NBA, risultati della notte: LeBron in tripla doppia, Lakers, ok; Milwaukee vince a Denver

DENVER NUGGETS-MILWAUKEE BUCKS 112-125 | Un secondo tempo da 66-50 per i Bucks (che avevano incassato 42 punti nel primo quarto) e una prestazione complessiva al tiro che sfiora il 50-40-90 (sarebbe bastato n tiro libero realizzato in più viso il 19/22 finale, buono per l’86.4%) segnano l’importante successo di Milwaukee su Denver, che incassa la terza sconfitta in fila e la quarta nelle ultime cinque gare disputate. Sale invece a 5 il conto dei successi in fila per Antetokounmpo e compagni

I due All-Star di Milwaukee recitano da protagonisti: chiude con 30 punti Giannis Antetokounmpo (anche 9 rimbalzi, nessun assist ma un incoraggiante 6/8 ai liberi), lo tallona da vicino Khris Middleton, autore di 29 punti con 12 assist e 9/16 al tiro. Tutto il quintetto di coach Budenholzer va in doppia cifra con Bryn Forbes che finalmente si fa notare in maglia Bucks con 15 punti e 6/9 al tiro

Vuole competere per il premio di MVP Nikola Jokic, dimostra di valerlo contro il detentore del premio negli ultimi due anni: il centro serbo dei Nuggets ha 35 punti, 12 rimbalzi e 6 assist ma neanche così riesce a salvare i suoi dal ko. Manca l’apporto di Jamal Murray (solo 11 punti e un pessimo 4/17 dal campo), prova a supplire Will Barton con 24 punti e un ottimo 9/16 al tiro ma non sono abbastanza

CHARLOTTE HORNETS-HOUSTON ROCKETS 119-94 | Charlotte conquista il quinto successo nelle ultime sette gare e batte i Rockets in casa grazie a un super quarto periodo a protezione del ferro, in cui gli Hornets concedono soltanto 7 punti complessivi agli ospiti - costretti a fare a meno di John Wall, Eric Gordon e Christian Wood. A causa della rotazione ridotta, Houston arriva senza energie nell’ultima frazione e non va oltre i 21 punti con 7/18 al tiro di Victor Oladipo

Il tiro da tre punti, uno dei punti interrogativi su possibile impatto di LaMelo Ball in NBA, sta rivelando invece meno problemi del previsto: il rookie degli Hornets contro Houston gioca la miglior partita della sua breve carriera, chiusa con 24 punti a referto, conditi con 10 assist, 7 rimbalzi e ben 7 triple a bersaglio, record per un giocatore al primo anno di Charlotte. Numeri che a 20 anni ancora da compiere sono paragonabili soltanto a quelli di Doncic e LeBron: un motivo in più per sorridere e scommettere sul futuro di LaMelo

SAN ANTONIO SPURS-GOLDEN STATE WARRIORS 105-100 | I due protagonisti della gara — Dejounte Murray da una parte e Steph Curry dall’altra — si ritrovano a deciderla nei secondi finali. La tripla di Murray a 12.6 secondi dalla fine dà il +4 agli Spurs ma Curry risponde con una tripla e allora a decidere tutto ci pensa DeMar DeRozan freddissimo in lunetta, con 4 liberi consecutivi che coronano la rimonta di San Antonio, sotto anche di 14 punti nel primo tempo

Più ancora dei 27 punti (con 10/19 al tiro) e della doppia cifra a rimbalzo (10), a colpire nella prestazione di Dejounte Murray sono gli 8 recuperi, massimo stagionale in tutta la NBA. Suo come detto il canestro da tre decisivo, ma a contribuire alla vittoria dei texani ci sono anche le doppie doppie di DeMar DeRozan (21 con 10 assist) e Jakob Poeltl (14 con 11 rimbalzi). Terza vittoria in fila per gli Spurs

Il solito Steph Curry non basta (ancora una volta) agli Warriors. Il n°30 di Golden State firma una gara da 32 punti con 6/11 da tre aggiungendo anche 7 rimbalzi e 6 assist. Assist che vanno in doppia cifra (per la terza gara in fila) nel tabellino di Draymond Green, che non centra la tripla doppia solo perché segna solo 7 punti con 3/11 al tiro, mettendo però a referto 10 rimbalzi e 10 assist. Oubre ne ha 24 ma tutta la panchina di coach Kerr contribuisce solo con 18 punti (contro i 32 di quella degli Spurs)

DALLAS MAVERICKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 127-122 | I Mavericks festeggiano nel migliore dei modi la prima partita dopo 11 mesi giocata davanti al pubblico di casa (se pur contingentato e arrivato all’American Airlines Arena in poche migliaia), riacciuffando una partita in cui erano stati avanti di 25 lunghezze e che a meno di un minuto dal termine rischiavano di perdere. A chiudere i conti ci ha pensato il jumper di Josh Richardson a 27 secondi dalla sirena, seguito dall’errore dall’arco di Malik Beasley

