Due anni dopo torna un bad boy sul tetto della NBA: dopo i festeggiamenti di J.R. Smith nel 2016 passati alla storia, ci ha pensato Nick Young a rinverdire i fasti. E il giocatore dei Cavaliers si è complimentato con l'amico a cui ha idealmente passato il testimone
Dopo il successo dei Cavaliers nel 2016, J.R. Smith ci mise più di 48 ore prima di ritrovare lucidità e rendersi conto che quello che aveva a lungo indossato sopra i pantaloni erano solo tatuaggi. I festeggiamenti senza maglia sono diventati un tormentone sul web, un facile riferimento per chiunque faccia qualcosa di simile o di folle, addirittura un fenomeno commerciale dopo che negli States decisero di lanciare una linea con le magliette “J.R.” con la riproduzione integrale dei tatuaggi del giocatore di Cleveland. Indossi una t-shirt, ma sembri a torso nudo come lui. Una gioia unica quel titolo per tutto l’Ohio e in particolare per un bad boy come Smith, talento indiscusso nel mettere la palla dentro il canestro, pari soltanto all’incostanza di rendimento, di resa e soprattutto di stabilità da poter garantire nel corso degli anni. Nessuno avrebbe scommesso su di lui, immaginando al suo dito un anello che invece anche grazie al suo sforzo è diventato realtà. Un discorso speculare a quello fatto in queste ultime ore per Nick Young, simile in tutto e per tutto al “collega” dei Cavs e ideale prosecutore di quei festeggiamenti iniziati due anni fa. Con tanto di maglia dimentica per diverse ore e tatuaggi in bella mostra. Non una sfida, ma un vero e proprio stile, riconosciuto anche da J.R. che sui social ha salutato l’impresa dell’amico con sincero affetto (nonostante la bruciante sconfitta incassata): “Congratulazioni al mio amico Swaggy P, non posso rendere a parole quanto sia orgoglioso del traguardo che hai raggiunto. Il mondo non ama vedere persone come noi in cima, per questo goditi la festa più di chiunque altro. Prima ti odiavano, mentre adesso che hai vinto tutti hanno iniziato ad amarti: resta sempre te stesso. #FratelliSenzaMaglia”. Un grandissimo attestato di stima, a cui Young ha risposto con un po’ di ritardo (l’alcool in circolo nelle vene era ancora tanto), salutando l’amico fraterno che più di tutti può capire quanto valga il suo riscatto dopo una vittoria del genere.