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NBA, il rapporto con Beverley, ora parla Westbrook: "Io non porto rancore verso nessuno"

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©Getty

Da rivali a compagni di squadra: la firma di Beverley ai Lakers, nella squadra del suo acerrimo "nemico" Russell Westbrook, ha da subito lasciato molti perplessi. Ma il n°0 gialloviola assicura non ci sia motivo di preoccuparsi: "In campo non ho amici, è vero: ma con l'eccezione dei miei compagni di squadra"

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Da (acerrimi) rivali a compagni di squadra. L'arrivo a Los Angeles di Patrick Beverley, nella squadra di Russell Westbrook, ha scatenato una dinamica che a molti osservatori è apparsa subito di difficile gestione all'interno dello spogliatoio dei Lakers. Non per Russell Westbrook, però: "Sono sempre stato una persona alla mano, super tranquilla. Non porto rancore verso nessuno, io - la vita è troppo breve per farlo. Io guardo sempre avanti", ha dichiarato un filosofico Westbrook. Che poi però ha ammesso la presenza di una doppia natura - un po' Dr. Jekyll/Mr. Hyde - in ogni grande competitore NBA: "Ovviamente in campo io non ho amici, con eccezione dei miei compagni di squadra. Gli altri sono avversari contro cui misurarsi. Ma fuori dal campo sono una persona normale a cui piace divertirsi". 

E ora che Beverley - con cui da avversario non sempre i rapporti sono stati tranquilli - è diventato un compagno di squadra, ai Lakers credono (e sperano) di aver risolto una volta per tutte la questione. 

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