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NBA Finals: Milwaukee, Kareem Abdul-Jabbar ci crede: "Bucks in sei!"

IL PRONOSTICO

Nonostante la sconfitta in gara-1, prima della seconda sfida della serie, il campione NBA con Milwaukee nel 1971 (ultimo e unico titolo) Kareem Abdul-Jabbar ha voluto fare il suo ottimistico pronostico a favore della sua ex squadra. "Bucks in six!", ha detto Kareem in un video pubblicato sui social, che riprende un tormentone nato a Milwaukee nel 2013

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La leggenda NBA sta seguendo le Finals da tifosissimo di Milwaukee. Prima di diventare un simbolo dei Lakers infatti Kareem ha giocato i suoi primi anni nella lega ai Bucks (1969-1975), vincendo il titolo nel 1971 e perdendo una finale nel 1974. Prima di gara-2 Jabbar ha voluto fare il suo ottimistico pronostico a sostegno della squadra di Giannis Antetokounmpo. "Una cinquantina di anni fa - ha detto in un video pubblicato sui social - Bucks e Suns si sono giocati 'con un lancio di moneta' (nel draft 1969 Milwaukee ebbe la prima scelta proprio davanti a Phoenix) la possbilità di scegliermi. Questa volta tocca a me...", e dopo un lancio di moneta ha sentenziato: "Bucks in six!" (vittoria Bucks in sei partite).

 

Jabbar ha ripreso un tormentone dei tifosi di Milwaukee, che sia sui social che con cori all'arena, usano spessismo. L'origine dell'espressione "Bucks in six" come motto risale ai playoff del 2013. Prima di affrontare i Miami Heat dei Big Three al primo turno infatti Brandon Jennings (visto anche in Italia), fece un suo pronostico contro ogni previsione. "Sono molto fiducioso - disse Jennings -, tutti scrivono che usciremo noi, credo invece che vinceremo la serie in 6 partite". Le cose non andarano esattamente così, con Miami che travolse 4-0 i Bucks andando poi a vincere il titolo. Quel pronostico fu quindi poi motivo di ironia in tutti gli States, ma i tifosi di Milwukee lo adottarono come motto positivo. Forse proprio per quella fiducia e quel coraggio di andare contro ogni pronostico a costo di fare una brutta figura che ebbe Jennings.

 

Ora lo ha riproposto anche una leggenda come Jabbar, e anche se le cose in gara-2 sono andate male il punto resta quello: continuare a crederci anche contro tutti i pronostici. E poi, per ora, "Bucks in six" è ancora possibile.