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NBA, il fallo tecnico che ha fatto infuriare Luka Doncic (e Kevin Durant)

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©Getty

Un mancato fischio sul finire del primo quarto scatena le proteste del n°77 dei Mavericks a cui Tony Brothers rifila il 16° tecnico stagionale, quello che fa scattare l'automatica squalifica di una gara (l'ultima di stagione regolare di Dallas, alla ricerca del sorpasso su Golden State per il terzo posto a Ovest). E la cosa non sta per niente bene allo sloveno

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Per Luka Doncic sarebbe potuta essere una serata perfetta: la vittoria "esagerata" dei suoi Mavs (+50, 128-78), 39 punti, 11 rimbalzi e 7 assist sul suo tabellino personale e la speranza di poter ancora agguantare i Golden State Warriors al terzo posto a Ovest. E invece, nell'ultima azione del primo quarto, il campione sloveno di Dallas cerca l'ultimo tiro da centrocampo sulla sirena, viene evidentemente colpito dal suo difensore (Elijah Hughes) ma non ottiene nessun fischio a favore. Ce n'è abbastanza per inscenare una protesta (reiterata) che gli costa il fallo tecnico. Non uno come tanti, però, bensì il 16° stagionale, ovvero quello che - se confermato dalla NBA - non gli permetterà di essere in campo nell'ultima gara di stagione regolare, quella con in palio (almeno potenzialmente) la testa di serie n°3 nel tabellone dei playoff della Western Conference. Un non-fischio che, in primis, ha lasciato stupito (e tutt'altro che felice) proprio Doncic: "Mi è stato dato un tecnico per aver chiesto come fosse possibile che quel contatto non fosse fallo. Tutto qui, non ho detto altro. Se chiedete a me, sono certo al 100% che verrà rescisso, perché non mi meritavo il tecnico. Non c'era neppure stato un avvertimento precedente, niente: e stavo solo chiedendo come potesse non essere fallo...", l'autodifesa dello sloveno. 

Anche Kevin Durant si schiera

Che riceve l'appoggio (via Twitter) anche di un suo avversario come Kevin Durant, il cui semplice messaggio - "Non è fallo??" - fa capire come anche la superstar dei Nets sia in disaccordo con la chiamata arbitrale. Tony Brothers, il capo terna responsabile della chiamata, ha spiegato così la decisione nel dopo partita: "Ha iniziato a lamentarsi con ognuno di noi tre arbitri. Quando stavo andando verso il tavolo, era a 5 metri di distanza ma continuava a lamentarsi, per cui le proteste reiterate gli sono valse il tecnico", ha spiegato, aggiungendo però che da parte di Doncic "non è stato usato nessun tipo di linguaggio offensivo". Vedremo ora se la lega accoglierà le rimostranze di Doncic (e Durant) cancellando il fallo tecnico allo sloveno (come già successo una volta in questa stagione, e addirittura due lo scorso anno) oppure se i Mavs dovranno fare a meno di lui per l'ultima gara di stagione regolare contro San Antonio. 

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