Anche a Portland è spuntato un cartellone per invogliare King James a firmare con i Blazers, anche se con uno slogan molto particolare per ribadire l'importanza di Damian Lillard e C.J. McCollum. Uno slogan scherzoso e perfettamente in linea con l'anima "weird" della città
Ormai per quanto riguarda i cartelloni pubblicitari per reclutare LeBron James si può parlare di vera e propria moda. No, non del Moda Center dove giocano i Portland Trail Blazers, ma di una moda che attraversa gli Stati Uniti da Philadelphia a Los Angeles passando ovviamente per Cleveland e per finire a Portland. Solo che, fedele alla propria nomea di città più “weird” di tutti gli States, anche i cartelloni per convincere LeBron a cambiare squadra devono essere “diversi”. Invece di fare riferimento alla corona o ad altri mezzi per accarezzare l’ego del Re, un piccolo gruppo di tifosi ha fatto scrivere un cartellone “LeBron, Dame ha bisogno di una terza opzione offensiva #BRON2PDX2018”. Come a dire: qui i nostri top-2 li abbiamo già in Lillard e C.J. McCollum, se proprio ti viene voglia di venire a fare il terzo… Ovviamente si tratta di una battuta, ma che rappresenta benissimo lo spirito che ama la città: per acquistare quel cartellone i quattro ideatori – Ira LaFontaine, Keith Kunis, Nick Nanpei e Spencer Groshong – hanno lanciato una campagna di raccolta fondi da 2.000 dollari, che con il tempo è arrivata fino a 6.820$. Il cartellone si trova ora all’angolo tra Martin Luther King Jr. Blvd e NE Broadway, a sei isolati di distanza dal Moda Center e in una posizione strategica per l’arrivo al palazzo dei tifosi in macchina, curiosamente (oppure no?) sopra una concessionaria della KIA, uno degli sponsor storici di James. Con i soldi rimasti (l’affitto di quel cartellone costa 2.700) i quattro avevano pensato di acquistarne uno vicino alla Quicken Loans Arena di Cleveland, giusto per il gusto di prendere un po’ in giro i tifosi dei Cavs, ma si è rivelato difficile prenderne uno con poco preavviso e soprattutto era molto costoso. Per questo l’idea è di ampliarlo ancora di più nell’Oregon, sui bus in giro per la città oppure sui manifesti attaccati alle pareti, non fosse altro per tenere vivo quel senso di comunità che rende la città quello che è: fieramente felice di essere “weird”. D’altronde tutti sanno che la situazione salariale non permetterebbe ai Blazers di creare lo spazio salariale per aggiungere uno come James, ma ne valeva la pena anche solo per divertirsi. “Nessuno si aspetta che quei cartelloni aiutino a portare qui LeBron” ha detto LaFontaine, portavoce degli ideatori, a NBC Sports. “È già abbastanza assurdo che qualcuno pensi che possa essere una terza opzione ovunque vada. Ma se lui lo vedesse, penso che si farebbe una bella risata”. Con una speranza: “Voglio che sappia che Portland è una città diversa da tutte le altre: gli altri cartelloni erano tutti diretti – ‘Vieni qui per favore!’ – mentre il nostro perlomeno è un po’ differente”.