Mercato NBA, Spencer Dinwiddie via da Washington? È rottura con lo spogliatoio Wizards
mercato nbaL'ex giocatore dei Nets, alla sua prima stagione nella capitale, ha provato (invano) a ricoprire un ruolo da leader e mentore di un gruppo che invece ha deciso di non seguirlo. Il risultato è una spaccatura interna alla squadra che mette la dirigenza Wizards spalle al muro, con una trade da costruire e portare a termine nel giro di 10 giorni
A poco più di sei mesi dal suo arrivo nella capitale, l’avventura di Spencer Dinwiddie a Washington potrebbe già essere giunta al termine, con gli Wizards che - stando a quanto raccontato da The Ringer - sono insoddisfatti sia sotto l’aspetto tecnico da un giocatore che non è tornato ai livelli preinfortunio, che dal punto di vista personale, con lo spogliatoio che pare “non volerlo più in squadra”. Un bel problema per un gruppo che, partito nel migliore dei modi nel primo mese di regular season, ha visto poi via via scemare e calare il rendimento di un roster che adesso deve sgomitare e faticare per tenersi stretto un posto al play-in tutt’altro che scontato. Pensare di fare a meno di Dinwiddie nei prossimi mesi non faciliterà certo il compito, nonostante secondo i report la frattura appare ormai irreparabile.
Il contratto firmato in estate da Dinwiddie è da 54 milioni per tre anni, arrivato via sign-and-trade da Brooklyn e chiamato a sostituire Russell Westbrook - scaricato ai Lakers in uno scambio che al momento sorride di più agli Wizards. Le sue prestazioni non sono state pessime - oltre 13 punti e quasi 5 assist di media - nonostante le percentuali rivedibili dal campo (meno del 39% al tiro complessivo e male anche dall’arco). Ci sarà da capire chi potrebbe mostrare interesse nei prossimi 10 giorni, mentre a Washington sono consapevoli di dover trovare un’alternativa valida per mantenere competitiva la squadra e dare così una ragione in più a Bradley Beal per restare agli Wizards anche in estate (quando avrà un’opzione per uscire dal suo contratto). Lo spogliatoio della capitale al momento però non sembra essere facilmente governabile, come raccontato dallo stesso Dinwiddie che ha spiegato di aver provato a fare da “mentore” nel gruppo, ma che il suo tentativo di dare consiglio “non sia stato necessariamente accolto come il benvenuto”. Aver provato a ricoprire quel ruolo è stato, indirettamente, il colpo di grazia per le sue opportunità di restare a Washington.