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NBA, i Dallas Mavericks ritirano la 41 di Dirk Nowitzki: "Vuoi un contratto di 10 giorni?"

41 FOREVER
©Getty

Dopo la vittoria contro i Golden State Warriors, i Dallas Mavericks hanno concluso la loro serata magica onorando Dirk Nowitzki, la cui maglia numero 41 è stata ritirata per sempre e issata al soffitto dell’arena. Il proprietario Mark Cuban ha svelato il modello di una statua che verrà realizzata all’esterno del palazzo, mentre coach Kidd ha scherzato: "Stiamo dando contratti di 10 giorni a tutti, non è che vuoi tornare a giocare?"

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Davvero non sarebbe potuta esserci serata migliore per Dirk Nowitzki e i Dallas Mavericks. La cerimonia del ritiro della maglia numero 41 della leggenda tedesca, infatti, è arrivata dopo una grande vittoria dei padroni di casa ai danni dei Golden State Warriors, tenuti ad appena 82 punti. Dopo il successo, tutti gli spettatori della American Airlines Arena sono rimasti al propri posto per omaggiare Nowitzki, accolto dai cori di “MVP” del pubblico e da una lunghissima fila di ex compagni di squadra, accorsi in massa per celebrarlo. Accompagnato dalla sua famiglia (la moglie Jessica e i tre figli, che lo hanno aiutato a svelare il banner della sua maglia con le date di inizio e di fine della sua carriera), Nowitzki ha tenuto la parola per circa 20 minuti, cominciando con un aneddoto molto divertente: "Nel mio primo viaggio dalla Germania a Dallas ero nervoso, ma l’accoglienza all’aeroporto mi ha colpito. C’erano un sacco di persone che tenevano cartelli per me, facendomi sentire come se Dallas fosse il posto giusto. Quando ne ho parlato anni dopo con un impiegato dei Mavs, mi ha detto: 'Quelli non erano tifosi. Erano impiegati dei Mavericks costretti a stare lì per accoglierti'". In effetti Nowitzki è come se avesse creato la franchigia, che prima del suo arrivo non era neanche lontanamente andata vicina ai fasti toccati nel corso della sua carriera, con due Finali conquistate e il titolo del 2011 da MVP contro i Miami Heat. In uno dei passaggi più commoventi della serata, Nowitzki ha voluto ringraziare il suo allenatore e mentore Holger Geschwindner: "So che non ti piacciono le luci della ribalta, sei un tipo timido e modesto. Ma questa serata riguarda te tanto quanto riguarda me"

Cuban svela la statua, Kidd lo corteggia: "Vuoi un decadale?"

Prima di Nowitzki, a prendere la parola erano stati sia il proprietario della franchigia Mark Cuban (che con il tedesco ha stretto un rapporto di grande complicità, evento piuttosto raro tra un owner e un giocatore) e l’attuale allenatore dei Mavs, nonché ex compagno di Nowitzki nell’anno del titolo, Jason Kidd. Cuban ha svelato il modello di una statua di Dirk che verrà costruita al di fuori dell’arena, “così che tutti si ricordino per sempre della tua grandezza. È per questo che c’è il tuo nome in campo e, anche se non volevi, c’è la silhouette del tuo tiro su una gamba sola. Da oggi ci sarà anche il tuo numero lassù”. Jason Kidd invece, con la maglia numero 41 addosso, ha sottolineato come Dirk abbia cambiato il gioco per sempre e abbia “fissato uno standard inarrivabile su cosa voglia dire lavorare e vincere”. Poi ha concluso con una battuta: “Stiamo dando contratti di 10 giorni un po’ a tutti, non è che vuoi tornare?”. Per tutti i 20.000 presenti, almeno per un momento, la risposta è stata sicuramente sì.

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