Negli ultimi 50 anni nessuno aveva mai segnato 373 punti nelle prime dieci gare della stagione. Un primato che ora detiene James Harden, superando i 369 di Michael Jordan nel 1988-89 e nel 1986-87 dando l'assalto al suo record di media punti in singola stagione: 37.1 punti a partita
Trecentosettantatre punti. Scritti per esteso fa ancora più impressione il bottino raccolto da James Harden nelle prime dieci partite di questa stagione. Un totale che in NBA nessuno era riuscito a realizzare negli ultimi 50 anni, cioè nell’era post-Wilt Chamberlain: con i 39 punti rifilati ai New Orleans Pelicans, Harden è salito ora a 37.3 punti di media, superando i 36.9 di Michael Jordan nel 1986-87 e nel 1988-89. E dire che era anche partito piano (per i suoi standard), mettendone 19 alla prima contro Milwaukee e 29 alla seconda gara stagionale contro i Pelicans, complice un brutto 3/26 dalla lunga distanza (10/42 in generale). Harden è poi esploso nella quarta gara stagionale contro Washington mettendone 59 e ha poi continuato a tenere percentuali superiori al 40% in tutte le gare tranne una, ritrovando anche un po’ di precisione dall’arco (25/62 nelle ultime quattro, pari al 40%). Non a caso sono coincise con quattro vittorie dei Rockets (tutte con avversarie facili), che ora hanno rimesso a posto il record dopo un brutto weekend a inizio novembre con due sconfitte in fila tra Brooklyn e Miami: ora i texani con un record di 7-3 sono solamente a mezza partita di distanza dal primo posto a Ovest occupato da Lakers e Nuggets in coabitazione.
Le percentuali da migliorare e le impensabili medie in lunetta
Più del suo grande inizio, ad Harden però non vanno proprio giù le tre sconfitte accumulate in questo inizio: “Siamo ancora arrabbiati per quelle gare perse. Difensivamente stiamo migliorando, nelle ultime partite siamo saliti di livello. Ma individualmente non mi importa molto: ho fatto molte cose buone, ma la cosa più importante è sempre vincere”. La più alta media punti in epoca post-Chamberlain appartiene a Michael Jordan, che con 37.1 punti di media nel 1986-87 ha fissato l’asticella davvero in alto. Harden però continuando così e sistemando un po’ le percentuali da tre punti (nonostante le ultime quattro gare è comunque sotto il 30% da tre punti) ha sicuramente una chance di batterlo, anche perché sta andando in lunetta come mai in carriera. I suoi 15.1 liberi tentati a partita sono avvicinati in epoca moderna solo Shaquille O’Neal ha toccato quota 13, mentre sopra le 15 di Harden c’è solo l’immortale Chamberlain del 1961-62 (la stagione dei 50 punti di media e dei 100 punti in una partita) con 17 a partita. Insomma: nonostante l’arrivo di Russell Westbrook in squadra, Harden non ha di certo intenzione di fermarsi.