In seguito all'operazione al ginocchio sinistro effettuato lo scorso 24 marzo, la point guard dei Celtics sarà costretta a un nuovo intervento e a uno stop di 4-5 mesi, chiudendo così di fatto la sua annata e dando un brutto colpo alle speranze di titolo dei Celtics
La notizia è arrivata come una bomba, e a sganciarla non poteva che essere il solito Adrian Wojnarowski, giornalista di ESPN conosciuto per le sue fonti affidabilissime: in seguito all’operazione effettuata al ginocchio sinistro, Kyrie Irving salterà tutto il resto della stagione regolare e i playoff, mettendo così fine anticipatamente alla sua stagione NBA. Un colpo durissimo, per tutti i tifosi di Boston in primis ma anche per tutti gli appassionati NBA, che perdono così un sicuro protagonista della fase più divertente e spettacolare della stagione. Una escalation che neppure il più pessimista tifoso bianconere avrebbe potuto (né voluto) prevedere. Il giocatore infatti inizialmente aveva dichiarato di essersi fermato sostanzialmente a scopo unicamente precauzionale: ““Non sono preoccupato — aveva dichiarato — siamo in una posizione tranquilla di classifica e quindi mi fermo perché voglio ritornare sul parquet sapendo di essere al 100%, per poter sostenere lo sforzo fisico e giocare al mio livello”. A queste prime parole era seguita però la scelta di sottoporsi a un piccolo intervento — eseguito il 24 marzo — che però sembrava anche in questo caso di routine, “per alleviare l’irritazione e il problema al tendine della patella, l’osso del ginocchio che ha spesso dato fastidio a Irving”, avevano spiegato dallo staff medico della squadra. Niente che potesse lasciar pensare alla situazione ora emersa, che ha reso necessaria una nuova operazione (Irving andrà sotto i ferri già sabato, per rimuovere due viti inserite in seguito a una precedente operazione dopo le finali NBA 2015) e che prevede tempi di recupero stimati dai Celtics in 4-5 mesi. Una bruttissima tegola per Boston, che priva la squadra di coach Brad Stevens (già orfana di Gordon Hayward dopo cinque minuti di gioco della prima partita stagionale) dell’altra grande stella della squadra, lasciando il solo Al Horford a recitare da All-Star in campo insieme a una squadra di giovani super promettenti (da Jaylen Brown a Jayson Tatum) ma senza esperienza di playoff, con anche Marcus Smart — il primo cambio naturale di Irving — alle prese con un infortunio al pollice che non dovrebbe permettergli di rientrare in tempo per l’inizio dei playoff. Una situazione davvero maledetta che influisce senza dubbio in maniera pesante sulle chance di titolo dei Celtics, mai nascoste durante la stagione e più attuali che mai visto l’attuale secondo posto nella Eastern Conference e le legittime ambizioni di un gruppo capace di crescere sotto la guida di coach Brad Stevens.
Il messaggio di Kyrie
Puntuale, appena la notizia è diventata di dominio pubblico, è arrivata anche la dichiarazione di Irving stesso, come spesso accade affidata ai social. "La cosa più dura a volte è accettare quelle situazioni che la vita ti mette di fronte e che non puoi controllare", ha scritto il n°2 dei Celtics sul suo profilo Instagram. "Cerchi con costanza di imparare, crescere e prepararti ogni giorno per fare in modo che il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito possano avere gli strumenti giusti per reagire a situazioni come queste. Quando poi però questi momenti arrivano, la sensazione è come se qualcosa restasse sempre irrealizzato, perché qualcosa si mette di mezzo tra te e i tuoi obiettivi, la tua carriera. Per me è come un test per saggiare la mia perseveranza, la mia volontà, per essere comunque presente a me stesso. Venire a sapere di avere un'infezione al ginocchio è qualcosa che ora sento di poter accettare per poter continuare ad andare avanti, senza preoccuparmi di quello che sarebbe potuto essere e dimostrando a chiunque dubiti di me che si sta sbagliando, verso il raggiungimento di quegli obiettivi che mi sono posto per me e per la mia squadra. Questa stagione è stata solo una breve istantanea di quello che sarà il mio futuro. Credetemi. Il viaggio per tornare in cima all'Everest continua. Forza Celtics! Ai miei tifosi voglio solo dire che voglio sentirli più rumorosi che mai durante i playoff, per provare quelle emozioni che solo loro sanno darmi. Vi ringrazio tutti".