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NBA Sundays: i Clippers ancora senza Gallinari battono i Kings

NBA

Il n°8 azzurro è ancora alle prese con i problemi alla schiena, assente nella sfida condotta dall'inizio alla fine dai suoi compagni: alla sirena finale sono sei in doppia cifra, guidati dai 25 punti di Montrezl Harrell e dal solito contributo collettivo di squadra

LO SPECIALE NBA SUNDAYS

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L.A. Clippers-Sacramento Kings 122-108

La cooperativa del canestro messa in piedi da Doc Rivers sembra funzionare, così come il contributo di una panchina che spesso e volentieri spacca in due le partite in favore dei losangelini. Contro i Kings le cose si sono messe da subito nel migliore dei modi: 34-21 di parziale nei primi 12 minuti, +25 nel secondo quarto in una partita che Sacramento è riuscita a riaprire soltanto in parte nella ripresa, arrivando fino al -5, ma senza mai condurre le danze per un solo istante. Dalle due triple iniziali di Patrick Beverley fino al sigillo di Montrezl Harrell, Sacramento ha corso invano trascinata dai 21 punti di De’Aaron Fox, dai 16 di uno stranamente impreciso Buddy Hield e davvero poco altro. Dall’altra parte invece il quintetto dei Clippers fa come al solito il suo sporco lavoro al meglio, nonostante la presenza per 14 minuti sul parquet del figurante che indossa la maglia di Marcin Gortat. Il lungo polacco in realtà serve soltanto a permette a Harrell di avere maggiore impatto a partita in corso e di giocare il più possibile al fianco di Lou Williams; reduce dalla tripla doppia di Chicago e autore di 12 punti (in una pessima serata al tiro, 2/16), conditi però con dieci assist - la prima volta in carriera che chiude in doppia cifra per passaggi vincenti due gare consecutive. E il numero di assist è il sintomo del benessere offensivo dei Clippers, che chiudono con 35 passaggi vincenti una gara da 42 canestri totali. Tutti aiutano il compagno e si fidano della sua capacità realizzativa: alla sirena finale sono 18 punti per Tobias Harris, 17 per Shai Gilgeous-Alexander e 16 con dieci rimbalzi e otto assist per Patrick Beverley, in una partita che regala ai Clippers il quarto successo nelle ultime cinque (consolidando l’ottavo posto a Ovest, sempre più lontano per i Kings). Sì, il momento di difficoltà è definitivamente alle spalle.

Il racconto del primo quarto

Partono bene i Clippers, che trovano un paio di canestri pesanti da parte di Patrick Beverley, riuscendo in difesa a non far prendere ritmo all’attacco dei Kings. L’unico a muovere la retina in casa Sacramento è Buddy Hield - stagione clamorosa la sua -, mentre i padroni di casa volano sul 12-3 e costringono coach Joerger a chiamare il primo timeout della partita. Tornati sul parquet, gli ospiti trovano nuove risorse in attacco, ma l’ingresso sul parquet dei vari Williams, Harrell e Scott ridanno subito linfa ai Clippers, che scappano oltre la doppia cifra di vantaggio, trascinati da un 5/6 dall’arco che mette alle corde i Kings. Dopo dieci minuti sono 11 punti per Beverley e di distanza tra le due squadre. A cavallo dell’intervallo i padroni di casa chiudono il 10-0 di parziale, andando a riposo per il primo intervallo sul 34-21, con otto giocatori dei Clippers già a segno e un ottimo impatto offensivo sulla gara.

Il racconto del secondo quarto

Ripreso fiato, i Clippers riprendono da dove avevano lasciato. 6-1 di parziale in meno di un minuto, guidati dall’esplosività di Mike Scotte e Montrezl Harrell, che dopo sei minuti di utilizzo si avvicinano a grandi passi alla doppia cifra alla voce “punti”. 40-22 dopo 13 minuti: il timeout per i Kings è obbligatorio. Il primo tempo non sembra essere però in alcun modo in equilibrio, con i Clippers che fanno letteralmente quello che vogliono. Lou Williams a cronometro fermo dopo un fallo terminale trova i tre punti - poi non convalidati - con una facilità irrisoria, mentre dall’altra parte a raccontare bene la partita di Sacramento ci pensa un tentativo di gancio-cielo firmato Giles che dopo un lungo palleggiare spalle al ferro finisce lontano almeno un metro dal bersaglio. Un vero disastro. L’andamento a strappi della partita non cambia mai realmente la sua consistenza, con i Clippers che oscillano a cavallo dei 20 punti di vantaggio, segnando a piacimento contro la colpevole difesa dei Kings. All'intervallo lungo è 67-51 Clippers, con 13 punti di Harrell e il solito super contributo dalla panchina.

Il racconto del terzo quarto

Per rimettere in corsa i Kings serviva un parziale e così a cavallo dell'intervallo lungo arriva un provvidenziale 18-4 in favore di Sacramento che riapre in parte i giochi, con gli ospiti che provano in tutti i modi ad alzare il ritmo. La capacità di correre riporta i ragazzi di coach Joerger a ridosso della singola cifra di svantaggio, prima che i losangelini si scrollino di dosso un po' di ruggine, riprendendo il discorso da dove lo avevano lasciato. Due triple di Shumpert dopo l’ennesimo timeout riportano lo svantaggio dei Kings a nove lunghezze al giro di boa del terzo periodo, mandando su tutte le furie Doc Rivers. Il parzialone diventa 30-12 in favore dei Kings, che tornano a un paio di possessi di distanza un quarto d'ora dalla sirena, trascinati dai 18 punti di uno scatenato De'Aaron Fox. Ma in una gara fatta di strappi continui, il 10-2 dei Clippers è dietro l’angolo, che riporta il vantaggio dei padroni di casa in doppia cifra. A fine terzo quarto è 87-76 per i losangelini, con quattro giocatori in doppia cifra guidati dai 15 punti di Harrell.

Il racconto del quarto quarto

Un paio di pessimi attacchi dei padroni di casa, palle perse e contropiede dei Kings permettono a Sacramento di ritornare subito sul -7. Dopo il 15-4 di parziale incassato - sì, l’ennesimo - i Clippers devono vincerla di nuovo, chiedendo a un Lou Williams da 2/13 al tiro (ma abile nell’imbeccare i compagni) di fare gli straordinari. Provvidenziali per i padroni di casa sono tre canestri che difficilmente coach Rivers aveva preparato in allenamento. Prima una tripla allo scadere di Harris, seguita da un canestro sempre all’ultimo istante di Beverley in avvicinamento e da un bersaglio pesante di Bradley a seguito di un fortunoso rimbalzo d’attacco. Il volto del successo dei Clippers però è Harrell, che in difesa prende uno sfondamento fondamentale su Fox, mentre dall'altra parte piazza una doppia giocata che vale cinque punti totali e permette ai padroni di casa di mantenere la doppia cifra di vantaggio. É il colpo di grazia da cui gli ospiti non riescono più a riprendersi, senza energie nel finale e condannati al terzo ko nelle ultime quattro.