Playoff NBA, i risultati della notte: New Orleans fa 2-2, Miami travolge Atlanta

DENVER NUGGETS-GOLDEN STATE WARRIORS, GARA-4 126-121 (1-3) | I Nuggets giocano con la disperazione di chi è spalle al muro e trovano risposte importanti da tanti giocatori: nel primo tempo è il rookie "Bones" Hyland (15 punti alla fine per lui), nel secondo esplode Monte Morris (con 19 dei suoi 24) ma si fa vedere anche DeMarcus Cousins - tutti ispirati dal fenomeno Jokic. Denver vince e allunga la serie

Il centro serbo di Denver tira con ottime percentuali, tanto dal campo (14/21) che da tre punti (3/5), chiudendo perfino con la perfezione (6/6) dalla lunetta. Alla fine confeziona una gara da 37 punti cui aggiunge i consueti 8 rimbalzi e 6 assist (gli si perdonano le 7 palle perse, delle 20 di squadra): è lui il simbolo dei Nuggets che non vogliono arrendersi, e riportano la serie in California

Steph Curry parte ancora dalla panchina e fatica a trovare ritmo e percentuali per gran parte della serata, sbagliando addirittura 4 tiri liberi (sui 14 tirati). Le sue triple e i suoi canestri però pesano nel finale, quando Golden State prova il colpaccio: chiude a quota 33, con 10/23 al tiro (e 3/11 da tre) ma per una volta non basta

Bellissimo rivedere ai suoi livelli, in una gara di playoff, Klay Thompson, che segna le prime 5 triple tentate in una serata in cui dimostra grande precisione dall'arco. Chiude con 7/11 dalla lunga distanza e un ottimo 12/20 complessivo al tiro, in una serata da 32 punti che è la sua miglior prestazione realizzativa nella serie, sempre in ascesa (dai 19 di gara-1 ai 21 di gara-2, 26 di gara-3 e ora 32)

ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT, GARA-4 86-110 (1-3) | La miglior difesa è quella di squadra: lo sa bene Miami che ingabbia Trae Young per oltre mezz’ora, domina in un secondo quarto da 30-15 contro Atlanta e si prende un successo che vale il 3-1 e mette spalle al muro gli Hawks. Gli Heat interrompono così la striscia di sei successi casalinghi in fila della squadra della Georgia, nonostante l’assenza dell’infortunato Kyle Lowry, dominando nel pitturato (47-26 i punti in area) e impedendo ogni possibilità di rientro ad Atlanta

Il protagonista del successo Heat è ancora una volta Jimmy Butler, trascinante con i suoi 36 punti con 12/21 al tiro, 10 rimbalzi, 4 assist e 4 recuperi - leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con 14 punti a testa per Bam Adebayo e PJ Tucker. Il miglior plus/minus è quello di Max Strus (+34 in 36 minuti), mentre sono 23 i minuti trascorsi sul parquet da Victor Oladipo - autore di sei punti, otto rimbalzi e quattro assist - in quello che è il suo esordio nella serie

Atlanta invece per la spinta del suo Trae Young sul più bello: soltanto nove punti per lui, limitato alla perfezione da una difesa che gli concede un modesto 3/10 dall’arco, cinque assist e poco altro (con -27 di plus/minus alla sirena finale). Il miglior realizzatore in casa Hawks è De’Andre Hunter, mentre Danilo Gallinari ne aggiunge nove con sette rimbalzi in uscita dalla panchina. Ora gli Hawks, sotto 3-1, sono costretti a vincere a Miami per evitare l’eliminazione

NEW ORLEANS PELICANS-PHOENIX SUNS, GARA-4 118-103 (2-2) | Dura soltanto un tempo l’equilibrio, poi Brandon Ingram segna 16 punti nel solo terzo quarto e New Orleans prende il largo (approfittando dell’assenza dell’infortunato Devin Booker) e mi impatta la serie sul 2-2. Dominante sotto canestro anche Jonas Valanciunas che raccoglie 26 punti (nuovo massimo in carriera ai playoff) con 15 rimbalzi - protagonista del parziale da 12-0 che nel quarto periodo chiude definitivamente i conti e riapre la serie

Il miglior realizzatore del match è Brandon Ingram: 30 punti con 11/23 al tiro, 5 assist e tantissime giocate decisive su entrambi i lati del campo, a cui si aggiungono anche i 18 di un CJ McCollum in parte impreciso, ma che trova un paio di bersagli fondamentali nel corso del match. Determinante poi è l’energia difensiva di un gruppo che trova in Herbert Jones 13 punti e tre stoppate (tutte su conclusioni dall’arco), mentre Jose Alvarado aggiunge l’ormai noto livello di aggressività sul portatore di palla avversario nei 18 minuti trascorsi in campo

Alla sirena finale il miglior realizzatore in casa Suns è Deandre Ayton: 23 punti, 11/14 al tiro e 8 rimbalzi. Chris Paul invece - che distribuisce comunque 11 assist - gioca una delle peggiori partite della sua carriera ai playoff: 4 punti a referto, 25% dal campo, 0 triple a bersaglio e 0 tiri liberi - tutti minimi in carriera in un match di post-season. Nelle prossime sfide della serie servirà ben altro per sbarazzarsi dei Pelicans in un testa a testa ancora lungo

Dopo otto giorni di playoff, questa la situazione delle otto serie di primo turno: Boston-Brooklyn è l'unica che deve ancora giocare gara-4 e l'unica che può ancora concludersi 4-0, menre sono tre gli incroci a Ovest sul 2-2 che ci regaleranno come minimo altre due partite