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NBA, si fa male Donovan Mitchell: la caviglia va ko, le sue parole fanno ben sperare

L'INFORTUNIO
©Getty

L’All-Star dei Jazz ha lasciato il campo zoppicando a 7 minuti dalla sirena, senza più mettere piede sul parquet. La caviglia destra faceva male, ma la scelta di restare fuori nel finale è dipesa soprattutto dal punteggio: “Eravamo sotto di 16, poi 18 lunghezze: starò bene e recupererò al meglio per gara-4”

Già senza un giocatore decisivo come Mike Conley, gli Utah Jazz stringono i denti, incrociano le dita e sperano sia soltanto un brutto colpo alla caviglia destra e poco altro. Donovan Mitchell - ancora una volta motore della squadra di Salt Lake City nei 32 minuti trascorsi sul parquet nella sfida della Staples Center con i suoi 30 punti con 11/24 al tiro - è uscito dal campo a 7 minuti dalla sirena, lamentando un dolore a seguito di una delle sue solite penetrazioni al ferro: Mitchell saltella, evita di poggiare il piede a terra e poi prende la strada dello spogliatoio, lasciando i tifosi dei Jazz attoniti davanti alla TV. Il n°45 di Utah non rimette più piede in campo, aumentando il mistero sulla sua condizione fisica, sciolto soltanto poche decine di minuti dopo spiegando cosa è successo: “Ho sentito il dolore quando sono atterrato sul piede, ho provato invano a gestirlo. Non so davvero cos’altro aggiungere: non vorrei dire cose non vere. Ho sentito cedere dopo il salto, ma sto bene. Ho pensato anche di poter rientrare in campo, ma non c’era bisogno di correre un rischio con i Clippers avanti ormai di 16-18 punti nel finale. Ci sarò in gara-4”. Parole che in parte rincuorano tutti quelli che subito hanno pensato alle 16 gare di regular season saltate da Mitchell, proprio a causa della caviglia destra. Il suo passaggio in spogliatoio però è stato davvero, rientrato in panchina per provare a dare una scossa ai compagni. “La partita ormai era persa, meglio concentrarsi sulla prossima, nella quale anche Mitchell ci sarà”, rassicura coach Snyder.