In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Jaylen Brown segna sulla sirena: contro i Jazz un'altra rimonta vincente per Boston

NBA

Senza Kyrie Irving, Al Horford, Marcus Morris e (ovviamente) l’ex Gordon Hayward, i Celtics completano il giro a Ovest con la quarta vittoria in altrettante gare, mettendo a segna la 14^ rimonta stagionale dopo essersi trovati in svantaggio in doppia cifra

Non hai Sky? Guarda lo Sport che ami subito e senza contratto su NOW TV! Clicca qui

SAN ANTONIO-HOUSTON IN STREAMING DOMENICA ALLE 21.30

Condividi:

Utah Jazz-Boston Celtcs 94-97

TABELLINO

Un’altra vittoria in rimonta, un altro canestro decisivo nei secondi finali. Verrebbe da dire niente di nuovo, trattandosi dei Boston Celtics, che sul parquet di Utah completano la 14^ rimonta vincente dopo essersi ritrovati sotto in doppia cifra nel punteggio e grazie alla tripla sulla sirena di Jaylen Brown per la quinta volta (massimo stagionale nella NBA) mandano a bersaglio un canestro del vantaggio negli ultimi cinque secondi di una gara. Così la squadra di coach Brad Stevens, secondo a Est dietro Toronto, completa un giro di trasferte a Ovest di quattro gare con altrettante vittorie, nonostante nello Utah ai biancoverdi manchino i due All-Star Kyrie Irving e Al Horford ma anche Marcus Morris e ovviamente Gordon Hayward, che avrebbe fatto oggi il suo primo ritorno da avversario sul campo che lo ha visto protagonista per anni. La rimonta di Boston si concretizza grazie a una difesa che tiene i Jazz senza punti negli ultimi 2:25 del quarto quarto (Joe Ingles sbaglia un potenziale canestro del vantaggio a 16 secondi dalla fine) e a un contemporaneo parziale di 9-0 per chiudere la gara: ai 21 del decisivo Jaylen Brown, il top scorer dei suoi, si aggiungono anche i 16 del rookie Jayson Tatum e i 13 di Terry Rozier, 11 dei quali realizzati nel quarto periodo. “Ho sperato davvero di segnare perché non avevo più nessun tipo di energia per giocarmi l’overtime”, ha ammesso l’eroe di serata, Jaylen Brown: “Sono felicissimo per la vittoria ma in un certo senso per noi vincere non è nulla di nuovo, è qualcosa che stiamo continuando a fare dall’inizio dell’anno”. Funzionale al risultato anche la grande serata dall’arco dei tiratori di Boston, che hanno chiuso con 12/21 dall’arco e ben 5 triple a segno nell’ultimo quarto, quello che ha sancito la rimonta definitiva in una partita contraddistinta da diversi parziali. Il primo lo firmano però i Jazz, che piazzano un 13-0 nel primo quarto approfittando del 3/17 al tiro dei Celtics negli ultimi 9 minuti scarsi della prima frazione. Boston però reagisce nel secondo periodo e con un break di 16-2 prende il comando, andando all’intervallo sopra di 9 punti. Si ribalta però tutto una volta che le due squadre escono dagli spogliatoi, con Utah capace di infliggere un secco 15-0 agli ospiti e portarsi anche sul +11, prima dell’ultimo cambio di scenario che porta al tiro decisivo di Brown con 0.3 secondi sul cronometro. 

Il difficile momento di Utah: playoff a rischio?

Non è un momento facile per gli Utah Jazz, che hanno perso per la terza volta nelle ultime cinque gare e nella serata hanno registrato anche la vittoria dei Clippers contro Phoenix, con la squadra di Los Angeles ora a una gara soltanto di distanza dall’ottavo e ultimo posto utile per i playoff. Contro Boston la squadra di coach Snyder sembra in controllo dopo il break messo a segno nel terzo quarto, generato da una difesa capace di forzare 10 palle perse da cui i Jazz ottengono 15 punti (saranno 18 i palloni persi da Boston a fine gara, per 24 punti dei padroni di casa). Ancora una volta è il rookie Donovan Mitchell il top scorer di serata a quota 22, ma ottima anche la prestazione di un Ricky Rubio vicino alla tripla doppia con 14 punti, 10 assist e 8 rimbalzi, mentre Jae Crowder dalla panchina contribuisce a sua volta con 16 punti. Non bastano però ai padroni di casa per domare la rimonta di Boston e assicurarsi un’importante vittoria, risultato a cui i Jazz vogliono subito tornare a partire dalla gara interna non certo impossibile di venerdì notte contro Memphis.