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NBA, Steve Nash accoglie Ben Simmons: "Può anche non tirare, è un All-Star così com'è"

BROOKLYN

Dopo lo scambio che ha portato Ben Simmons ai Brooklyn Nets, coach Steve Nash ha dato il suo benvenuto all’australiano spiegando cosa si aspetta da lui: "Fa mille cose diverse su un campo da basket, non muoio dalla voglia di vederlo tirare. È un All-Star così com’è e ha enorme potenziale per avere impatto sulle partite, perciò il tiro non mi preoccupa. Voglio che sia dinamico"

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Risolta la grana James Harden, ora Steve Nash si ritrova a fare i conti con una squadra da reinventare da zero — oltre a dover cercare di interrompere in qualche modo la striscia di 11 sconfitte consecutive senza poter contare sulle proprie stelle. Da qui alla pausa per l’All-Star Game infatti i Brooklyn Nets giocheranno solo a New York, con due gare in casa e una sul campo dei Knicks, non potendo quindi contare su Kyrie Irving. Con Kevin Durant fuori almeno fino a dopo la pausa, le attenzioni di tutti si sono concentrate allora su Ben Simmons,  il quale però non gioca dallo scorso luglio e con ogni probabilità non sarà pronto a scendere in campo prima della pausa per il weekend delle stelle. In ogni caso, coach Steve Nash non vede l’ora di poterlo schierare in campo e poter cominciare a godere del suo innegabile talento — per quanto la sua ritrosia a tirare da fuori sia ormai ben nota a tutti. Per Nash, però, almeno pubblicamente non sembra essere un problema: "Ben fa 1000 cose diverse in campo e tirare non è una di quelle che muoio dalla voglia di vedere" ha spiegato in conferenza stampa. "Se migliora al tiro bene, ma è un All-Star già così com’è. Ha un potenziale incredibile per avere impatto sulle partite con tutto il resto delle cose che fa in campo… A essere onesti, non mi preoccupa più di tanto”.

Nash: "Non mi interessano le difficoltà del passato, deve essere dinamico"

Dopo aver dovuto fare i conti con squadre spesso prive di tiratori attorno a sé, ai Nets Simmons potrà contare su realizzatori del calibro di Kevin Durant e Kyrie Irving (almeno part time: delle prossime 26 partite da qui al termine della stagione, potrà scendere in campo solo in 8), oltre a specialisti come Seth Curry, Patty Mills e Joe Harris (attualmente infortunato). Ma Nash si aspetta soprattutto che abbia un impatto nella propria metà campo: "Voglio che vada là fuori e sia dinamico, atletico, che crei per i compagni, che metta pressione al ferro e che difenda. Se si sommano tutte queste cose si ottiene un grande giocatore, e siamo molto eccitati all’idea di poterle integrare nel nostro programma. Non mi interessano le difficoltà che ha avuto in passato: guardo a come può aiutare la squadra a far succedere cose in cui non siamo bravi. È un grandissimo difensore in uno contro uno, un rimbalzista, alza il ritmo e riesce ad arrivare al ferro. Che migliori il suo tiro oppure no, sono eccitato già solo per le cose che sa fare".

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