La prima scelta assoluta dei Suns del Draft 2018 è stata sospesa per le prossime 25 partite da parte della NBA dopo aver violato il protocollo antidoping a causa dell’utilizzo di un diuretico non consentito
Inizia nel peggiore dei modi la seconda stagione NBA di Deandre Ayton. La convincente vittoria raccolta contro Sacramento all’esordio infatti potrebbe restare a lungo l’unica gara a cui la prima scelta assoluta del Draft 2018 ha preso parte. La NBA ha comunicato di aver sospeso per 25 partite il centro dei Suns dopo essere risultato positivo a un test antidoping. Il suo errore è stato quello di aver ingerito dei diuretici - sostanza non ammessa perché spesso è il modo migliore per mascherare la presenza nelle urine di droghe o molecole dopanti che permettono di aumentare le proprie prestazioni. Stando a quanto riportato da ESPN, alcune fonti che hanno visionato il test sanno che non è stata rilevata alcuna traccia di altre sostanze proibite. “Voglio chiedere scusa alla mia famiglia, a tutta l’organizzazione dei Suns, ai miei compagni di squadra, ai tifosi e a tutta la comunità di Phoenix”, le parole che si possono leggere nel comunicato stampa rilasciato dallo stesso Ayton. “Il mio è stato un errore non intenzionale e sfortunatamente ho ingerito qualcosa senza averne minimamente consapevolezza. Mi rendo conto di quanto questa mia leggerezza possa pesare sugli altri e per questo mi sento profondamente in colpa. Sono distrutto all’idea di dover lasciare la squadra in questo momento. Continuerò a lavorare assieme alla NBPA attraverso l’arbitrato e con la speranza di ottenere una revisione positiva della sentenza”. Una squalifica lunghissima, visto che molto di rado si è optato per una sospensione superiore alle 20 partite per aver violato il protocollo antidroga. Gli ultimi fermati in ordine di tempo erano stati Hedo Turkoglu (2013), Nick Calathes (2014), Joakim Noah (2017), Jodie Meeks (2018) e Wilson Chandler (2019).
Il ricorso della NBPA contro una squalifica così lunga
Nel protocollo firmato dall’associazione giocatori con la NBA è prevista però la possibilità di dimostrare che il fatto è avvenuto soltanto a causa di una “ingestione non intenzionale”; ossia che il giocatore non era a conoscenza del fatto che il diuretico fosse proibito. Non si sta infatti parlando di una sostanza che migliora le prestazioni, ma soltanto una delle 24 tipologie che la Lega ha inserito nella lista dei medicinali da evitare. Alla NBPA viene permesso due volte all’anno, secondo l’accordo firmato con la NBA, di poter chiedere di accelerare il processo di valutazione di un ricorso. In molti sono concordi nel dover già utilizzare il primo in favore di Ayton, provando a farlo ritornare sul parquet il più velocemente possibile. Una sospensione che, se confermata nella sua integrità, porterà Ayton a dover rinunciare a 2.17 milioni di dollari del suo contratto. “Siamo arrabbiati per la condotta e le azioni di Deandre Ayton - si legge nel comunicato rilasciato dai Suns - questo tipo di comportamenti non rispettano gli standard e i principi che guidano le decisioni e le scelte fatte all’interno della nostra organizzazione. Deandre ha espresso il suo profondo rammarico per quanto successo e durante la squalifica resterà con noi per proseguire nel suo percorso di crescita. Le sue azioni restano poco chiare e noi saremo i primi ad assicurarci che lui possa comprendere fino in fondo l’impatto che la sua decisione potrà a vere sulla squadra, l’organizzazione e tutta la comunità che i Suns rappresentano”.