Fallo tecnico per "corsa in maniera vistosa e in segno di protesta verso la cyclette per effettuare il riscaldamento": sembra assurdo, ma gli arbitri hanno sanzionato David West per questo motivo
Urlare contro un avversario, arrivare alle mani, mimare gesti più o meno inconsulti, protestare con troppa veemenza. Esistono davvero decine di modi per far arrabbiare un arbitro NBA e vedersi costretti a incassare un tecnico, ma a tutte queste tipologie va aggiunta una nuova casistica, dopo la chiamata fatta ai danni di David West nel corso della gara-4 persa da Golden State a San Antonio. Metà terzo quarto con i campioni NBA nel pieno del tentativo di rimonta. Il giocatore degli Warriors non è d’accordo con una chiamata dell’arbitro e come reazione inizia a correre verso la cyclette posta all’imbocco del tunnel degli spogliatoi come segno di protesta. Il tempo di compiere qualche pedalata ed ecco la sorpresa: tecnico a West per proteste. La panchina di Golden State esplode di rabbia, con il lungo dei campioni NBA che scuote testa e braccia mentre a quel punto a dieci metri di distanza dal parquet prosegue il suo riscaldamento. A nulla servono le proteste e la ricerca di una spiegazione da parte della panchina degli Warriors, zittita dalla terna arbitrale. Il problema è che, al netto della protesta, è un’abitudine di West quella di riscaldarsi sulla cyclette prima di scendere in campo. Un’azione di routine a cui magari ha fatto seguito qualche parola di troppo. O, come spiegato da Steph Curry a Tony Brothers durante un timeout, erano parole provenienti (o rivolte) al pubblico e confuse come se fossero di West e dirette agli arbitri. Della suscettibilità dei fischietti si è discusso fin troppo in questa stagione. Certo che con chiamate e sanzioni del genere, il clima non verrà stemperato di sicuro.