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Playoff NBA, Chris Paul attacca l’arbitro Scott Foster: "11 sconfitte in fila con lui"

PAROLE

Dopo la sconfitta in gara-3 contro i Lakers, Chris Paul ha concluso la sua conferenza stampa citando una statistica: "Undici in fila sono toste". Il riferimento è alle sconfitte consecutive incassate ai playoff nelle partite arbitrate da Scott Foster, il suo nemico principale in tutta la NBA

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Nel corso della sua lunghissima carriera Chris Paul ha affrontato tanti avversari, molti con una maglia diversa dalla sua ma anche parecchi nella sua stessa squadra, a causa del suo stile di leadership molto esigente. C’è una sola persona però che può essere davvero considerato il suo nemico numero 1, e purtroppo per CP3 ha il fischietto in bocca: Scott Foster. Già numerose volte in passato i due si erano incrociati tanto in regular season quanto ai playoff e solitamente non è mai finita bene: dopo l’ultima sconfitta in gara-3 contro i Los Angeles Lakers. Il leader dei Suns ha citato una statistica curiosa: “Undici sconfitte in fila. Undici sconfitte in fila è dura”. Il riferimento, pur senza citare direttamene il nome (probabilmente per evitare una multa, che potrebbe comunque arrivare), è proprio alle partite di playoff arbitrate da Scott Foster, che le squadre di Paul hanno finito per perdere nelle ultime 11 occasioni. Il riferimento usato da CP3 è quello dei tiri liberi, argomento sempre sfruttato dalle squadre che devono lamentarsi dei trattamenti ricevuti: i Suns ne hanno tirati 18, mentre i Lakers hanno chiuso con 30 — di cui 14 del solo Anthony Davis. Bisogna però anche sottolineare che i campioni in carica sono la squadra nettamente più fisica tra le due, segnando 58 punti in area a fronte dei 38 dei Suns, raccogliendo 20 punti da seconda opportunità (contro i 10 di Phoenix) e stravincendo la lotta a rimbalzo 51-35, con ben 15 rimbalzi offensivi nella partita.

Le condizioni fisiche precarie di CP3: "La situazione è quella che è"

Più ancora dell’arbitraggio, allora, a preoccupare Chris Paul dovrebbe essere la sua situazione fisica. Dopo lo scontro a rimbalzo con LeBron James in gara-1 che gli ha provocato un infortunio alla spalla, il playmaker dei Suns è sembrato in difficoltà fisica nel resto della serie, e pur cominciando bene il primo tempo di gara-3 ha finito con soli 7 punti di cui 0 nella ripresa in 8 minuti — la sua terza partita in fila senza superare quota 7, rimanendo in campo appena 27 minuti. “La situazione è quella che è, posso controllare quello che posso controllare” ha detto dopo una partita in cui si è scontrato con un suo compagno di squadra ed è apparso decisamente dolorante sul parquet. “So di fare tutto quello che serve ogni giorno per prepararmi a giocare. Ma quando le cose accadono, accadono. Bisogna affrontarle e superarle”. Anche coach Monty Williams ha provato a mettere in prospettiva la situazione: “So quando voglia vincere, ma alla fine veniamo pagati per quello che facciamo, ha una splendida moglie e dei figli, e una carriera da Hall of Fame. Capisco che sia dura se guardiamo alla sua legacy e a tutto quello che ha fatto per noi quest’anno. Ma Chris mentalmente è forte: riuscirà a gestirla e ad aiutarci nella maniera giusta”. Già domenica sera — in diretta alle 21.30 su Sky Sport NBA — ci sarà bisogno di una prova di livello, perché andare sotto 3-1 con i campioni in carica potrebbe essere una situazione irrecuperabile per i Suns.

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