NBA, risultati della notte: Doncic-show batte Belinelli, Gallinari ko da ex coi Clippers
Prestazione magica di Luka Doncic, che realizza il suo massimo in carriera da 42 punti e aggiunge 11 rimbalzi e 12 assist per la sesta tripla doppia stagionale battendo San Antonio (5 punti per Belinelli). Gallinari ne segna 14 ma fallisce il tiro della vittoria contro i “suoi” Clippers, perdendo nei secondi finali. Houston vince l’ottava consecutiva con la coppia Harden-Westbrook, Minnesota supera Utah a domicilio. Tutti i risultati e gli highlights della notte
DALLAS MAVERICKS-SAN ANTONIO SPURS 117-110 | Era solo di tempo prima che Luka Doncic superasse quota 40 ritoccando il suo nuovo massimo in carriera, ma il modo in cui ogni volta ci riesce è sorprendente. Questa volta ha chiuso la sua prestazione mostruosa con la tripla del +5 a 26.5 secondi dalla fine, spegnendo del tutto il tentativo di rimonta dei San Antonio Spurs partito da -18 dopo una gara tutta di rincorsa
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Per Doncic bisogna aggiornare di nuovo il libro dei record: sesta tripla doppia stagionale (nessuno come lui in NBA) con 42 punti, 11 rimbalzi e 12 assist, l’unico di sempre a realizzarne una da 40 punti prima dei 21 anni insieme a tale LeBron James. Dietro di lui anche i 22 punti di Dorian Finney-Smith (anche per lui massimo in carriera) e la doppia doppia da 18+10 di Kristaps Porzingis per l’ottava vittoria stagionale dei Mavs
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Sono 19 i minuti in campo di Marco Belinelli, chiusi con i soliti problemi al tiro (2/8 dal campo, 1/2 da tre per 5 punti complessivi), 3 rimbalzi e 3 assist con +9 di plus-minus, il migliore dei suoi. Per gli Spurs si tratta della sesta sconfitta consecutiva, una striscia che a San Antonio non vedevano dal lontano 2011: a nulla sono serviti i 36 punti di DeMar DeRozan, che ha guidato la rimonta dei neroargento fino ad avere per due volte il tiro del pareggio con Mills e Forbes nei minuti finali dell’ultimo quarto. E l’ottavo posto è già a tre partite di distanza
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L.A. CLIPPERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 90-88 | Non una bella partita, ma sicuramente una partita intensa: Clippers e Thunder si danno battaglia fino all'ultimo secondo, con la squadra di casa che ancora una volta deve affidarsi alla sua solidissima difesa. Dall’altra parte, in assenza di Kawhi Leonard ancora fermo per un ginocchio dolorante, è Paul George a mettere a posto le cose firmando il canestro del sorpasso a 25 secondi dal termine, chiudendo poi con 18 punti
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I Thunder per la verità hanno avuto anche più occasioni per vincerla: Chris Paul ha fallito la tripla del controsorpasso e Danilo Gallinari, dopo aver recuperato il rimbalzo, ha subito un contatto inizialmente ravvisato come fallo dalla terna arbitrale, dando all’azzurro due tiri liberi per passare in vantaggio. Dopo il challenge di Doc Rivers, però, i fischietti sono tornati sui loro passi e hanno solo ridato la rimessa a OKC, dalla quale Gallinari è riuscito a costruirsi un ottimo tiro ma senza riuscire a mandarlo a segno, chiudendo la sua brutta serata al tiro con 3/13 dal campo e 14 punti
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I tre ex Clippers di OKC hanno chiuso tutti in doppia cifra (oltre a Gallinari, Shai Gilgeous-Alexander ha realizzato 11 punti e Chris Paul 22, miglior marcatore dei suoi), ma la squadra di Billy Donovan non è riuscita ad arginare uno straripante Montrezl Harrell, autore di 28 punti e 12 rimbalzi in uscita dalla panchina insieme al socio Lou Williams (solo 11 punti ma 9 assist nella sua gara)
