Non c'è il tanto atteso derby di Los Angeles a decidere chi sarà la regina della Western Conference, perché i Denver Nuggets (con pieno merito) si sono presi il posto dei Clippers. E ora - dopo due serie vinte solo alla settima gara - Jokic&Murray cercano l'impresa senza nulla da perdere andando a sfidare LeBron James e Anthony Davis. Gara-1 alle 3 in diretta su Sky
Tra i giocatori ancora rimasti in corsa nei playoff NBA, Anthony Davis è il n°1 per media punti (27.6 a sera), Jamal Murray il n°2 (27.1). In una serie come quella tra Los Angeles Lakers e Denver Nuggets — che inizia stanotte con gara-1 alle 3.00 in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA — i due top scorer però sono soltanto la seconda attrazione di ciascuna squadra, in uno scontro che in copertina mette il duello tra LeBron James e Nikola Jokic. Basterebbe questo per non volersi perdere la serie che assegnerà il titolo della Western Conference tra la testa di serie n°1, i Lakers, e la n°3, i Nuggets. Nuggets che arrivano al rendez-vous con i gialloviola dopo aver fatto la storia, unica squadra capace negli stessi playoff di vincere in rimonta da sotto 3-1 due serie (quella di primo turno contro Utah e poi quella contro i Clippers).
Fanno 14 partite già disputate, contro le 10 dei Lakers, e quindi la stanchezza potrebbe essere un primo fattore, ovviamente a discapito di Denver: Nikola Jokic e Jamal Murray hanno giocato assieme 457 minuti, il totale più alto per qualsiasi coppia di giocatori in questi playoff (ottimi in attacco, producono 117.6 punti per 100 possessi, ne concedono però quasi 116, il terzo dato peggiore tra ogni coppia di giocatori ai playoff oltre i 300 minuti).
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Veloce (Lakers) vs. lento (Nuggets): la chiave del ritmo
Un’altra chiave della serie sarà il ritmo delle partite: come confermato anche dal pace (settima L.A., penultima sulle 16 squadre ai playoff Denver), LeBron e compagni amano correre in transizione appena possibile: lo fa benissimo il n°23 (quasi 7 punti a sera per lui, n°1 in tutti i playoff) ma lo fanno spesso di squadra, tanto che si sviluppa in transizione quasi un quinto dei possessi offensivi della squadra di coach Vogel. Nessuno come i Lakers tira con una frequenza a loro paragonabile nei primi sei secondi dell’azione (il 19% degli attacchi totali), mentre i dati sono assolutamente speculari per i Nuggets, che concludono il 20% delle loro azioni offensive negli ultimi sei secondi del possesso. Denver, non a caso, è stato in campo in 7 delle 13 gare a ritmo più lento di questi playoff.
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Il gioco sotto e il fattore Jokic
I Lakers hanno un plus/minus di +13 sugli avversari per punti prodotti in area (sul dato influiscono molto i punti prodotti al ferro in transizione, non solo quelli dei lunghi sotto canestro); al contrario Denver sfoggia un -7.9, il quarto dato peggiore tra le squadre ai playoff. Per questo alla vigilia coach Vogel ha parlato di voler utilizzare i centimetri dei suoi lunghi — JaVale McGee e Dwight Howard — per approfittare al massimo di questo vantaggio, anche se in realtà sono James e Davis i due giocatori che vanno più in post per la squadra di Los Angeles. Dall’altra parte Nikola Jokic è terzo nei playoff — ma primo tra i giocatori ancora attivi — per possessi vicino a canestro (che però converte con poca efficienza, 0.94 punti per possesso), mentre molto più pericoloso è quando si apre in pop sul gioco a due con Murray o con le guardie di Denver: ai playoff ha tirato 112 volte in ricezione-arresto-e-tiro (primo per distacco) con una percentuale effettiva superiore al 60%. In generale è da lui che nasce tutto l’attacco di coach Malone, che lo coinvolge in continuazione (più di 108 tocchi a partita, primo assoluto) e che cerca di sfruttare le sue doti eccelse di passatore (quasi 81 passaggi a sera, nessuno più di lui).
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Il peso della difesa
I dati difensivi delle due squadre — Lakers primi tra quelle rimaste in lizza per defensive rating, Nuggets ultimi — mettono in evidenza un altro tema caldo della serie: L.A. è prima per stoppate e per palle sporcate (la specialità di Alex Caruso) e difende meglio di tutti sul tagliante (roller) dei giochi a due avversari (anche se spesso Jokic invece di attaccare il ferro si apre per il tiro da fuori); Denver dietro aveva iniziato malissimo (disastrosa nelle prime 4 gare della serie contro Utah) ma è in netto miglioramento nelle ultime 10. Un giocatore chiave è Gary Harris: quando esce lui dal quintetto dei Nuggets, il rating difensivo peggiora di oltre 12 punti per 100 possessi, mentre lui è tra i leader ai playoff sia per “deflection” che per recuperi. Una serie piena di temi e di spunti interessanti, che stanotte scriverà soltanto il primo capitolo: appuntamento alle 3.00 su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA con il commento live di Flavio Tranquillo e Marco Crespi.