Con una lettera aperta indirizzata ai tifosi dei Nets, il milionario russo si congeda da Brooklyn dopo 7 anni di regno che - nelle sue stesse parole - "è stato pieno di imprevisti e sorprese". Ora spazio a Joseph Tsai
I Brooklyn Nets stanno iniziando una nuova era. Quella con Kyrie Irving e (appena recuperato) Kevin Durant in campo; quella con Joseph Tsai, nuovo proprietario di maggioranza, al comando. Era già successo una volta, all’inizio della stagione 2012-13, quando i Nets decisero finalmente di lasciare il New Jersey per sbarcare a Brooklyn, dietro la leadership anche allora di un nuovo proprietario, il milionario russo Mikhail Prokhorov. In sette anni il nuovo diventa però vecchio, e oggi quando i Nets puntano a diventare una seria contender a Est, proprio Prokhorov esce di scena, cedendo la franchigia a Tsai e salutando tutti con una lettera aperta indirizzata ai tifosi della sua ormai ex squadra: “Cari tifosi dei Nets – scrive – nel momento in cui il capitolo della mia esperienza come governor dei Nets si chiude voglio ringraziarvi tutti per il vostro supporto e per la fede sempre dimostrata nella squadra. È stato un onore far parte del mondo NBA ma più ancora è stata un’esperienza davvero gradevole. Ho avuto l’opportunità di conoscere tanti di voi nel corso di questi ultimi 9 anni e a impressionarmi è sempre stata la vostra conoscenza e la devozione nei confronti della nostra squadra. Da straniero, proveniente da un paese lontano, mi avete fatto sentire a casa e in un momento in cui il mondo è un po’ sotto-sopra questa esperienza ha dimostrato – a me e a tanti altri – che è ancora possibile lavorare assieme per costruire qualcosa e, più importante ancora, essere una squadra di amici”, le parole di Prokhorov. Che poi – sempre con un po’ di miele in superficie, come si addice agli addii – passa a raccontare e valutare gli anni della sua proprietà, e lo fa utilizzando curiose parole. “Non è stata una strada facile, ma spero che siate d’accordo con me nel dire che il viaggio è stato pieno di imprevisti e sorprese ma alla fine a modo suo divertente. Sono felice di poter affermare che l’organizzazione non è mai stata così competitiva com’è oggi, per cui è il momento giusto di passare la torcia a Joe Tsai che sono certo sarà un fantastico proprietario. Io continuerà a tifare Nets e già fin d’ora ho in programma di tornare a Brooklyn in novembre proprio per stare vicino alla squadra”. Capace di centrare i playoff (dopo 5 stagioni di assenza) già dal primo anno del suo regno, Prokhorov verrà ricordato per il rumoroso ingresso tanto nella lega che in una piazza (quella di New York) da sempre egemonizzata dai Knicks: le firme di Deron Williams, Paul Pierce, Kevin Garnett e altri hanno contribuito a mettere Brooklyn sulla mappa NBA ma si sono poi rivelate disastrose per la costruzione a medio-lungo termine della franchigia, con la famosa emorragia di scelte future. Solo ora i Nets si sono ripresi dagli errori di Prokhorov e del front office, e l’addio del magnate russo arriva come l’ultima pagina di un libro che ora apre un nuovo capitolo.