NBA, risultati della notte: i Lakers passeggiano con Phoenix, Toronto fa 15 in fila
Tutto facile per i Lakers, che battono Phoenix in casa grazie ai 25 punti di Anthony Davis e i 23 di Rajon Rondo. Toronto sale a 15 vittorie consecutive rovinando il debutto di D’Angelo Russell con Minnesota. Milwaukee supera Sacramento anche senza Antetokounmpo (assente per la nascita del primogenito), Utah vince anche a Dallas. Denver rimonta 21 punti a San Antonio con Marco Belinelli senza punti in 18 minuti di gioco: tutti i risultati e gli highlights della notte
LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 125-100 | Dopo aver perso tre delle ultime quattro allo Staples Center, i Los Angeles Lakers non hanno problemi a superare i Suns senza perdere neanche un quarto. Merito dei “soliti” 25 punti con 10 rimbalzi di Anthony Davis e dei 17 con 8 rimbalzi e 9 assist di LeBron James, ma soprattutto del massimo stagionale da 23 punti di Rajon Rondo, di cui 15 nel solo secondo quarto (quinta volta in carriera che gli succede)
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Sesta sconfitta nelle ultime sette per Phoenix, che era priva di quasi tutto il reparto lunghi (Ayton, Baynes, Saric e Kaminsky tutti out). Se a queste assenze si aggiunge la serata storta di Devin Booker con soli 10 punti con 2/11 al tiro, ecco spiegata la brutta prestazione degli ospiti, a cui non sono serviti i 18 di Mikal Bridges e i 15 di Cheick Diallo. Dopo un inizio di partita con 18 avvicendamenti nella guida del punteggio, dal secondo quarto in poi un parziale da 18-4 dei Lakers ha indirizzato la partita nelle mani dei gialloviola
TORONTO RAPTORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 137-126 | Non accenna a fermarsi la corsa dei Raptors, che anche privi di giocatori del calibro di Gasol, Ibaka e Powell non hanno problemi a superare Minnesota, salendo a 15 vittorie consecutive. I campioni in carica hanno scavato un solco decisivo nel terzo quarto vinto 32-19, conquistando poi il 16° successo consecutivo in casa contro i Timberwolves (l’ultima sconfitta risale al 21 gennaio 2004)
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Sono ben quattro i giocatori sopra quota 20 per i padroni di casa. A guidare tutti ci sono i 34 di Pascal Siakam (14 nel solo ultimo quarto) insieme ai 27 di Kyle Lowry e i 21 di Rondae Hollis-Jefferson, anche se a fare notizia è il massimo in carriera da 25 punti di OG Anunoby (10/13 al tiro, 3/4 da tre punti con anche 12 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi). Quando il britannico segna più di 20 punti, i Raptors non hanno mai perso in questa stagione (4 successi su 4)
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Il debutto di D’Angelo Russell con la maglia dei T’Wolves è così bagnato da una sconfitta, nonostante i suoi 22 punti con 4/5 dalla lunga distanza. Meglio di lui solo l’amico Karl-Anthony Towns (23 con 10 rimbalzi) e i 15 a testa dei neo-arrivati Juancho Hernangomez e Malik Beasley, oltre a quelli dalla panchina di Jarrett Culver
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MILWAUKEE BUCKS-SACRAMENTO KINGS 123-111 | No Giannis, no problem: i Milwaukee Bucks continuano a macinare vittorie anche senza il loro MVP, che ha saltato la sfida interna ai Kings per assistere la fidanzata durante la nascita del suo primogenito, Liam Charles. A fargli un bel regalo sono stati allora i compagni guidati dai 28 a testa di Khris Middleton ed Eric Bledsoe, mettendo la freccia in apertura di ultimo quarto con un parziale di 13-0 che ha permesso loro di sorpassare Sacramento e di andare a vincere la quinta partita in fila (14^ nelle ultime 15)
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Si interrompe così il buon momento dei Kings, che avevano vinto quattro delle ultime cinque partite disputate. I 23 punti di Harrison Barnes e i 17 di De’Aaron Fox non sono bastati per tenere testa ai Bucks, riportandosi al massimo fino al -6 prima che un recupero con schiacciata in contropiede di Middleton chiudesse i conti. In questa stagione Milwaukee non ha mai perso senza Antetokounmpo: cinque partite, cinque vittorie
DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 119-123 | Seconda partita in Texas e seconda vittoria per i Jazz, questa volta in maniera meno drammatica rispetto a quella all’ultimo secondo contro Houston. I 25 punti di Jordan Clarkson e i 23 a testa di Donovan Mitchell e Bojan Bogdanovic hanno permesso infatti alla squadra di coach Snyder di portare a casa il terzo successo in fila, pur vedendo erodersi un vantaggio di 21 lunghezze all’intervallo fino a sole 3 nel corso del terzo quarto. Alla fine però due canestri fondamentali di Mitchell e Bogdanovic hanno chiuso i conti
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Per i Mavs si tratta della quarta sconfitta nelle sette partite disputate senza Luka Doncic, che potrebbe rientrare per la prossima gara — l’ultima prima dell’All-Star Game. Il massimo stagionale da 33 punti di Tim Hardaway Jr. e i 28 di Kristaps Porzingis non hanno evitato la 14^ sconfitta casalinga su 28 partite disputate, faticando soprattutto nel contenere l’attacco avversario (59% al tiro, massimo stagionale)
