Si tratta della terza gara a punteggio più alto nella storia della NBA, un duello epico che ha visto protagonisti da una parte Trae Young, autore di 49 punti, e dall'altra Zach LaVine, che ha chiuso con 47, 9 assist e 9 rimbalzi uscendo dal campo come vincitore. Ecco tutti i primati stabiliti in un Hawks-Bulls da ricordare
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Un instant classic, una gara che entra di diritto nel libro dei record NBA: 68 minuti, 329 punti, 4 tempi supplementari. Chicago ha la meglio sul campo di Atlanta per 168-161 solo dopo una battaglia quasi infinita, durante la quale i protagonisti in campo fanno registrare una serie di primati che vale la pena ricapitolare.
329 punti segnati
Si tratta del terzo totale più alto di sempre nella storia della lega. Le uniche due partite con un punteggio combinato superiore sono state Detroit Pistons-Denver Nuggets nel 1983 (370 punti) e Milwaukee Bucks-San Antonio Spurs nel 1982 (337 punti).
Due squadre con almeno 160 punti segnati
Atlanta e Chicago danno vita alla terza gara soltanto nella storia della NBA in cui entrambe le squadre segnano almeno 160 punti. Le altre due volte: 13 dicembre 1983 tra Nuggets e Pistons e 6 marzo 1982 tra Bucks e Spurs.
15^ gara con 4 OT
Si tratta della 15^ partita che ha avuto bisogno di 4 tempi supplementari per decretare un vincitore. Le ultime tre hanno visto curiosamente coinvolte sempre o Atlanta o Chicago. L’ultima è andata in scena il 29 gennaio 2017 con gli Hawks di fronte ai Knicks. Il record per numero di tempi supplementari in una gara NBA rimane di 6.
168 punti
Per i Chicago Bulls si tratta del nuovo record di franchigia per punti realizzati: il precedente era di 156 in una partita terminata sempre dopo 4OT in trasferta a Portland il 16 marzo 1984.
161 punti
Anche per gli Atlanta Hawks si tratta del nuovo record di franchigia per punti realizzati in una singola partita: il precedente era di 155, stabilito due volte: la prima a San Diego contro i Clippers l’11 febbraio 1970, la seconda contro New York il 24 gennaio 1960.
49 punti
Il totale mandato a referto da Trae Young è il massimo mai fatto registrare da un rookie nella storia degli Atlanta Hawks (e quindi anche il suo massimo in carriera). È anche il totale più alto segnato quest’anno da una matricola in tutta la lega.
45+10+5 da rookie
Gli unici altri due giocatori capaci al loro primo anno nella NBA di segnare almeno 45 punti, distribuire almeno 10 assist e catturare almeno 5 rimbalzi sono stati Michael Jordan e Oscar Robertson. MJ ci è riuscito due volte: con 45 punti, 11 assist e 7 rimbalzi il 27 dicembre 1984 contro Cleveland e poi ancora mandando a segno 45 punti, 10 assist e 8 rimbalzi il 26 gennaio 1985 contro Atlanta. “The Big O”, invece, ha fatto registrare una tripla doppia da 45 punti, 13 assist e 12 rimbalzi in maglia Cincinnati Royals contro Syracuse il 27 dicembre 1960 (esattamente 24 anni prima del primo dei due exploit di Jordan).
Young clutch
Trae Young diventa solo il quarto giocatore nella storia della NBA a segnare due canestri che pareggiano o portano in vantaggio la propria squadra negli ultimi 5 secondi dell’ultimo quarto o di un tempo supplementare. Gli altri tre sono Victor Oladipo, Ray Allen e Kobe Bryant.
120 punti
Trae Young eguaglia Allen Iverson come l’unico rookie nella storia NBA capace di segnare un totale di 120 punti in tre partite consecutive (36+36+49=121).
47 punti
Meno di una settimana dopo aver stabilito il suo massimo in carriera a quota 42 punti contro Boston il 23 febbraio, Zach LaVine ritocca il suo record segnandone 47.
42 a 45
Vince Carter diventa il più vecchio giocatori nella storia NBA a essere rimasto in campo per 45 minuti, all'età di 42 anni. Ha chiuso con 13 punti e 7 rimbalzi.