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NBA, Joe Ingles scatenato su Twitter: ma la lite social ha un lieto fine

NBA

L'ala dei Jazz si era lamentato per i modi un po' troppo invasivi da parte di un tifoso nel richiedere un selfie. Sui social il suo sfogo non era piaciuto molto, ma è arrivato lo stesso diretto interessato a chiarire tutto: "Scusa Joe, colpa mia: mi sono fatto prendere la mano"

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Joe Ingles è conosciuto – non solo all’interno dello spogliatoio degli Utah Jazz – per essere una persona e un compagno tra i più simpatici e divertenti, sempre disponibile. Una caratteristica che hanno sempre apprezzato da sempre anche i suoi tifosi, ma anche per l’ala australiana di coach Snyder un limite esiste – e così (con un post su Twitter) ha provato a tracciare una linea di confine: “Un tizio oggi mi ha piazzato il suo telefono in faccia dicendomi ‘Selfie, selfie’… Ho provato a dire: ‘Puoi almeno chiedere per piacere?’. Ha replicato: ‘Vuoi anche che ti chiami Signore?’. Seriamente: io non ho problemi a posare per una foto, ma mi sembrerebbe carino chiedere almeno ‘per cortesia’. Soprattutto quando sono con la mia famiglia”. Uno sfogo, misurato ma incisivo, che però come spesso accade in rete ha diviso, generando tanto reazioni a supporto del giocatore dei Jazz (alcune arrivate anche dai suoi compagni, come ad esempio Rudy Gobert: “Grazie per aver condiviso questa storia”) quanto invece reazioni stizzite da parte di altri tifosi: “Con la fama arriva questo genere di scocciature, smettila di frignare”, uno dei tweet più duri. “Guadagni 12 milioni di dollari all’anno per fare sport: ci sono milioni di persone che farebbero di tutto per essere al tuo posto. Accetta di fare qualsiasi cavolo di foto e ringrazia di essere stato così fortunato”. Un commento a cui lo stesso Ingles si è preso la briga di replicare, sempre online: “Non importa che io guadagni 12 milioni di dollari o solo 12 dollari: quel che conta sono i modi”. Una polemica che avrebbe potuto trascinarsi anche in maniera abbastanza pericoloso (e stucchevole) se a farsi vivo proprio sui social è arrivato il tifoso chiamato inizialmente in causa dal giocatore dei Jazz. “Sono io il colpevole – ha scritto su Twitter – e mi voglio scusare con te, Joe. Mi sono fatto prendere dal momento pensando a quanto i miei figli sarebbero stati contenti di vedere una mia foto con te. Sei il giocatore preferito dei miei figli più piccoli. Colpa mia, e grazie per avermi ricordato che l’educazione viene prima di tutto”. Un bel messaggio a cui – stavolta certamente più volentieri – lo stesso Ingles ha replicato: “Va bene così, amico. E dì ai tuoi figli che li saluto”. Come dire: tutto è bene quel che finisce bene.