DENVER NUGGETS-SAN ANTONIO SPURS 127-120 | A volte basta poco per cambiare una partita NBA. Jamal Murray aveva appena disputato un pessimo primo tempo da 3 punti con 1/5 al tiro facendo ancora i conti con una caviglia in disordine, ma è bastata una chiamata al padre durante l’intervallo per cambiare completamente la partita sua e dei Nuggets. Sotto di 21 punti a metà partita, i padroni di casa sono esplosi nella ripresa segnando 74 punti (massimo stagionale) trascinati proprio da Murray, che ha segnato 14 dei suoi 26 punti nell’ultimo quarto per dare a Denver la sesta vittoria nelle ultime sette gare. Insieme al canadese sono stati fondamentali anche i 22 dalla panchina di Paul Millsap nel giorno del suoi 35° compleanno e i 19 con 13 assist di Nikola Jokic
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Sconfitta bruciante per gli Spurs, che continuano a faticare lontano da casa (8-19 il record in trasferta) nonostante l’ottimo primo tempo propiziato dai 33 punti di LaMarcus Aldridge. Per Marco Belinelli una serata difficile con 0 punti a referto (0/3 da tre) e soli 2 assist in 18 minuti sul parquet, unito neroargento a non essere andato a referto in una serata in cui era assente DeMar DeRozan per problemi alla schiena
ORLANDO MAGIC-ATLANTA HAWKS 135-126 | Gli Orlando Magic non sono abituati a vincere le partite nella metà campo offensiva, ma per una volta si sono concessi un’eccezione. Grazie a un secondo tempo da 79 punti (di cui 42 nel solo ultimo quarto, massimo stagionale) i Magic hanno interrotto una striscia di cinque sconfitte consecutive in casa, realizzando il loro season high per triple segnate con 18. Sono quattro i giocatori sopra quota 20 guidati dai 26 di Aaron Gordon, i 24 di Nikola Vucevic, i 22 di Evan Fournier e i 21 di Terrence Ross
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Dopo il doppio supplementare contro New York, agli Hawks sono mancate le energie nell’ultimo quarto, cedendo di schianto nonostante i 29 punti con 9 assist di Trae Young e i 22 di John Collins. Decisivi i due parziali di 11-0 nel quarto periodo che hanno permesso ai Magic di prendere definitivamente il controllo della partita
INDIANA PACERS-BROOKLYN NETS 105-106 | A vedere le cifre finali di Spencer Dinwiddie – 4/15 al tiro e 0/7 da tre – si potrebbe legittimamente parlare di una brutta serata. Ma prima che l’ultima parola fosse scritta il playmaker di Brooklyn ha cambiato la sua prestazione, mandando a segno il canestro del sorpasso a 5.2 secondi dalla fine e chiudendo come migliore marcatore dei suoi con 21 punti grazie a un ottimo 13/15 ai liberi, oltre a distribuire 11 assist per i compagni. Brooklyn ha vinto così solo la nona partita in trasferta della sua stagione, ringraziando una rotazione che ha mandato otto giocatori su nove in doppia cifra
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Ai Pacers non è servita la tripla doppia da 23 punti, 10 rimbalzi e 11 assist di Domantas Sabonis, autore anche del contro-canestro del primo sorpasso a 10 secondi dalla fine dopo che i Nets erano andati avanti con una tripla di Joe Harris. La risposta di Dinwiddie e l’errore da tre di Malcolm Brogdon hanno però condannato Indiana alla sesta sconfitta in fila – la peggior striscia da febbraio 2017
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DETROIT PISTONS-CHARLOTTE HORNETS 76-87 | Si interrompe a cinque la striscia di sconfitte degli Hornets, che hanno la loro vittima prediletta nei Detroit Pistons. Contro di loro infatti la squadra di coach Borrego vince da 10 successi consecutivi, raccogliendo 4 delle 17 vittorie stagionali solo contro Derrick Rose e soci. Non che quella di Charlotte sia stata una vittoria dominante, visto lo scarso 37.5% al tiro di squadra: i 17 punti di Malik Monk e i 14 con 11 assist di Devonte’ Graham sono però bastati per vincere l’ennesima partita contro Detroit
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Per Detroit si tratta della terza sconfitta in fila nonché della nona nelle ultime undici partite disputate, trovando solo le doppie doppie di Thon Maker (12+12) e Bruce Brown (10+12). “È stata una brutta partita per entrambe le squadre. Abbiamo giocato duro, ma non in maniera intelligente” è stata l’analisi di coach Dwane Casey in una serata da 21 palle perse per i suoi, oltre a un pessimo 35% dal campo
GOLDEN STATE WARRIORS-MIAMI HEAT 101-113 | Nessun problema per Miami, che ritrova un Jimmy Butler da 21 punti e 10 rimbalzi per avere ragione di Golden State e interrompere una striscia di tre sconfitte in fila. Bene anche il neo-arrivato Jae Crowder con 21 e 8 rimbalzi, oltre alla doppia doppia da 13+11 di Bam Adebayo e i 12 con 11 assist (massimo in carriera) di Kelly Olynyk
Serata speciale per Andre Iguodala, che al suo primo ritorno da avversario contro gli Warriors ha chiuso con 2 punti e 5 rimbalzi in 17 minuti. Prima della palla a due il veterano è stato introdotto da Klay Thompson al centro del campo, con l’MVP delle Finals 2015 che ha ringraziato il suo ex pubblico dicendo “Questa è sempre casa mia, è come se non me ne fossi mai andato. Vi auguro il meglio per 80 partite nella prossima stagione”, togliendo ovviamente le due contro i suoi Heat
Niente da fare per gli Warriors, con Damion Lee miglior marcatore di squadra con 26 punti e 5 triple a segno e rientrando sotto la doppia cifra di svantaggio solo nell’ultimo quarto (da -24 a -4), ma senza mai andare neanche vicini a mettere la testa avanti. Oltre a Lee ci sono i 18 punti di Andrew Wiggins e i 17 di Marquese Chriss, mentre Draymond Green ha sfiorato la doppia doppia con 9 rimbalzi e 9 assist