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NBA: Marco Belinelli, un inizio playoff perfetto da massimo in carriera

NBA

Il n°18 di Philadelphia è stato scatenato in gara-1 contro Miami, protagonista in uscita dalla panchina e autore di 25 punti con quattro triple alla sirena. Ai playoff non ne aveva mai segnati così tanti in 11 anni di carriera

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Tutto perfetto e soprattutto tutto meritato. Difficile non essere felici per la super prestazione di Marco Belinelli nell’esordio playoff vincente contro Miami. Tutto lasciava sperare che le cose andassero per il meglio, ma in pochi avrebbero immaginato un exploit di queste proporzioni. Belinelli infatti, così come i suoi Sixers, è arrivato lanciato a questo inizio della post-season, cavalcando quello che in molti ritengono il miglior periodo della sua carriera. Philadelphia ha vinto le ultime 17 partite, anche grazie a un Belinelli sempre in doppia cifra (abbondante) e in grado di viaggiare a medie realizzative mai tenute prima in carriera. L’azzurro è arrivato ai playoff mettendo a referto quasi 16 punti di media nell’ultimo mese, tirando con il 52.4% dal campo e il 43% dall’arco. Una macchina da canestri, ben inserita nei meccanismi difensivi dei Sixers che spesso nascondono le sue pecche a protezione del ferro. Stanotte però Marco si è superato, letteralmente. Per la quinta volta oltre quota 20 punti in carriera ai playoff, Belinelli ha pensato bene di partire con il botto, soffiando nelle vele di una barca già lanciata e chiudendo con 25 punti, 9/17 al tiro, 4/7 dall’arco e due tiri liberi insolitamente sbagliati sui cinque tentati. Cifre da record per Belinelli, mai viste dalla seconda metà di aprile in poi. Il viatico giusto per lanciare la volata di Philadelphia e in parte anche la sua, interessato a far sì che in estate in molti siano interessati a lui ormai in scadenza di contratto. “Marco ha segnato dei canestri pazzeschi: è il miglior giocatore che abbia mai allenato nel realizzare punti tirando fuori equilibrio”. Queste le parole di stima di coach Brown, sempre più intenzionato a tenerselo stretto anche in futuro e consapevole di dover fare solo bene i conti con il salary cap per dare contemporaneamente la caccia ai free agent durante la off-season. La sua capacità di tagliare, di leggere il gioco lontano dal pallone, unita a un talento fuori dal comune rendono Belinelli molto interessante anche a 32 anni suonati e gli regalano un’altra serata da incorniciare. Uomo copertina anche sui social network, dove (ri)spuntano a distanza di anni copertine di magazine dal gusto rivedibile e dove si sprecano paragoni importanti. "Il Michael Jordan italiano", "canestri alla Kobe Bryant" ecc: dopo una notte di follia come questa, è bello anche divertirsi a sognare in grande.