Nella partita finita al quadruplo overtime, il centro dei Denver Nuggets ha raggiunto quota 65 minuti in campo, una cifra che non si vedeva da oltre 66 anni – e che ha mandato in tilt il sistema di conteggio dei tabellini NBA
Se, quando vi siete svegliati stamattina, eravate ancora mezzi addormentati nel controllare il tabellino di gara-3 tra Portland e Denver, vi sarà sembrato strano vedere solo “4:58” alla voce minuti per Nikola Jokic. No, il centro dei Nuggets non si è infortunato dopo meno di cinque minuti di partita, bensì ha mandato in tilt il sistema di conteggio dei minuti della NBA, perché è rimasto in campo per ben 65 minuti e il sistema non contempla il numero 6 tra le decine. (Molto divertente anche quello di C.J. McCollum: 41 punti con un solo secondo sul parquet, mentre ci è rimasto per 60:01). D’altronde era da Bob Cousy nel lontanissimo 1953 che un giocatore non rimaneva in campo così tanto in una partita di playoff, complice una gara finita solamente al quarto supplementare come successo – non a caso – proprio in quel 21 marzo 1953 tra i Syracuse Nationals e i Boston Celtics di Cousy, che in quella occasione ne mise 50 con 30/32 ai tiri liberi. Jokic si è “limitato” alla sua terza tripla doppia in carriera ai playoff (su dieci partite) chiudendo con 33 punti, 18 rimbalzi e 14 assist, disputando 65 dei 68 minuti disponibili in quella che è stata letteralmente una partita doppia per lui. Basti considerare che nel corso della regular season ha tenuto una media di 31.3 minuti in campo – meno della metà di quelli passati sul parquet di Portland per la maratona di gara-3, che purtroppo per lui non è coincisa con una vittoria.
Coach Malone: "Mi sono scusato con lui, 65 minuti è un numero irreale"
Uno sforzo straordinario – peraltro da un giocatore non noto per la sua condizione fisico-atletica, almeno fino a oggi – riconosciuto anche dal suo allenatore: “Nikola Jokic è il nostro miglior giocatore: noi siamo al nostro meglio quando lui è in campo a creare gioco per sé e per gli altri” ha detto Michael Malone dopo la gara, citando implicitamente il dato che ha visto i Nuggets vincere di 5 punti con il serbo in campo e perdere di 8 nei tre minuti senza di lui. “Quando l’ho tenuto in campo per tutto l’ultimo quarto, non avevo idea che avremmo finito per giocare quattro supplementari. Mi sono scusato nello spogliatoio, ma lui non si lamenta mai. Non avevo mai visto un numero del genere: 64:58. È irreale. Lui è stato fantastico, davvero incredibile. Speravo di poter vincere la partita e fargli guadagnare un po’ di riposo, ma le cose non hanno girato dalla nostra parte”. Malone ha comunque voluto vedere del buono in una sconfitta così bruciante: “Non ci è mancato l’impegno, solo un po’ di fortuna in certi momenti. Ma miglioreremo: è stata una grande esperienza per i nostri giovani, e per Jamal Murray in particolare. Le palle perse e cose del genere rappresentano il momento migliore per imparare dopo una sconfitta pesante. So che mercoledì daremo tutto quello che abbiamo di nuovo”. Già, perché le due squadre saranno di nuovo in campo nella notte tra domenica e lunedì all’1.00 per gara-4: in che condizioni ci arriverà Jokic dopo il mega sforzo di gara-3, però, è tutto da vedere.