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NBA, la notte delle triple doppie da record: Westbrook fa 100 in carriera, James 14 in stagione

NBA

Serata da ricordare per le stelle di OKC e Cleveland: Westbrook ha realizzato la 100^ tripla doppia in carriera nel successo contro Atlanta, mentre James a Phoenix ha toccato quota 14 in singola stagione come mai aveva fatto prima.

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Atlanta Hawks-Oklahoma City Thunder 107-119

IL TABELLINO

La palla-gol era di quelle che non si possono sbagliare, e infatti un collezionista seriale di triple doppie come Russell Westbrook non se l’è fatta sfuggire. Con i 32 punti, 12 rimbalzi e 12 assist realizzati nel successo contro gli Atlanta Hawks, la stella degli Oklahoma City Thunder è diventato il quarto giocatore nella storia NBA a realizzare 100 triple doppie, raggiungendo Oscar Robertson (181), Magic Johnson (138) e Jason Kidd (107) in un club veramente esclusivo. “Una benedizione incredibile: grazie al Signore lassù che mi fa scendere in campo e giocare allo sport che amo. Non lo do mai per scontato” le parole dell’MVP in carica dopo la sua 20^ tripla doppia stagionale. “Sono in compagnia di giocatori destinati alla Hall of Fame: sono felice che il mio nome sia accostato ai loro”. Per riuscirci però c’è stato bisogno di un po’ più di impegno rispetto a quello che ci si aspetterebbe contro una delle peggiori squadre della lega. Gli Hawks infatti avevano chiuso il primo tempo in vantaggio di 12 grazie a un secondo quarto da 38-23, e pur subendo la rimonta nel terzo quarto che ha riportato i Thunder avanti anche di 10 grazie ai 21 punti di Carmelo Anthony (6/11 da tre e +31 di plus-minus), a 5:15 dalla fine erano riusciti a pareggiare di nuovo a quota 103 con una tripla di Taurean Prince, ancora una volta miglior marcatore dei suoi con 25 punti. Da lì in poi però Westbrook ha definitivamente preso in mano la gara, sopperendo sia all’assenza di Steven Adams (contusione all’anca) che di Paul George, uscito nel terzo quarto per un problema all’inguine dopo essere ricaduto male. Il numero 0 dei Thunder ha segnato 7 punti e con due assist ne ha ispirati 6 dei 20 di Jerami Grant, con la ciliegina di Carmelo Anthony su un parziale di 16-4 per chiudere la sfida. “Per fare 100 triple doppie bisogna avere una forza incredibile sera dopo sera, una concentrazione e un’intensità fuori dal normale” ha commentato ‘Melo sul traguardo del suo compagno. “Esserne parte è un momento speciale, un qualcosa che dovremmo apprezzare tutti, perché momenti del genere non passano tutti i giorni”. Per i Thunder si tratta della quarta vittoria consecutiva, con la possibilità di estenderla a cinque quando affronteranno gli L.A. Clippers nella notte tra venerdì e sabato: chissà se ci sarà George, anche perché Billy Donovan ha detto che l’approccio con lui sarà molto cauto dopo il problema all’inguine procuratosi in questa gara.

Phoenix Suns-Cleveland Cavaliers 107-129

IL TABELLINO

“Sono come il buon vino: miglioro con il tempo”. Purtroppo per lui il soprannome “Vino” è già stato preso tempo fa da Kobe Bryant, ma si adatta benissimo anche a un grande amante di rossi come LeBron James, che 14 triple doppie in una singola stagione non le aveva mai realizzate nei suoi 14 anni di NBA. I suoi 28 punti, 13 rimbalzi e 11 assist gli hanno permesso di migliorare il primato già realizzato lo scorso anno, arrivando a quota 69 in carriera per il sesto posto nella classifica all-time dietro Robertson, Magic, Kidd, Westbrook e Wilt Chamberlain (78). I 15 tiri liberi tentati – suo massimo stagionale – testimoniano bene il dominio esercitato da James, che ha avuto vita facile contro la docile difesa dei Suns, toccando il +20 già a fine primo quarto (38-18) senza mai concedere il rientro sotto la doppia cifra di vantaggio. Il cambio di quintetto, con Kyle Korver tra i primi cinque e J.R. Smith dalla panchina, ha dato i suoi frutti, anche se contro i derelitti Suns avrebbe potuto funzionare praticamente qualsiasi giocatore al fianco di King James. Alla fine anche Jordan Clarkson (23 punti) e Korver (22) hanno superato quota 20, cosa che non si può dire dei giocatori di Phoenix, fermi al massimo ai 19 di T.J. Warren e Josh Jackson e ai 17 di Devin Booker per la 21^ sconfitta nelle ultime 23 gare, diventando la prima squadra a perderne 50.