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NBA, Julius Randle in tripla doppia: New York batte a domicilio Oklahoma City

NBA SATURDAYS

L’All-Star dei Knicks è il protagonista della vittoria in trasferta contro i Thunder, alla seconda tripla doppia stagionale grazie ai suoi 26 punti, 12 rimbalzi e 12 assist. Passaggi vincenti che armano la mano di un RJ Barrett da 32 punti - nuovo massimo in carriera - e di Immanuel Quickley che chiude con 21 e 4 assist. OKC, senza Shai Gilgeous-Alexander, non va oltre i 16 realizzati da Al Horford; uno dei sette giocatori in doppia cifra per i Thunder

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OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW YORK KNICKS 97-119

Torna al successo New York dopo il brutto passo falso contro Milwaukee - mai in partita nella sfida con una corazzata della Eastern Conference. Per entrare in ritmo contro i Thunder invece ci vuole un quarto, ma nei successivi 36 minuti i Knicks dimostrano di avere uno spessore diverso, approfittando della pesante assenza dell’infortunato Shai Gilgeous-Alexander (e di Darius Bazley), cavalcando un Julius Randle formato All-Star: il n°30 di New York domina il match su entrambi i lati del campo, risultato decisivo in un finale in cui ritocca una tripla doppia da 26 punti, 12 rimbalzi e 12 assist - la seconda della sua stagione e il primo a metterne più di una a referto in maglia Knicks negli ultimi 32 anni (l’ultimo a riuscirci era stato Mark Jackson nel 1988-89). Capacità di costruzione del gioco - fondamentale in un match in cui i Knicks sono costretti a fare a meno di Elfrid Payton e Derrick Rose - che premia un ispirato RJ Barrett, che ritocca a rialzo il suo massimo in carriera: alla sirena finale sono 32 punti con 12/21 dal campo, tre triple, cinque rimbalzi e quattro assist. Ottimo l’impatto di Immanuel Quickley con i suoi 21 punti in uscita dalla panchina: una resa che impressiona coach Thibodeau che non fa prigionieri e lascia a riposo Frank Ntilikina - in quintetto, in campo cinque minuti in avvio e poi tornato sul parquet quando i giochi erano già decisi in favore dei Knicks. Una squadra da playoff, che sale virtualmente al sesto posto a Est.

Il racconto del primo quarto tra Thunder e Knicks

Partenza complicata in difesa per i Knicks, che perdono in un paio d’occasioni le marcature a causa di cattive rotazioni, lasciando gli avversari liberi di colpire prima al ferro e poi dall’arco: 7-2 OKC e Tom Thibodeau preferisce chiamare subito il primo timeout dopo due minuti di gioco. Julius Randle, reduce dall’All-Star Game e da un modesta partita a Milwaukee, segna i primi 7 punti dei Knicks - gli stessi raccolti complessivamente contro i Bucks - e dopo cinque minuti e l’unico giocatore degli ospiti ad aver trovato il fondo della retina. Il risultato è che al giro di boa i Thunder toccano anche la doppia cifra di vantaggio. Il copione resta lo stesso fino al termine della prima frazione, con Lu Dort miglior realizzatore di OKC con i suoi 8 punti - uno dei sei giocatori in casa Thunder a trovare il fondo della retina. 31-22 dopo i primi 12 minuti di gioco.

Il racconto del secondo quarto tra Thunder e Knicks

Immanuel Quickley è il giocatore a cui i Knicks si aggrappano a cavallo dei due quarti, riportando lo svantaggio a sole cinque lunghezze grazie ai suoi 12 punti in 11 minuti con 5/7 al tiro e un paio di triple a bersaglio che rimettono in moto l’attacco degli ospiti. I Thunder invece sfruttano la scossa che arriva a gara in corso della panchina da Ty Jerome, autore di 8 punti con un perfetto 3/3 dal campo. Anche RJ Barrett supera la doppia cifra alla voce punti e quando ci riesce i tempi sono maturi per il sorpasso Knicks nel punteggio. È lui l’artefice della giocata più bella dal palleggio, mandando in bambola la difesa Thunder e trovando in angolo Randle che segna il canestro del 52-48 Knicks che costringe al timeout i padroni di casa. All’intervallo lungo i Knicks terminano avanti grazie al 34-23 di parziale nella seconda frazione e guidati dai 14 punti del loro All-Star vanno a riposo sul 56-54.

Il racconto del terzo quarto tra Thunder e Knicks

I Knicks hanno più talento a disposizione e soprattuto maggiore interesse a portare a casa il risultato: i 5 punti in fila di Al Horford rallentano soltanto in parte l’avanzata degli ospiti che trovano ritmo in attacco e ottime rotazioni in difesa. OKC non riesce a colpire nei pressi del ferro e così i Thunder sono costretti a fermare la partita dopo essere piombati sul -10: 72-62 Knicks. La forza (e il vantaggio di New York) passa anche dal fatto che a un quarto d’ora dalla sirena, il numero di conclusioni tentate dagli ospiti è 63 contro le 50 dei Thunder - meno abili a rimbalzo e responsabili del doppio delle palle perse degli avversari (10 contro 5). Il risultato è 79-73, in una partita ancora tutta da giocare. Prima della fine del terzo quarto sono due i giocatori a superare quota 20 punti segnati: Barrett ne firma 13 nella terza frazione a sale a quota 23, seguito dai 21 arrivati dalla panchina e firmati Quickley - partito in quintetto nella ripresa, vista l’ottima resa contro la difesa di OKC. A 12 minuti dal termine Knicks avanti di 10: 88-78.

Il racconto dell'ultimo quarto tra Thunder e Knicks

Diciamo le cose come stanno: ai Thunder quest’anno conviene perdere, in maniera ancora più comprensibile in un match senza Shai Gilgeous-Alexander. L’atteggiamento però in campo resta ammirevole e così i Knicks devono sudarsi più del previsto una vittoria tutt'altro che scontata, nonostante il vantaggio costante in tutto il secondo tempo. L’uomo partita però, il volto dei Knicks, è ancora una volta Julius Randle che trovando dal post i compagni e andando a bersaglio dimostra non solo il suo valore, ma si regala la seconda tripla doppia della stagione - primo Knicks a riuscirci negli ultimi 32 anni. Le sue giocate portano New York anche sul +17 - massimo vantaggio per i Knicks nella serata e un margine che condanna OKC con cinque minuti d’anticipo rispetto alla sirena finale. Gli ultimi minuti della sfida servono solo a ritoccare il punteggio, ma la sostanza non cambia.