Il migliore in casa Mavericks per una volta non è Luka Doncic — che chiude comunque con 26 punti, 8 rimbalzi e 5 assist — ma Kristaps Porzingis; dominante sotto canestro nei 31 minuti sul parquet conclusi con 27 punti a referto, 13 rimbalzi e ben sei stoppate che hanno sconsigliato eventuali penetrazioni al ferro ai T’Wolves. A colpire dall’arco invece ci ha pensato un convincete Tim Hardaway Jr. dal perimetro, autore di 24 punti con 9/15 dal campo

Si conclude con la quarta sconfitta in cinque gare il giro di trasferte di Minnesota, nonostante un Malik Beasley da 30 punti (massimo in stagione), 22 dei quali arrivati nel solo quarto periodo per tenere a galla i T’Wolves. La prima scelta assoluta Anthony Edwards ne aggiunge altri 22, mentre D’Angelo Russell resta in campo soltanto sei minuti (con 6 punti realizzati) a causa di un problema alla gamba sinistra

MEMPHIS GRIZZLIES-TORONTO RAPTORS 113-128 | Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per Toronto, che cambia passo dopo l’espulsione di Nick Nurse e travolge i Grizzlies privi di energie e risorse nell’ultimo quarto d’ora di gara. Il coach dei Raptors, allontanato per doppio fallo tecnico sul finire di terzo quarto, si gode dallo spogliatoio il parziale da 27-5 che segna la sfida in favore degli ospiti

Sono tre i protagonisti del successo Raptors, a partire da un Fred VanVleet da 32 punti e 9 assist (quarta in stagione da 30+ punti, dopo che per raccogliere le precedenti quattro ci aveva impiegato le precedenti 231 gara disputate). A lui si aggiungono i 32 punti di Pascal Siakam con 11/18 al tiro e i 29 di un Norman Powell letale dall’arco grazie al suo 6/9. Ci pensano loro a non far pesare l’assenza di Kyle Lowry, uscito per infortunio dopo 8 minuti sul parquet

Quarta sconfitta consecutiva per Memphis, che non riesce a sfruttare al meglio il quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 27 punti e 20 rimbalzi (massimo in stagione) di Jonas Valanciunas, dominante sotto canestro e abile a sfruttare i passaggi vincenti di un Ja Morant da 18 punti (con 17 tiri) e 9 assist. Sono 13 i punti di Desmond Bane, il rookie dei Grizzlies alla prima da titolare che si conferma il miglior tiratore NBA con il suo 3/7 dalla lunga distanza

PHOENIX SUNS-CLEVELAND CAVALIERS 119-113 | Continua l’ottimo momento dei Suns, che arrivano alla 6^ vittoria nella ultime 7 gare disputate, mentre sala a quota 4 il numero dei ko consecutivi della squadra dell’Ohio, nonostante i 40 punti combinati della sua coppia di guardie, Collin Sexton (23 con 10/15 al tiro) e Darius Garland (17), e la consueta doppia doppia di Andre Drummond. Phoenix però tira oltre il 52% dal campo e sfiora il 46% da tre punti (11/24), con Fred Kaminsky (espulso insieme a JaVale McGee) unico giocatore del quintetto non in doppia cifra

I Suns sono senza 5 giocatori di rotazione (fuori anche Chris Paul oltre a Jae Crowder, Dario Saric, Abdel Nader e Cameron Payne), per cui si affidano alla loro superstar Devin Booker, che firma il massimo stagionale a quota 36 di cui 17 messi a segno nel quarto quarto, con un ottimo 7/10 al tiro. È Mikal Bridges il secondo miglior marcatore di coach Monty Williams con 22 punti, ma sia Deandre Ayton (15 con 16 rimbalzi e 7/11 al tiro) che Etwaun Moore (7/10 per 17) contribuiscono pesantemente alla vittoria di Phoenix

CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 101-105 | Sesta vittoria stagionale (a fronte di 21 partite disputate) per gli Washington Wizards, che superano in volata i Bulls a domicilio riuscendo a fare a meno anche di Russell Westbrook. A chiudere i conti nel finale sono tre tiri liberi a bersaglio a 98 secondi dalla sirena realizzati da Bradley Beal, mentre Chicago può recriminare per un ultimo contestato possesso concluso da Zach LaVine al ferro - sbagliato a seguito di un contatto che i Bulls speravano potesse essere indicato come falloso

A trascinare Washington ci pensa il miglior realizzatore della stagione NBA: Beal chiude con 35 punti raccolti tirando 10/24 dal campo e 14/15 a cronometro fermo, il tutto condito con 5 rimbalzi e 7 assist. Sono 19 invece i punti con cui Rui Hachimura festeggia il suo 23° compleanno, a cui aggiunge anche 10 rimbalzi, suo nuovo massimo stagionale

Senza l’infortunato Lauri Markkanen — fuori per qualche settimana a causa di un problema alla spalla — i Bulls si affidano ancora una volta a Zach LaVine, autore di 35 punti con 12/26 al tiro e 6 assist. Dietro di lui il vuoto, con Thaddeus Young secondo miglior realizzatore di squadra a quota 14 punti in uscita dalla panchina