NBA, Magic Johnson attacca i Lakers: "Jeanie Buss merita di meglio"
socialL'ex campione NBA è intervenuto via Twitter, lamentandosi da tifoso di quanto visto sul parquet: "Da appassionato non posso accettare questa mancanza di sforzo e di senso d'urgenza: Jeanie Buss merita di meglio". Magic non poteva trovare parole migliori per raccontare la seconda peggior sconfitta mai incassata in regular season da LeBron James in 19 anni di carriera
La seconda peggior sconfitta mai incassata da LeBron James in 19 anni di carriera NBA non poteva passare inosservata. Le 37 lunghezze di margine con cui si è conclusa la sfida di Denver bruciano non poco - non tanto e non solo per i Lakers, ma anche per chi ha fatto parte per decenni della storica franchigia di Los Angeles. Come Magic Johnson ad esempio, sbottato sui social in maniera insolita via Twitter (di solito quello della leggenda NBA è un profilo istituzionali in cui ogni cinguettio è pacato fino al limite del banale) e sottolineando quanto le cose non stiano andando bene: “Da tifoso Lakers posso accettare che ci siano squadre che giocano meglio, ma tutti noi appassionati meritiamo di più rispetto a questa mancanza di sforzo e alla totale assenze di senso d’urgenza. Jeanie Buss, meriti decisamente di meglio”. Un messaggio duro ma necessario nei confronti di una squadra che sembra essere arrivata a un punto di non ritorno.
LeBron James - autore di 25 punti con 9/23 al tiro e apparso chiaramente stanco al termine della sfida - ha preferito non fermarsi a parlare in conferenza stampa con i giornalisti (un gesto insolito, altro campanello d’allarme da tenere in conto), lasciando così a Russell Westbrook l’onere di replicare alle dichiarazioni di Magic: “Tutti hanno diritto a esprimere la loro opinione, non ho alcun tipo di reazione a riguardo. Un campione come lui può dire ciò che vuole, ma Magic non è qui con noi ogni giorno. Non ha la consapevolezza e la conoscenza di ciò che sta succedendo internamente a questo gruppo e del lavoro che stiamo facendo per cercare di capire come far funzionare le cose. A questo non abbiamo ancora trovato una risposta”. Una replica debole a margine di un ko a suo modo storico (in negativo) per James: peggio di questa notte a Denver infatti, una squadra che poteva schierare in campo LeBron aveva fatto peggio soltanto a Indianapolis nel suo primo anno ai Lakers a ridosso della trade deadline di febbraio. Un pesante ko da 42 punti di margine che si concluse con il pubblico di casa che cantava ai vari Brandon Ingram e Lonzo Ball: “LeBron a breve deciderà di scambiarti”. Corsi e ricorsi storici: tre anni dopo la situazione non sembra essere poi così diversa.