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NBA, Toronto, (finalmente) buona la prima: battuta Washington in gara-1

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I canadesi iniziano con il piede giusto la serie contro gli Wizards, sfatando un mito che durava ormai da troppo tempo. I Raptors chiudono con sei giocatori in doppia cifra e si godono la profondità delle opzioni a disposizione: “È soltanto l’inizio…”

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Toronto Raptors-Washington Wizards 114-106

Per la prima volta dopo 17 anni, i Raptors vincono gara-1  di una serie playoff. Dopo dieci sconfitte consecutive all’esordio (il record con De Rozan e Lowry sul parquet era 0-7), Toronto interrompe la striscia negativa (che durava dal 6 maggio 2001, quando i canadesi vinsero gara-1 del secondo turno playoff contro i Sixers di Iverson) e manda un messaggio chiaro riguardo il livello di maturità raggiunto dalla squadra migliore a Est durante la regular season: “Il mito è sfatato, adesso testa a gara-2”, chiosa DeMar DeRozan, autore di 17 punti (12 nel terzo quarto) e uno dei sei giocatori in doppia cifra in casa Raptors. Ennesima dimostrazione di come la distribuzione di responsabilità posso garantire successo. Il migliore realizzatore alla sirena finale è Serge Ibaka, che chiude con 23 punti (8/11 al tiro) e 12 rimbalzi, a cui si aggiungono i 18 decisivi in uscita dalla panchina di Delon Wright; uno dei tanti talenti definitivamente sbocciati in questa stagione: “Il pubblico ci credeva più di noi”. Undici punti del n°55 arrivano nella quarta frazione, quando negli ultimi otto minuti di gara i Raptors piazzano il parziale da 19-10, scrollandosi di dosso i capitolini. Washington infatti non soccombe, ma resta a galla e a lungo in testa, guidata dai 23 punti, 15 assist e quattro palle rubate di John Wall. Un motivo in più per essere soddisfatti del successo da parte di Toronto: “Non siamo di certo soddisfatti soltanto perché abbiamo vinto gara-1. La nostra pretesa è quella di fare un bel po’ di strada in questi playoff”, stuzzica coach Casey. Merito del tiro da tre punti, non sempre affidabile, ma un’arma in più aggiunta in questa stagione all’arsenale dei canadesi: i Raptors tirano 16/30, ritoccando a rialzo il record playoff di franchigia grazie anche ai quattro centri da lontano di un chirurgico C.J. Miles e alle tre triple di Ibaka: “Ho sempre pensato che Serge è il nostro ago della bilancia nei momenti in cui Kyle e DeMar vengono raddoppiati. La sua capacità di segnare da tre punti è determinante”.

Washington rimpiange l’occasione persa

E Washington? Beh, gli Wizards hanno perso una grande occasione, pur giocando una buona partita e soffrendo chiaramente nel finale la differenza di profondità dei roster tra le due squadre. Toronto è più fresca grazie alla gestione degli uomini fatta da coach Casey, che concede almeno 15 minuti sul parquet a ben nove giocatori diversi. Washington ne ha soltanto sette, con Kelly Oubre Jr. che non funziona molto in uscita dalla panchina e coach Brooks ripiega sul solo Mike Scott per far rifiatare il quintetto titolare. Jodie Meeks infatti è alle prese con problemi ben più gravi (squalificato per 25 partite dopo dei controlli anti-droga), mentre Bradley Beal non riesce a piazzare la zampata nel finale, fermandosi a 19 punti e 8/17 al tiro. Le scarse energie a disposizione pesano però soprattutto in difesa, dove gli Wizards si sono dimostrati incapaci di limitare l'attacco dei Raptors, che chiude con percentuali non sostenibili per qualsiasi avversaria (oltre il 53% sia dal campo che da tre punti). Bisognerà ripartire da lì, per sperare di avere un'altra chance di successo all'Air Canada Center; l'unico modo per sperare di rimettere in discussione una serie che rischia già in gara-2 di essere segnata quasi definitivamente.