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HOUSTON ROCKETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 132-108 | Portland regge un quarto ma poi nel secondo subisce il parziale che la affossa (35-20) per mani soprattutto di un James Harden scatenato, che segna 15 dei suoi 36 punti proprio nella seconda frazione. “Per lui si tratta di una gara sotto media”, commenta ironico l’allenatore dei Blazers Terry Stotts, notando la media di 39.2 con cui sta viaggiando “Il Barba” in stagione. Per il n°13 di Mike D’Antoni ottima serata al tiro (11/19 dal campo, 5/10 da tre punti) e anche 6 rimbalzi e 5 assist: dopo essere partiti 3-3 i Rockets hanno infilato una striscia (ancora aperta) di otto vittorie che li proietta al secondo posto a Ovest dietro solo ai Lakers
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Ottimo protagonista nella vittoria contro Portland anche un Russell Westbrook capace di far registrare la sua tripla doppia n°141 in carriera (la terza stagionale): per il n°0 dei Rockets ci sono 28 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, anche se con percentuali non necessariamente pulitissime (9/26 al tiro, 3/11 dalla lunga distanza). Assieme alla coppia magica di Houston, serata da ricordare anche per Clint Capela che chiude con 22 punti, 20 rimbalzi (di cui 5 offensivi, dei 17 di Houston) e un ottimo 10/17 al tiro
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Brutta serata al tiro per Damian Lillard, tenuto a 4/15 al tiro per soli 13 punti nella sfida diretta con il rivale Russell Westbrook. La stella di Portland ha comunque distribuito 11 assist, mandando altri sei compagni in doppia cifra guidati dai 25 di CJ McCollum pur con un quintetto tutto ampiamente negativo in termini di plus-minus, visto anche il -23 con cui hanno cominciato l’ultima frazione di gioco
UTAH JAZZ-MINNESOTA TIMBERWOLVES 102-112 | L’imbattibilità casalinga degli Utah jazz cade davanti ai colpi di uno splendido Karl-Anthony Towns, capace di segnare 29 punti con 7 triple a segno e di apparecchiare la tavola per il parziale di 18-2 che decide la sfida nell’ultimo quarto. Insieme a lui anche la doppia doppia da 21 e 11 assist di Jeff Teague, i 15 di Robert Covington e i 14 del sorprendente Kelan Martin per sopperire all’assenza di Andrew Wiggins, fuori per influenza dopo aver saltato le ultime due per un lutto familiare
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In questo inizio di stagione gli Utah Jazz non hanno entusiasmato, ma avevano costruito le proprie fortune rendendo la propria arena un fortino inespugnabile, vincendo le prime sei gare casalinghe in fila. Neanche il ritorno di Dante Exum (assente da marzo) e l’esperimento di schierare Jeff Green da centro ha cambiato il polso di una squadra offensivamente moscia (36.5% dal campo) nonostante i sei giocatori in doppia cifra, guidati dai 18 di Bojan Bogdanovic e la doppia doppia da 16+14 di Rudy Gobert. Sulla brutta serata al tiro di Utah incidono Mitchell e Conley, che hanno combinato per 11/38 dal campo
PHOENIX SUNS-BOSTON CELTICS 85-99 | Dopo il passo falso di Sacramento i Celtics tornano a vincere, affidandosi alla propria difesa piuttosto che all’attacco. I biancoverdi infatti tirano solo col 41% dal campo e con il 29% da tre, ma hanno 26 punti da uno splendido Jayson Tatum, 19 da Kemba Walker e 17 da Marcus Smart, uscito anzitempo nell'ultimo quarto per un infortunio alla caviglia che però non appare grave. A fare la differenza è un parziale di 20-4 per chiudere il primo tempo, mantenendo sempre almeno 9 lunghezze di vantaggio per tutta la ripresa
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Senza Ricky Rubio fermato da problemi alla schiena, l’attacco di Phoenix si è fermato senza mostrare il solito movimento di palla: Devin Booker ha comunque chiuso con 20 punti e Kelly Oubre ne ha aggiunti 15, ma con il 40% dal campo e il 28% da tre di squadra — entrambi i peggiori dati stagionali
CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 101-115 | Tutto facile per Giannis Antetokounmpo e i Milwaukee Bucks, a cui basta accelerare nell’ultimo quarto per portare a casa la quarta vittoria consecutiva. Merito dei 33 punti con 10 rimbalzi dell’MVP in carica, che pur commettendo cinque falli è riuscito a chiudere la partita in campo per la sua 13^ doppia doppia consecutiva. Insieme a lui c’è la doppia doppia da 19+10 con 5 stoppate di Brook Lopez e i 18 di George Hill, oltre ai 15 di Donte DiVincenzo partito in quintetto al posto di Khris Middleton
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L’unica notizia positiva in casa Bulls è il massimo stagionale fatto registrare dalle riserve con 63 punti, di cui un terzo portano la firma di Daniel Gafford, che dopo aver segnato il suo primo canestro in NBA (nelle prime quattro apparizioni aveva sempre chiuso a quota 0) non si è più fermato chiudendo con 10/12 dal campo. Malissimo la coppia LaVine-Markkanen con 6/28 combinato al tiro per 20 punti complessivi
TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 132-96 | Toronto torna a vincere – e largamente – sfruttando la brutta giornata degli Hornets al capitolo palle perse (20, da cui i Raptors ricavano 39 punti) ma soprattutto trovando in OG Anunoby (16 dei suoi 24 punti arrivano nel terzo quarto) e in Terence Davies (tutti nel quarto periodo i suoi 16, massimo in carriera) i due eroi di giornata. Sono sette i giocatori in doppia cifra per coach Nick Nurse, 4 tra i titolari (20 e 8 rimbalzi per Pascal Siakam) e 3 dalla panchina
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Questa volta a Charlotte non riesce il colpo di vincere all’ultimo tiro come accaduto nelle due partite precedenti, crollando nel terzo quarto e perdendo con uno scarto di 36 lunghezze. Per la squadra di coach Borrego i 132 punti concessi sono il peggior dato stagionale, ma anche i 20 palloni persi non vanno tanto lontano alla peggior prestazione dell’anno: i 14 punti di Marvin Williams e i 13 a testa di Bismack Biyombo e Miles Bridges servono a malapena per le statistiche
NEW YORK KNICKS-CLEVELAND CAVALIERS 123-105 | Dopo l’imbarazzante sconfitta interna di una settimana fa, i New York Knicks questa volta non si fanno sorprendere da Cleveland e stravincono grazie ai 30 punti di Julius Randle e i 23 di Marcus Morris, vendicando i 21 punti presi sette giorni fa dai Cavs. Decisivo il parziale di 24-8 dei padroni di casa nel secondo quarto, dando ai Knicks un vantaggio che non hanno più mollato
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In casa Cavs è da segnalare la prima assenza stagionale di Kevin Love fermato da un problema al collo, togliendo all’attacco il punto di riferimento in grado di mettere punti a tabellone a metà campo. Senza neanche Larry Nance Jr per un infortunio al pollice sinistro i Cavs si sono ritrovati spuntati sotto canestro, subendo la prepotenza fisica degli avversari (54-34 il conto dei punti in area) e trovando solo i 18 punti del rookie Kevin Porter al suo massimo in carriera
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BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 86-115 | Pesante sconfitta interna per i Brooklyn Nets, che senza Kyrie Irving ancora fermo per problemi alla spalla vengono battuti facilmente dagli Indiana Pacers dei fratelli Holiday. Il playmaker Aaron vive la miglior serata della sua giovane carriera con 24 punti e 13 assist mentre Justin ne aggiunge 20, arrotondati dai 19 di TJ Warren e dalla doppia doppia da 16+18 di Domantas Sabonis
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In casa Nets l’unico sussulto è arrivato da Spencer Dinwiddie, autore di 28 punti per provare a tenere in piedi i suoi specialmente in un terzo quarto ispirato da un parziale di 7-0 per tornare a -13, ma un challenge di coach McMillan segnalato da Justin Holiday ha invertito l’inerzia della frazione e ha permesso ai Pacers si veleggiare verso la facile vittoria. Gli 86 punti segnati da Brooklyn sono il peggior dato stagionale: “Le squadre sotto media sono discontinue, ed è quello che siamo noi in questo momento” ha sentenziato coach Atkinson