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Kyrie Irving già decisivo si prende New York: "Questa è casa nostra"

NBA
©Getty

La sua tripla nel finale ha regalato a Brooklyn il primo successo stagionale - una vittoria dal sapore speciale, arrivata nel derby per mano di Irving contro quei Knicks che tanto avrebbero voluto sia lui che KD: “Non siamo più nel New Jersey, adesso lottiamo per essere i migliori della città”

"Quando la squadra giocava nel New Jersey era più che altro una battaglia metropolitana. Adesso che i Nets sono a Brooklyn invece è una sfida per decidere quale sarà la squadra migliore di New York”. Lo aveva fatto capire a chiare lettere già dalla vigilia Kyrie Irving che per lui la sfida contro i Knicks non sarebbe stata come le altre, come in passato. E c’è voluta la sua versione migliore di abile tiratore sotto pressione per portare a casa una vittoria che sembrava clamorosamente sfuggita di mano. Brooklyn infatti, dopo aver toccato anche le 19 lunghezze di vantaggio, era sotto di uno nel punteggio a meno di 24 secondi dal termine. Per fortuna dei Nets però ci ha pensato il nuovo arrivato a scagliare dal palleggio la tripla che ha definitivamente riportato avanti i padroni di casa, facendo impazzire il pubblico arrivato per una volta al Barclays Center con largo anticipo. La promessa in occasione del primo derby cittadino infatti era quella di regalare ai primi 10.000 tifosi arrivati all’arena una maglietta proprio di Irving - una moltitudine sugli spalti che ha più volte intonato il coro “Voi siete gelosi” rivolta verso i fan dei Knicks. Già, perché la vittoria dei Nets è arrivata prima di tutto in estate, quando sono riusciti in un colpo solo a mettere sotto contro Durant e Irving soffiandoli alla concorrenza cittadina. “È come aver sbattuto in faccia a ogni tifoso dei Knicks il fatto che Kyrie Irving fa parte della nostra squadra. Pesa un bel po’ questo canestro, in più ci ha regalato anche la vittoria. Saranno molto arrabbiati quando ci sfideremo la prossima volta”, sottolinea Jarrett Allen, che come tutto il pubblico di Brooklyn si gode il proprio beniamino e la prima vittoria di una nuova era per i Nets.

I cori dei tifosi Nets e l’abbraccio finale di Irving al papà

Una serata piena di canti, cartelli e goliardia in casa Nets. I cori più gettonati sono stati “Noi abbiamo KD e Kyrie, voi avete Dolan”, oltre a “Dov’è Zion?” - riferito al fatto che i Knicks hanno perso inutilmente un sacco di partite nell'ultima regular season, senza riuscire a portare a casa la prima scelta assoluta. La gara, anche a seguito della continua (e insolita, visto il contesto del Barclays Center) pressione dagli spalti, è diventata nervosa, costellata di ben 57 falli complessivi tra le due squadre - con il doppio fallo tecnico fischiato a Taurean Prince e Bobby Portis a fare da momento culmine, quello che ha costretto la sicurezza a entrare sul parquet e dividere i giocatori. Una tensione spazzata via dal canestro finale di Irving, il 19° della sua carriera realizzato per pareggiare o andare in vantaggio negli ultimi 30 secondi di quarto periodo e overtime. Una sentenza. “Sono molto felice, grato. La mia prima vittoria in casa con Brooklyn e molte altre arriveranno”, sottolinea Irving, visibilmente emozionato a fine gara. “Vi amo ragazzi, questa è casa nostra”: un urlo che risuona nelle casse dell’arena prima e nelle orecchie degli spettatori poi, mentre il papà di Kyrie sorride soddisfatto a bordocampo stringendo la maglia numero 11 di suo figlio. Il vessillo legato al primo storico successo da giocatore dei Nets è toccata a lui, e non poteva essere altrimenti.