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Mercato NBA, perché Vasilije Micic non giocherà ai Chicago Bulls l'anno prossimo

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©Getty

Il due volte MVP delle Final Four d'Eurolega con l'Efes resta uno dei giocatori europei più corteggiati e richiesti anche in NBA, con i Chicago Bulls che sembravano essere arrivati a un accordo con lui: peccato che quanto offerto non sia bastato, ragionando anche in termini di minuti da poter trascorrere in campo e di ambizioni di successo

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Vasilije Micic è il miglior giocatore al mondo tra tutti quelli che non giocano in NBA: difficile trovare un talento che sia stato più efficace di lui negli ultimi 24 mesi in Europa, dominante in Eurolega e non solo con l’Efes e puntualmente indicato come obiettivo di mercato di diverse franchigie NBA. Lo scherma è ormai fisso: inizia la free agency e partono le voci, le ipotesi e in alcuni casi le offerte, Micic riflette, prova a capire le condizioni e poi alla fine resta in Europa. È successo anche in queste settimane, con i Chicago Bulls che non rispondevano a quelle che erano tutte le condizioni fissate dal talento serbo: prendere uno stipendio da almeno 6-7 milioni di dollari e avere un posto da titolare (o quantomeno un minutaggio di quella portata) in una squadra da playoff che vuole giocarsi il titolo NBA. Richieste che paradossalmente in NBA restringono, e di molto, il campo di opportunità - soprattutto perché nella lega sono arcinoti gli esempi di talenti assoluti che non sono riusciti a trovare il giusto fit in campo, a inserirsi nel modo corretto quando si è trattato di mostrare il proprio valore anche in NBA. E poi Micic all'Efes ha trovato davvero la giusta dimensione, lo spazio ideale da occupare: perché rischiare di rovinare tutto? Magari l'anno prossimo, quando si tornerà a pensare a un suo possibile nuovo passaggio in NBA.