 oltre a me? Ci sono stati più di 1.900 giocatori in questa lega, perciò immagino che sia una cosa figa” ha dichiarato dopo la gara, portandosi a casa il pallone con la vittoria in rimonta sui Sixers.