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NBA, DeMarcus Cousins non dimentica Sacramento: paga lui i funerali di Stephon Clark

NBA

L'ex giocatore dei Kings, da sempre vicinissimo alla comunità di Sacramento, si è offerto di pagare i funerali di Stephon Clark, l'ultima vittima della violenza della polizia statunitense. L'ennesimo gesto di un giocatore che nel silenzio spesso in passato ha aiutato la comunità per cui ha vissuto per sette anni

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DeMarcus Cousins potrà non giocare più per i Kings, ma il suo rapporto con Sacramento rimarrà sempre speciale. È notizia di ieri che l’attuale stella dei New Orleans Pelicans si è offerto di pagare le spese per il funerale di Stephon Clark, 22enne disarmato ucciso dalla polizia nella giornata di giovedì. La bruttissima storia che ha bloccato la città di Sacramento nonché l’entrata degli spettatori della sfida con gli Atlanta Hawks al Golden1 Center ha fatto il giro del mondo, e ovviamente Cousins – da sempre attivissimo nella comunità californiana – non ha potuto fare a meno di offrire il proprio contributo. Secondo quanto riportato dal Sacramento Bee, Cousins aveva già fatto un gesto del genere nel 2015, quando pagò per il funerale di un giocatore di football locale ucciso in una sparatoria, Jaulon “JJ” Clavo, oltre a organizzare camp di pallacanestro gratuiti e pagare le spese per comprare un nuovo tabellone in un liceo della città. Una città sconvolta da quanto successo a Stephon Clark, raggiunto da una ventina di colpi di arma da fuoco nel cortile della casa dei suoi nonni dopo che un paio di agenti – allertati da una chiamata al 911 – avevano dichiarato di aver scambiato per una potenziale arma da fuoco l’iPhone bianco che il ragazzo (in realtà disarmato) teneva in mano. Le manifestazioni in tutta Sacramento hanno coinvolto anche il Golden1 Center, bloccato dalla folla che con cartelli dagli slogan “Shut it down” (fermate tutto) e “Sac PD: Stop killing us!” (polizia di Sacramento: smettete di ucciderci), costringendo il proprietario Vivek Ranadive a parlare pubblicamente in mezzo al campo per offrire le proprie condoglianze alla famiglia e ribadire il ruolo di leadership della franchigia nella comunità. Un ruolo che evidentemente sta a cuore anche a Cousins, tanto da metterci la faccia (e il portafogli) per mostrare la propria vicinanza alla città.