
NBA, risultati della notte: i Big Three dei Nets perdono la prima, Embiid travolge Boston
I Cleveland Cavaliers rovinano il debutto di Irving, Durant e Harden, che segnano 96 punti in tre ma vengono battuti al secondo overtime da un incredibile Collin Sexton (42 punti di cui 20 in fila nei supplementari). Ne segna 42 anche Joel Embiid nella vittoria di Philadelphia su Boston, tripla doppia di Luka Doncic nel successo di Dallas a Indianapolis. Il rookie Cole Anthony batte Minnesota sulla sirena, Clint Capela trascina Atlanta: tutti i risultati e gli highlights della notte

CLEVELAND CAVALIERS-BROOKLYN NETS 147-135 2OT | Risultato a sorpresa nel debutto dei nuovi Big Three. I Brooklyn Nets rimontano 13 punti nel quarto periodo, forzano il supplementare e hanno anche il tiro per vincerla nel primo overtime con Durant, ma vengono travolti da un incredibile prestazione di Collin Sexton, che segna 20 punti in fila a cavallo dei due overtime e serve all’ex di serata Taurean Prince la tripla della vittoria
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Reduce da cinque partite di assenza per un infortunio alla caviglia, Sexton ha totalmente “rubato lo show” alle stelle dei Nets, segnando cinque triple negli overtime (tra cui quella a 1.2 secondi dalla fine per forzare il secondo), chiudendo con il suo massimo in carriera da 42 punti. Degli otto giocatori schierati da coach Bickerstaff ben sette finiscono in doppia cifra, tra cui i 25 punti di Cedi Osman e le buone prestazioni degli ex di serata, Taurean Prince (17) e Jarrett Allen (12+11) uscendo dalla panchina
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E il debutto dei Big Three? Anche in una serata in cui a tratti i Nets sono sembrati “a tratti persi, un po’ piatti e slegati” — per usare le parole di coach Steve Nash —, di certo le tre stelle non hanno fatto mancare il loro apporto, quantomeno offensivo. Il miglior realizzatore in casa Brooklyn è un Kevin Durant da 38 punti, 12 rimbalzi, 8 assist e 4 stoppate in 50 minuti con 12/25 dal campo e l’unico plus-minus di serata positivo (+2 in una sconfitta di 12)
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Gli occhi di tutti erano però puntati su Kyrie Irving, alla sua prima partita dopo aver saltato le ultime sette per motivi personali e isolamento. Per lui ci sono 37 punti in 48 minuti (nuovo career high), tirando 15/28 in quella che era curiosamente solo la sua seconda partita a Cleveland dopo aver lasciato l’Ohio ormai quattro anni fa. E il suo “erede” Sexton lo ha reso indimenticabile: “Bisogna amare la NBA: sorridevo anche io quando Collin ha segnato quei tiri” ha detto dopo la gara
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James Harden ha preso a cuore il suo ruolo di distributore di palla, prendendosi solamente 14 tiri in tutta la partita (segnandone 6) e chiudendo con una tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi e 12 assist, numeri che potenzialmente può realizzare a ogni partita considerando le bocche da fuoco che può rifornire. Hanno chiuso in doppia cifra anche DeAndre Jordan (13 punti) e Jeff Green (16), mentre dalla panchina sono arrivati solo i 6 punti di un impreciso Joe Harris (2/10 al tiro) e i 4 del rookie Reggie Perry
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PHILADELPHIA 76ERS-BOSTON CELTICS 117-109 | La nuova “capolista” della Eastern Conference è Philadelphia, che si prende una vittoria pesante ai danni dei Boston Celtics sempre privi di Jayson Tatum. A fare la differenza in una partita molto combattuta (13 parità, 13 avvicendamenti alla guida nel punteggio e mai nessuno in doppia cifra di vantaggio) è stato di nuovo un Joel Embiid in formato MVP
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Per il centro dei Sixers ci sono 42 punti in meno di 33 minuti, tirando 12/19 dal campo e 17/21 ai liberi con 10 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi, gestendo estremamente bene i raddoppi della difesa dei biancoverdi per trovare i compagni sul perimetro, tra cui un Tobias Harris da 22 punti. E questo nonostante un Ben Simmons da 11-8-8, ancora non perfettamente calato nella parte: “Non sono preoccupato delle sue statistiche, ma deve darci di più” ha detto coach Rivers
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Per Brad Stevens invece ci sono i 26 punti di Jaylen Brown e i 25 di Marcus Smart, insieme ai 19 di Kemba Walker alla sua seconda partita dopo aver saltato le prime 11 per infortunio. Contenere Embiid si è rivelato però troppo difficile, nonostante un Daniel Theis da 23 punti e 10 rimbalzi in uscita dalla panchina: “Sapevamo che Embiid avrebbe segnato, ma 42 sono troppi” l’analisi del coach dei Celtics

