Dopo l’esonero delle scorse settimane dai Raptors, l’ex coach di Toronto ha subito trovato una nuova panchina in NBA: un accordo di cinque anni per riportare i Pistons a competere ad alto livello, ripartendo da Griffin e Drummond
Dopo un lungo tira e molla, durato più di un mese dopo l’esonero di coach Stan Van Gundy, i Detroit Pistons hanno trovato il sostituto dello storico allenatore, puntando su uno dei migliori coach dell’ultima regular season, naufragato poi come al solito ai playoff contro Cleveland. Coach Dwane Casey ha raggiunto un accordo con i Pistons per i prossimi cinque anni, dopo che la dirigenza del Michigan lo ha corteggiato a lungo pur di non lasciarselo scappare. Il presidente Tom Gores e il dirigente Ed Stefanski hanno convinto l’ex allenatore di Toronto con un’offerta contrattuale a medio termine per rilanciare le ambizioni playoff di Detroit. Lo stesso Stefanski è una delle pedine nuove che puntano al rinnovamento dell’intera impostazione della franchigia, che dal prossimo ottobre punterà forte su Blake Griffin, soltanto a mezzo servizio nella scorsa stagione dopo la trattativa che lo ha portato a Detroit a febbraio. La convivenza sul parquet con un eterno incompiuto come Andre Drummond, circondati da una batteria di tiratori che devono trovare certezze e continuità. Coach Casey starà già mentalmente visualizzando lo schema e i diktat da perseguire nei prossimi mesi, costretto a convivere con le conclusioni dal midrange di una superstar (non una novità, visto quanto accaduto per anni con DeRozan) e a caccia di pedine nuove per ridare linfa a una squadra ai piedi del podio playoff. I Pistons infatti sono più avanti nel processo di costruzione del roster rispetto alle altre sei rimaste fuori dalla post-season, ma toccherà inventarsi qualcosa per superare chi meritatamente è riuscito ad accedere come Washington, Milwaukee e Miami. Cleveland potrebbe perdere LeBron James e ridisegnare i rapporti di forza della Eastern Conference, ma è complicato immaginare che i Pistons nel breve possano occupare una casella al vertice. Ci sono Boston, Philadelphia e la stessa Toronto che appaiono ben più lanciate, al netto delle scelte che farà James. Ma se esiste qualcuno che ha già dimostrato di saper vincere a Est è Casey: per Detroit è già un buon punto di partenza.