NBA, le 10 peggiori regular season per record dei Los Angeles Lakers. CLASSIFICA
La regular season in altalena dei gialloviola ha riacceso critiche nei confronti di una squadra che lo scorso anno ha vinto il titolo NBA, ma che a detta di molti è sempre stata troppo dipendente da LeBron James. Senza di lui le cose non sono andate per il verso giusto, anzi: i Lakers perdono quota, scivolati al 7° posto, ma ben lontani dagli anni bui - anche recenti - in cui le sconfitte erano molto più numerose. Questa la classifica con le dieci regular season più perdenti della storia della squadra di L.A.
Una squadra giovane, con diversi componenti tornati poi utili nella corsa al titolo NBA della scorsa estate - Alex Caruso e Kentavious Caldwell-Pope ad esempio - composta da quei giovani come Lonzo Ball e Brandon Ingram che si riveleranno poi pedine fondamentali per riuscire a mettere sotto contratto Anthony Davis. Una stagione migliore di altre - come vedremo più su in classifica - ma nella quale i Lakers continuarono a faticare e mancare l’obiettivo playoff
Il primo anno senza Shaquille O'Neal, con la squadra affidata nelle mani di un Kobe Bryant da oltre 27 punti di media, ma senza a disposizione un supporting cast adeguato (Caron Butler, Chucky Atkins e Lamar Odom gli unici in doppia cifra a fine stagione oltre a lui). Davvero complicato pensare di confermarsi ad alto livello dopo la finale NBA persa qualche mese prima contro i Detroit Pistons
Nella regular season in cui i Lakers hanno cambiato tre allenatori diversi (chiudendo la stagione con Magic Johnson in panchina, che sarebbe servito molto più sul parquet), una versione molto deludente dei gialloviola non andò oltre i 14.2 punti di media di Vlade Divac in un'annata costellata di sconfitte
La versione dei Lakers targata WIlt Chamberlain e Jerry West faceva già parte del passato e i nuovi arrivati non riuscirono subito a evitare di far rimpiangere quei talenti: Gail Goodrich chiuse quella regular season con più di 22 punti di media, ma non riuscì a evitare come i suoi compagni di incassare 52 sconfitte
Un solo giocatore giovanissimo alla guida di una squadra allo sbando: Elgin Baylor, autore di oltre 29 punti di media e il motivo per cui i Lakers sono rimasti in vita in quelle stagioni complicate, cambiando poi marcia una volta spostata la franchigia a Los Angeles
Le annate con Pau Gasol ai Lakers, decisivo nel permettere ai Lakers di Bryant di tornare a competere e vincere altri due titoli NBA, non sempre hanno garantito massima resa - come accaduto nella fase finale della sua permanenza in gialloviola. Una stagione deludente, soltanto in parte giustificata dall'infortunio al ginocchio che tenne il Black Mamba fuori per tutto l'anno
La prima stagione dopo l'addio di Kobe Bryant chi fu il miglior realizzatore in casa Lakers? Sì, proprio lui: Lou Williams con oltre 17 punti di media, in una squadra che aveva puntato forte su Luol Deng e Timofey Mozgov per ripartire. Come si poteva pensare che non ci fosse qualcosa che sarebbe andato storto?
Ricordate quello che dicevamo poco fa? Sì, i Lakers erano questi e rischiavano letteralmente l'estinzione: il punto più basso mai toccato dalla franchigia, che in molti pensavano di non dover toccare mai più e che invece a oltre 60 anni di distanza è stato superato (in peggio) per ben due volte
La penultima stagione di Kobe in maglia Lakers, un vero e proprio travaglio per una squadra incapace di trovare alternative al gioco in isolamento del Black Mamba - in campo in 35 occasione e poi rimasto fuori mentre Jeremy Lin, Jordan Clarkson e Carlos Boozer dominavano sul parquet. Sembra passata un'eternità, ma non sono trascorsi molti anni
I 60 punti di Bryant nella gara d'addio, la vittoria in rimonta contro gli Utah Jazz e tutto il resto: lo ricordate? Bene, quello è stato l'unico capitolo piacevole e scenografico di una stagione da incubo, letteralmente la peggiore di una delle squadre più vincenti della storia NBA. Strana la vita, quando la si guarda da un altro punto di vista