MINNESOTA TIMBERWOLVES-ORLANDO MAGIC 96-97 | Finale pazzo tra Timberwolves e Magic, con la squadra di casa che butta via una partita in cui era stata avanti anche di 20 lunghezze e, soprattutto, erano avanti di 10 a meno di sei minuti dalla fine. Con 4.6 secondi da giocare e due tiri liberi per andare a +4, Jarred Vanderbilt ha sbagliato entrambe le conclusioni, lasciando spazio ad un’ultima chance per gli ospiti — che Cole Anthony ha sfruttato a dovere
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Il rookie dei Magic ha raccolto il rimbalzo, si è fatto tutto il campo in contropiede e ha segnato la tripla fuori equilibrio sulla sirena, regalando ai suoi una vittoria che interrompe una striscia di sei sconfitte in fila. “Sapevo che non potevo arrivare al ferro, perciò mi sono preso la tripla e mi è uscita bene dalle mani” ha detto dopo una partita chiusa con 13 punti, il terzo migliore dietro ai 28 di Nikola Vucevic e i 24 del rientrante Evan Fournier. In casa T’Wolves D’Angelo Russell si ferma a 19
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INDIANA PACERS-DALLAS MAVERICKS 112-124 | Dopo tre sconfitte consecutive, i Mavericks tornano a vincere e a godersi un protagonista che non sia Luka Doncic. Kristaps Porzingis infatti firma il suo massimo stagionale con 27 punti e 12 rimbalzi, scuotendosi di dosso un po’ di ruggine accumulata dopo aver saltato buona parte dell’inizio di regular season. Decisivo un parziale di 11-4 a inizio ultimo quarto per piegare la resistenza dei Pacers, a cui non servono i 26 di Malcolm Brogdon e i 25+10 di Domantas Sabonis
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Certo, Doncic non ha brillato (solo 5/15 al tiro senza triple a segno), ma ha comunque portato a casa una tripla doppia da 13 punti, 12 rimbalzi e 12 assist, la sua trentesima in carriera — diventando ovviamente il più giovane di sempre a raggiungerle. A spingere l’attacco dei Mavs sono allora i 22 di Trey Burke e i 19 di Tim Hardaway Jr. nonostante l’8/27 di squadra dalla lunga distanza, sfruttando però le assenze di tre titolari tra i Pacers come LeVert, Warren e Turner
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TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 102-111 | Secondo successo in fila per Miami, che nonostante le assenze pesanti (Butler, Herro, Bradley e Leonard) vincono l’improvvisato derby della Florida disputato a Tampa Bay grazie a Kendrick Nunn e alla zona. La guardia firma 28 punti con 9/12 al tiro, 8 rimbalzi e 5 assist, guidando altri cinque compagni in doppia cifra tra cui i 17 di Dragic, i 15+8+8 di Olynyk e i 14 con 13 rimbalzi e 7 assist di Bam Adebayo
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I Raptors sono andati a schiantarsi contro la zona di Miami e i propri limiti offensivi, trovando i 24 punti di Fred VanVleet e poco altro in un secondo tempo da 30% al tiro di squadra (40% per tutta la partita). I 18 punti a testa di Pascal Siakam e OG Anunoby non sono bastati per proseguire la striscia di tre successi in fila: “Sembrava che fossimo rimasti impantanati a 85 punti per un periodo lunghissimo” ha detto uno sconsolato VanVleet

ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 123-115 OT | Sotto di 14 a metà partita e senza due titolari come Cam Reddish e DeAndre Hunter (oltre ovviamente a Gallinari e Bogdanovic), gli Hawks riescono a rimettere in piedi una partita complicata spuntandola al supplementare. Merito dei 38 punti di Trae Young (21 solo nel terzo quarto) e dei 31 di John Collins, ma soprattutto della doppia doppia da 27+26 di Clint Capela, che ci aggiunge anche 5 stoppate (solo Shaq, Mutombo, Ewing e Olajuwon come lui)
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Ai Pistons non è bastata l’ennesima grande prestazione di Jerami Grant, che ha ritoccato il suo massimo in carriera mettendone 32 tra cui tutti i 9 punti dei suoi nel supplementare. Né lui né gli altri quattro giocatori in doppia cifra per coach Casey sono però riusciti a impedire l’undicesima sconfitta stagionale su 14 partite disputate, fanalino di coda dell’intera NBA
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HOUSTON ROCKETS-PHOENIX SUNS 103-109 | Tornano a vincere i Suns, che si affidano al miglior Deandre Ayton della stagione (26 punti, 17 rimbalzi, 3 assist e 5 stoppate) per controllare ogni tentativo di rimonta dei Rockets e interrompere una striscia di due ko in fila. Torna a fare canestro anche Devin Booker (24 punti con 10/18 al tiro) e Chris Paul ne aggiunge 13 (superata quota 19.000 in carriera), pur rischiando di sprecare 20 punti di vantaggio concedendo il -2 a 90 secondi dalla fine
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I Rockets hanno perso tre delle quattro partite disputate dopo lo scambio di James Harden, e anche in questa partita hanno pagato la mancanza di talento nel finale di gara, complice anche l’assenza di John Wall. I tre giocatori in doppia cifra vanno tutti a quota 20: Christian Wood firma una doppia doppia da 20+11, mentre sia Eric Gordon che Victor Oladipo chiudono con 22. “Dobbiamo fare il massimo per vincere ogni partita, ma siamo alle prese con molte situazioni diverse” ha detto coach Silas dopo la partita

L.A. CLIPPERS-SACRAMENTO KINGS 115-96 | Quinto successo consecutivo per i Clippers, che chiudono la pratica nei due quarti centrali vinti 70-46 e bissano il successo di venerdì scorso in casa dei Kings. La notizia allora non sono tanto i 32 punti con 6 recuperi di Kawhi Leonard, quanto il massimo in carriera da 12 assist di Paul George, che ci aggiunge anche 19 punti nonostante le 6 palle perse. Ai Kings non servono i 25 punti del solito De'Aaron Fox davanti alle 16 triple degli avversari
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GOLDEN STATE WARRIORS-SAN ANTONIO SPURS 121-99 | Dopo il successo sui Lakers, gli Warriors si godono la vittoria più larga di tutta la loro stagione onorando al meglio non solo le splendide maglie in onore di Oakland, ma anche l’insediamento della loro tifosa Kamala Harris, neo vice-presidente degli Stati Uniti d’America. James Wiseman si regala il suo massimo stagionale da 20 punti, mentre Steph Curry chiude con 26, 11 rimbalzi e 7 assist
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“È stata la nostra miglior partita dell’anno, sia in difesa che in attacco” il commento di un soddisfatto coach Steve Kerr, dando un dispiacere al suo collega Gregg Popovich che era reduce dalla sua vittoria più larga dell’anno a Portland. Agli Spurs non bastano i 22 punti di Dejounte Murray per evitare la sconfitta: “Ci sono saltati addosso a inizio gara e per qualche motivo non ci siamo mai rialzati. Ma quando tiri 4/33 da tre, devi difendere in maniera perfetta — e noi non lo abbiamo fatto” ha detto coach Popovich

CHARLOTTE-WASHINGTON e PORTLAND-MEMPHIS: RINVIATE | Anche questa notte sono due le partite rinviate per via delle positività e del tracciamento dei contatti legati al COVID-19. Se quella tra Washington era attesa (ed è già stata rimandata anche quella tra Wizards e Milwaukee di venerdì), quella tra Portland e Memphis è stata cancellata a poche ore dalla palla a due per via dei tracciamenti all'interno dei Grizzlies