NBA, i risultati della preseason: Harden show da 44 punti, Melli vince anche senza Zion
Ultima notte di preseason: il Barba trascina Houston a Miami grazie a una super prestazione da 44 punti; Rockets preoccupati dall’infortunio alla mano di Westbrook. New Orleans chiude da imbattuta la preseason (5-0), vincendo anche senza Williamson. Curry scatenato contro le riserve dei Lakers, nove punti di Belinelli nel successo contro Memphis
MIAMI HEAT-HOUSTON ROCKETS 133-144 | Partita dal punteggio altissimo e molto divertente a Miami, con i Rockets che piazzano almeno 33 punti a segno in ogni frazione. Alla sirena finale sono 144 complessivi, di cui 44 firmati da un James Harden versione extralusso
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Il Barba chiude la sfida con 44 punti a segno, arrivati tirando 12/26 dal campo, mandando a segno otto triple su 16 tentativi, 12 dei 13 liberi conquistati e aggiungendo sette rimbalzi, cinque assist e cinque recuperi. Il modo migliore per terminare la regular season e far capire a tutti che, anche con Westbrook al suo fianco, è lui a guidare le danze
HARDEN SCATENATO: I SUOI 44 PUNTI
SI FA MALE RUSSELL WESTBROOK | A preoccupare i Rockets è un altro episodio: a meno di nove minuti dalla sirena, Westbrook va in penetrazione ma è costretto a fermarsi dopo aver subito un colpo alla mano. Il gioco non prosegue, mentre il n°0 corre via negli spogliatoi vistosamente dolorante. La sua partita è finita con un po’ d’anticipo, la speranza per Houston è che non sia nulla di grave
Miami invece lascia a riposo Butler e si gode una prestazione ben oltre le aspettative del rookie Kendrick Nunn - guardia che sa come fare canestro e autore di 40 punti con 15/27 dal campo, sei triple e un repertorio offensivo variegato di cui i Rockets di sicuro terranno conto
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NEW YORK KNICKS-NEW ORLEANS PELICANS 116-117 | La prima sfida tra i due ex compagni di college Williamson e Barrett è saltata per l’infortunio del primo, ma a rubare la scena è stato un altro rookie — Nickeil Alexander-Walker. La sua difesa sull’ultimo possesso, rubando il pallone che l’ex di serata Julius Randle aveva recuperato intercettando un passaggio diretto verso Nicolò Melli, è il punto esclamativo di una preseason eccellente da parte del canadese e dei Pelicans, che finiscono imbattuti con cinque vittorie su cinque
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Coach Gentry ha mischiato le carte con il suo quintetto base, non solo inserendo J.J. Redick al posto di Williamson ma inserendo anche Jahlil Okafor per Derrick Favors, titolare insieme agli inamovibili Lonzo Ball, Jrue Holiday e Brandon Ingram. Melli è così uscito ancora una volta dalla panchina chiudendo con 7 punti (2/7 da tre punti), 3 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 3 palle perse. Sono invece sette i giocatori in doppia cifra, guidati dai 17 a testa di Alexander-Walker e Josh Hart
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Sono sei invece i giocatori in doppia cifra dei Knicks, con Julius Randle a quota 20+9 e RJ Barrett con 19. Per la squadra di coach Fizdale la preseason si conclude con tre sconfitte su quattro gare affrontate, senza riuscire mai a passare in vantaggio in questa sfida ai Pelicans — pur avendo il pallone del sorpasso con Randle nei secondi finali
GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 124-103 | Al quarto tentativo, finalmente gli Warriors ce l’hanno fatta: Golden State raccoglie così il primo successo in preseason contro i Lakers, approfittando della lunga lista di essenti in casa gialloviola e del ritorno sul parquet di Steph Curry
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Sei triple a testa, nove assist combinati e ben 61 punti totali a referto per la coppia sulla quale gli Warriors dovranno fare affidamento in questa stagione. Curry chiude così con 32 punti una preseason da MVP, mentre Steve Kerr è alle prese con tentativi ed esperimenti vari per mettere a posto la rotazione (Glenn Robinson III provato come ala piccola in quintetto è soltanto l’ultima novità)
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In casa Lakers invece fa notizia la lunga lista di riserve: James, Davis, Kuzma, Howard, McGee, Rondo, Green, Bradley e si potrebbe ancora andare avanti. L’ultima ricreazione per le riserve gialloviola, che dal prossimo 22 ottobre inizieranno a fare sul serio in ogni match
SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES 104-91 | Gli Spurs chiudono con un successo interno una preseason da due vittorie e tre sconfitte, sfruttando una risorsa non sempre utilizzata: il tiro da tre punti. La squadra di Popovich ha infatti chiuso con 14/31 dalla lunga distanza, con tutti i giocatori in doppia cifra (Mills 16, Forbes e DeRozan 14, Gay 13) che hanno segnato almeno tre triple con l’unica eccezione di LaMarcus Aldridge (14+11 pur tirando 4/14 dal campo)
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Per Marco Belinelli una serata da 9 punti pur senza tirare bene dal campo (3/8 con 1/4 dall’arco) in poco meno di 17 minuti, commettendo una sola palla persa in uscita dalla panchina. La sua preseason si conclude con 10 punti tondi di media in 17.7 minuti con il 40% dal campo e il 35.7% da tre
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I Grizzlies hanno perso la sfida soprattutto con il tiro dalla lunga distanza, segnando solo 7 delle 35 conclusioni tentate (20%) pur mandando cinque giocatori in doppia cifra. A guidarli è Ja Morant con 16, 5 rimbalzi e 6 assist, seguito dai 12 di Grayson Allen e dagli 11 a testa di Jaren Jackson Jr., Brandon Clarke e Jae Crowder
BROOKLYN NETS-TORONTO RAPTORS 107-123 | Quintetto titolare e ultime prove generali per i Raptors, che passano al Barclays Center nell’ultima sfida prima dell’inizio della regular season. A pesare è il parziale da 46-25 piazzato dai Raptors nel secondo quarto, grazie al contributo di ben dieci giocatori che chiudono con almeno nove punti a referto
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Diciannove punti, 7/17 al tiro e quattro assist. A far notizia nella serata di Kyrie Irving sono certamente le parole spese rispetto alla questione Cina, nonostante per lui fosse la prima sfida al Barclays Center in maglia Nets
PHILADELPHIA 76ERS-WASHINGTON WIZARDS 93-112 | Sconfitta un po’ a sorpresa per i Sixers, che avevano l’opportunità di chiudere da imbattuti la preseason affrontando in casa gli Wizards. L’assenza di Ben Simmons ha però pesato sulla squadra di coach Brown, che al suo posto ha inserito Korkmaz ma ha avuto risultati negativi dai suoi titolari, con Embiid e Harris in doppia cifra (17 il primo, 13+9 il secondo) ma con plus-minus molto deficitari (-20 e -17)
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Gli Wizards hanno fatto il vuoto nei due quarti centrali della sfida, realizzando un 67-36 complessivo (27-15 nel secondo quarto e 40-21 nel terzo) decisamente insostenibile per gli avversari. Quattro i giocatori in doppia cifra: Thomas Bryant (15+10) e Bradley Beal (13) tra i titolari e Jordan McRae (17) e Moritz Wagner (14) tra le riserve